Nuove scoperte scientifiche sconvolgono il mondo accademico: l’acqua è la chiave per risolvere misteri universitari.

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Guichardaz annuncia l’intervento dell’impresa, mentre Lavy si chiede se seguirà un nuovo periodo difficile.

Il nuovo polo universitario della Valle d’Aosta, sito nell’ex caserma Testa Fochi, si trova attualmente ad affrontare problemi di infiltrazioni d’acqua. L’assessore al Sistema educativo Jean-Pierre Guichardaz ha dichiarato che il cronoprogramma prevede la piena operatività delle strutture entro luglio 2024 per consentire l’avvio dell’anno accademico. Al momento non ci sono ritardi significativi nell’esecuzione, se non per potenziali problematiche di infiltrazioni d’acqua ai piani -1 e -2. Recentemente, l’Univda ha segnalato a Siv alcune infiltrazioni d’acqua al piano -1, lato est dell’edificio, causate da perdite nelle tubature. È stata pianificata un’intervento tempestivo per risolvere questi problemi. Inoltre, è stato individuato un trafilamento di cavidotti e un accumulo d’acqua su alcune aree specifiche dell’edificio, che saranno trattati durante la fase di esercizio dell’immobile.Erik Lavy della Lega si è mostrato preoccupato per la situazione, sottolineando che eventuali infiltrazioni rappresentano una sfida significativa per la struttura. La questione solleva dubbi sulla futura manutenzione del polo universitario e sulla necessità di affrontare ulteriori complicazioni dopo i disagi già vissuti durante la fase di costruzione.

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