Omicidio colposo: aperta l’inchiesta contro quattro imprenditori accusati della morte del ventunoennne Daniel Tafa.

La Procura della Repubblica di Pordenone ha aperto un’inchiesta formale contro quattro individui, accusati di omicidio colposo per l’improvvisa scomparsa del ventidueenne Daniel Tafa, deceduto a causa di una scheggia incandescente rilasciata da un dispositivo di lavoro nel corso di un incidente. Il procedimento è stato avviato in considerazione delle garanzie difensive necessarie per garantire un’indagine imparziale e condotta con scrupolo scientifico, atta a stabilire la vera causa del decesso.Gli indagati sono stati identificati come il titolare dell’azienda, imprenditore originario di Torino, che risponde in qualità di proprietario della ditta; il responsabile per la sicurezza e direttore dello stabilimento di Maniago (Pordenone); un professionista specializzato nel controllo delle attrezzature presenti sul luogo del fatto presso Concordia Sagittaria (Venezia); infine, il tecnico addetto alla certificazione del corretto funzionamento della macchina coinvolta nell’incidente, residente a Vicenza.Tali persone sono state formalmente accusate di omicidio colposo in relazione alla morte di Daniel Tafa. La Procura, avendo constatato che l’accaduto rappresenta una grave violazione delle normative sulla sicurezza nei luoghi di lavoro, ha deciso di procedere con un’indagine approfondita, tenendo debitamente conto della gravità del fatto.Con riferimento alle indagini medico-legali previste, la famiglia del giovane defunto ha nominato il dottor Antonello Cirnelli come perito di parte incaricato delle attività di accertamento e degli esami necessari.