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sabato, 10 Maggio 2025
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Daniela Carli e Davide Mosca sono i nuovi conti di Challant del 72° Carnevale di Verrès

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L’identità dei protagonisti della storica manifestazione svelata sabato 11 gennaio al castello durante il veglione di apertura.

Il Carnevale storico Verrès, edizione numero 72, ha avuto inizio. Sabato 11 gennaio, nel corso del Galà di apertura dei festeggiamenti, nella cornice dello storico maniero, sono stati svelati i nomi dei due personaggi chiave dell’edizione 2020: Daniela Carli sarà Caterina di Challant, mentre ad interpretare Pierre d’Introd è stato chiamato Davide Mosca. Il veglione è il primo di una serie di appuntamenti, irrinunciabili per la gente di Verres e per gli amanti del Carnevale storico, che avranno il loro clou nelle giornate che vanno dal 22 al 25 febbraio.

Chi è Daniela Carli

Daniela Carli, classe 1975, lavora al Casinò de La Vallée da 19 anni come impiegata amministrativa. Svolge attività di volontariato sul territorio: è vice presidente dell’Oratorio Frère Gilles ed è membro del direttivo dell’Associazione Culturale VxT. Inoltre è Presidente del Consiglio d’Istituto dell’Istituzione Scolastica Ottavio Jacquemet e componente del Consiglio d’Istituto dell’Istituzione scolastica Luigi Barone. E’ sposata dal 2003 con Andrea Giorgini, originario di Roma, a Verrès dal 1999, Assistente Capo Coordinatore in servizio presso la Polizia Stradale di Pont Saint Martin. Ha due figlie: Camilla, di 13 anni e con 8 anni di Carnevale all’attivo, Margherita, di 8 anni e con 3 anni di Carnevale. La sua è una vera propria passione per il Carnavale ed ha ricoperto tantissimi ruoli: ” Ho iniziato a vestirmi nel 1984 – ha dichiarato – e da allora, fino al 2012, ho sempre preso parte alla manifestazione, all’inizio come bambina di corte, poi damigella, ancella di Caterina 45 e 46, contessa del seguito e membro del comitato organizzatore per 10 anni. Mi sono fermata al 29° anno di Carnevale col desiderio di rivestire il ruolo di Caterina al mio 30° anno. E così sarà… Sono stata cresciuta a “pane e carnevale”: mio papà Renzo ha iniziato a prender parte al corteo nel 1950, alla seconda edizione del Carnevale ed ha proseguito fino ai suoi 80 anni ricoprendo vari ruoli, gli ultimi 25 anni come polentaio, ma prima come conte del seguito, araldo, portabandiera e membro del Comitato. E’ anche per onorare lui e la sua lunga carriera carnevalesca che ho accettato l’invito della Presidente a ricoprire il ruolo di Caterina. Per me il punto di arrivo più desiderato. La scelta di condividere questa esperienza con il mio Pierre d’Introd, Davide Mosca, ha sicuramente stupito molte persone. Abbiamo qualche anno di differenza e, nonostante la lunga partecipazione di entrambi alla manifestazione, non ci siamo mai frequentati. Eppure, non potrei essere più sicura di aver scelto la persona giusta. In questi mesi di preparazione, abbiamo avuto modo di conoscerci e di condividere le nostre emozioni e le nostre aspettative riguardo alla manifestazione. Se all’inizio poteva essere un salto nel buio, ora so che proviamo entrambi gli stessi desideri e gli stessi sentimenti al riguardo. Sarà un bellissimo Carnevale!”

Chi è Davide Mosca

Davide Mosca, classe 1964, abita a Killarney contea del Kerry, Sud Ovest dell’Irlanda ed è titolare di uno studio di architettura dove svolge l’attività di Architetto da oltre 20 anni.
E’ papà di Luca, Marco e Elisa, rispettivamente di 10, 9 e 7 anni. Cresciuto a Verrès , ha iniziato a partecipare al Carnevale come uomo d’armi del papà Bruno Mosca Pierre XXXIII nel 1981, assieme con il fratello Stefano (anche lui Pierre d’Introd LXII). Dopo 4 anni di uomo d’armi è stato parte per 21 anni del Gruppo dei Cavalieri di Caterina. ” Accettare il ruolo di Conte – ha dichiarato Davide Mosca -mi dà la possibilità di tornare a Verrès nel momento dell’anno più importante e rivedere tutti gli amici con cui sono cresciuto oltre a partecipare ancora a questo fantastico evento: quest’anno per me sarà il 25esimo anno di partecipazione al corteo storico” . Ed ha anche evidenziato : “un Gruppo di persone verrà a Verrès a febbraio dall’Irlanda, si tratta di amici e persone con cui lavoro. Sono contento che possano partecipare e conoscere la nostra cultura e le nostre tradizioni. Quale evento migliore se non il nostro Carnevale?”

Il Forte non ha “evaso” il Fisco

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I giudici tributari hanno dato ragione ad Ornella Badery e al suo staff riconoscendo la natura “non commerciale” dell’Associazione che gestisce il polo museale della bassa Valle

Il Forte di Bard non ha “evaso” il Fisco. Una notizia, questa, che rasserena un po’ gli animi di tutti, dei dipendenti del Forte che già devono convivere con un forte ridimensionamento nei bilanci dei “trasferimenti” di risorse da parte della Regione. La Commissione triburaria provinciale di Aosta ha annullato integralmente la contestazione fiscale dell’Agenzia dell’Entrate riferita agli accertamenti fiscali relativi agli anni 2015 e 2016: in pratica la tesi era che l’Associazione Forte di Bard, che gestisce il polo turistico della Bassa Valle, svolgesse attività commerciale e quindi, secondo le norme tributarie, avrebbe dovuto pagare l’Iva sul denaro “trasferito” dalla Regione I giudici tributari hanno riconosciuto sia il carattere non commerciale dell’Associazione che gestisce il Forte, che è un po’ il simbolo della Valle d’Aosta e, in quanto tale, svolge la propria attività nell’interesse pubblico e della collettività e che i contributi erogati dalla Regione non costituiscono compensi e non sono quindi da assoggettare ad iva. Quindi non c’è stata l’ipotizzata “evasione” che aveva fatto tremare un po’ tutti, in primis il Presidente del Forte di Bard, Ornella Badery, che ha accolto la notizia con grande soddisfazione e a cui va senza dubbio il merito di aver saputo gestire assieme al suo staff una “patata davvero bollente” con grande capacità ed innegabile coraggio amministrativo.

Carnevale storico di Verrès: L’historique va commencer…

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Siete pronti? L’historique va commencer… Sabato 11 gennaio 2020 ore 22.30 al Castello di Verrès Cathérine de Challant et Pierre d’Introd LXXII verranno svelati e i nuovi cavalieri verranno insigniti.

Gran Galà delle Eccellenze all’Auditorium di Pont St. Martin

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Gli “Amici della terà età” sono fieri di onorare alcuni gloriosi gruppi storici che hanno contributo al prestigio di Pont Saint Martin distinguendosi in campi culturali, benemeriti e sportivi: Il Club Lys, L’Helvetia Bocce, Il Basket Paolo Preti, L’Atletica Pont/Donnas, La Pallavolo L’Avis, Gli Alpini, La Caritas, La Soms, I Vol. VVFF, Lo Storico Carnevale, Il Coro Mont Rose, La Banda Musicale “Della Regina”.

Serata con balletti, musica e canzoni con i deliziosi balletti di “Danza & Danza”, la grande cantautrice Maura Susanna ed il ritorno dei mitici Frustapot.

L’appuntamento da non perdere sabato 18 gennaio 2020 ore 20:30 presso L’Auditorium Comunale di Pont Saint Martin (ingresso gratuito).

La mostra di Carlo Fornara ad Aosta si arricchisce di un altro capolavoro

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L’esposizione Carlo Fornara e il Divisionismo, curata da Annie-Paule Quinsac e diretta da Daria Jorioz, attualmente in corso al Museo Archeologico Regionale di Aosta, si arricchisce di un nuovo capolavoro del pittore piemontese, La processione in Val Vigezzo, datato 1896.

L’opera di Fornara, concessa eccezionalmente in prestito dalla Civica Galleria Giannoni di Novara, è un pregevole olio su tela che illustra un momento di vita contadina inserito in un paesaggio primaverile luminoso e fiorito. Andando ad aggiungersi al ricco percorso espositivo di 80 opere dell’artista piemontese proposto al pubblico, sarà in mostra a partire da oggi, venerdì 10 gennaio 2020, e fino al 15 marzo 2020.

Il prestito è stato reso possibile da una virtuosa collaborazione fra istituzioni ed enti, in particolare la Soprintendenza Archeologia, Belle Arti e Paesaggio per le province di Biella, Novara, Verbano-Cusio-Ossola e Vercelli e l’Associazione Poscio di Domodossola. Quest’ultima ha concesso in prestito alla Galleria Giannoni altri due preziosi dipinti vigezzini che prenderanno il posto di La processione sino al termine della mostra aostana: Sole d’ottobre di Fornara e Veduta delle Alpi lepontinie di Giovanni Battista Ciolina.

La grande monografica di Aosta diventa così l’occasione per rendere accessibili al pubblico altre due opere straordinarie del contesto pittorico di Carlo Fornara e stimolare nuove visite anche alla collezione della Galleria Giannoni di Novara.

Grazie alla mostra aostana, Carlo Fornara (1871-1968) sta riacquistando il ruolo di primissimo piano che ebbe nell’arte italiana ed europea a cavallo tra Otto e Novecento, con particolare riferimento all’esperienza divisionista del periodo compreso tra il 1890 e il 1910.

La mostra di Aosta è corredata da un catalogo bilingue italiano-francese contenente i testi di Annie-Paule Quinsac, Daria Jorioz, Filippo Timo, in vendita al prezzo di 36 euro.

Orari di apertura: dal martedì alla domenica, dalle 10 alle 13 e dalle 14 alle 18. Biglietto: Intero 6 euro, ridotto 4 euro, gratuito per i minori di 18 anni. Abbonamento con la mostra Olivo Barbieri. Mountains and Parks in corso al Centro Saint-Bénin di Aosta fino al 19 aprile 2020: 10 euro intero, 6 euro ridotto.

“MuseiAmo” visita guidata teatrale al Museo Civico P.A. Garda

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Sabato 25 gennaio, alle ore 15.00 e alle ore 16.30 sarà possibile scoprire il museo attraverso una visita guidata teatrale.

Il Museo Civico P.A. Garda rinnova anche quest’anno un doppio appuntamento con MuseiAmo, una modalità inedita e piacevole di conoscere e apprezzare le opere d’arte. Sabato 25 gennaio, alle 15.00 e alle ore 16.30 sarà così possibile scoprire il museo attraverso una visita guidata teatrale. Il binomio museo-teatro caratterizza ciascuna visita, traducendosi in un evento emozionante, coinvolgente e più immediato anche in termini di apprendimento.

Attraverso una visita guidata teatrale, attori–guida e altri artisti interpretano e traducono i contenuti essenziali del museo e degli oggetti esposti, in un intreccio continuo che conduce il visitatore a seguire parallelamente un percorso narrativo, proposto dagli stessi personaggi che ne fanno parte, e l’illustrazione della storia del museo, delle collezioni o delle singole opere in esso contenute.
Durante l’appuntamento di sabato, i protagonisti, aspiranti custodi dei musei nonchè disoccupati, Gildo e Beniamino, si presenteranno ai colloqui di selezione per il Museo Civico Pier Alessandro Garda, situato nell’antico Monastero di Santa Chiara. I due personaggi coglieranno gli aspetti più peculiari del sito museale, declinato in preziose collezioni di archeologia, arte orientale e opere pittoriche.
Attraverso il progetto MuseiAmo gli spettatori possono visitare alcuni musei collocati in un circuito che si distribuisce su tutto il Piemonte in un modo nuovo, originale e divertente. Le visite guidate teatrali, infatti, hanno lo scopo di valorizzare e presentare i beni culturali con semplicità, suggerendo climi, percorsi e suggestioni, che ne favoriscano la conoscenza e la fruizione. Sono previste due visite guidate, una alle ore 15,00 e una alle ore 16.30, prenotabili presso gli uffici di Turismo Torino e provincia.

Il costo della visita teatrale è di 6€,
5€ per i possessori di Carta Torino Musei
Gratis per i bambini fino a 6 anni

L’ideazione e la realizzazione del progetto, giunto alla sua III edizione, sono a cura di Oikos Teatro e ART.O’.
Sono partners: Abbonamento Musei Torino Piemonte, Turismo Torino e Provincia.
Con il patrocinio di Città Metropolitana di Torino e Città di Torino.

Con la collaborazione del Corso di Laurea in DAMS dell’Università degli Studi di Torino.

INFORMAZIONI & PRENOTAZIONI
Turismo Torino e Provincia, Ufficio del Turismo di Ivrea
Telefono: 0125.618131
Mail: info.ivrea@turismotorino.orgwww.museogardaivrea.it

Per altri appuntamenti della rassegna MuseiAmo nel territorio piemontese:

www.museiamo.it
info@museiamo.com

“MuseiAmo” visita guidata teatrale al Museo Civico P.A. Garda

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Sabato 25 gennaio, alle ore 15.00 e alle ore 16.30 sarà possibile scoprire il museo attraverso una visita guidata teatrale.

Il Museo Civico P.A. Garda rinnova anche quest’anno un doppio appuntamento con MuseiAmo, una modalità inedita e piacevole di conoscere e apprezzare le opere d’arte. Sabato 25 gennaio, alle 15.00 e alle ore 16.30 sarà così possibile scoprire il museo attraverso una visita guidata teatrale. Il binomio museo-teatro caratterizza ciascuna visita, traducendosi in un evento emozionante, coinvolgente e più immediato anche in termini di apprendimento.

Attraverso una visita guidata teatrale, attori–guida e altri artisti interpretano e traducono i contenuti essenziali del museo e degli oggetti esposti, in un intreccio continuo che conduce il visitatore a seguire parallelamente un percorso narrativo, proposto dagli stessi personaggi che ne fanno parte, e l’illustrazione della storia del museo, delle collezioni o delle singole opere in esso contenute.
Durante l’appuntamento di sabato, i protagonisti, aspiranti custodi dei musei nonchè disoccupati, Gildo e Beniamino, si presenteranno ai colloqui di selezione per il Museo Civico Pier Alessandro Garda, situato nell’antico Monastero di Santa Chiara. I due personaggi coglieranno gli aspetti più peculiari del sito museale, declinato in preziose collezioni di archeologia, arte orientale e opere pittoriche.
Attraverso il progetto MuseiAmo gli spettatori possono visitare alcuni musei collocati in un circuito che si distribuisce su tutto il Piemonte in un modo nuovo, originale e divertente. Le visite guidate teatrali, infatti, hanno lo scopo di valorizzare e presentare i beni culturali con semplicità, suggerendo climi, percorsi e suggestioni, che ne favoriscano la conoscenza e la fruizione. Sono previste due visite guidate, una alle ore 15,00 e una alle ore 16.30, prenotabili presso gli uffici di Turismo Torino e provincia.

Il costo della visita teatrale è di 6€,
5€ per i possessori di Carta Torino Musei
Gratis per i bambini fino a 6 anni

L’ideazione e la realizzazione del progetto, giunto alla sua III edizione, sono a cura di Oikos Teatro e ART.O’.
Sono partners: Abbonamento Musei Torino Piemonte, Turismo Torino e Provincia.
Con il patrocinio di Città Metropolitana di Torino e Città di Torino.

Con la collaborazione del Corso di Laurea in DAMS dell’Università degli Studi di Torino.

INFORMAZIONI & PRENOTAZIONI
Turismo Torino e Provincia, Ufficio del Turismo di Ivrea
Telefono: 0125.618131
Mail: info.ivrea@turismotorino.orgwww.museogardaivrea.it

Per altri appuntamenti della rassegna MuseiAmo nel territorio piemontese:

www.museiamo.it
info@museiamo.com

Teatro: “NEL TEMPO DEGLI DEI IL CALZOLAIO DI ULISSE” di Gabriele Vacis

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Regia di Gabriele Vacis

con Marco Paolini

e con Saba Anglana, Elisabetta Bosio, Vittorio Cerroni, Lorenzo Monguzzi, Elia Tapognani

Mercoledì 15 e giovedì 16 gennaio 2020 – Aosta, Teatro Splendor, ore 21

mercoledì 15 e giovedì 16 gennaio 2020, alle ore 21, al Teatro Splendor di Aosta, lo spettacolo NEL TEMPO DEGLI DEI, IL CALZOLAIO DI ULISSE, di Marco Paolini e Francesco Nicolini.

photo Gianluca Moretto

Era nata come Odissea tascabile, è cresciuta nel tempo, nei suoni e nello spazio: è diventata olimpica e quasi alpina. Perché Ulisse più lo conosci e più ti porta lontano: e la distanza (celeste e marina) è la condizione essenziale per comprenderlo e cantarlo. Perché di questo si tratta: un canto. Forse “il canto”. Antico di tremila anni, passato di bocca in bocca, e di anima in anima: il soul per eccellenza. Perché questa è la storia dell’Occidente, e tutto contiene: dal primo istante, quando nulla esisteva, e un giorno cominciò a esistere, a partire proprio da quelle misteriose, ambigue, capricciose entità che questa storia muovono: gli dèi. Ex guerriero ed eroe, Ulisse si è ridotto a calzolaio viandante, che da dieci anni cammina verso non si sa dove con un remo in spalla, secondo la profezia che il fantasma di Tiresia, l’indovino cieco, gli fa nel suo viaggio nell’al di là, narrato del X canto dell’Odissea.

Questo Ulisse pellegrino e invecchiato non ama svelare la propria identità e tesse parole simili al vero. Si nasconde, inventa storie alle quali non solo finisce col credere, ma che diventano realtà e addirittura mito. Questo e molto altro, sotto le mentite spoglie di un calzolaio – anzi, del calzolaio di Ulisse, uno straniero dai sandali sdruciti, indurito dagli anni, dall’età, dai viaggi e dai naufragi – racconta il protagonista a un giovanissimo capraio incontrato apparentemente per caso.

photo Gianluca Moretto

Parlano lungo un sentiero in ripida ascesa, dove una fila infinita di uomini formica faticosamente arranca, trasportando – è proprio il caso di dirlo – ogni ben di Dio: perché quello è il sentiero che conduce fino allo Chalet Olimpo, dimora divina dove sono in corso i preparativi per una grande e misteriosa festa. Ma tutto questo, il calzolaio con il remo in spalla, lo deve ancora scoprire.

Con quanti, ma soprattutto con quali dèi ha a che fare un uomo oggi? Non penso ovviamente alle solide convinzioni di un credente, ma al ragionevole dubbio di chi guardando al tempo in cui vive, pensa con stupore e disincanto alle possibilità di accelerazione proposte alla razza umana. Possibilità di lunga vita, possibilità di potenziamento mentale e fisico, possibilità di resistenza alle malattie. Restare umani sembra uno slogan troppo semplice e riduttivo, troppo nostalgico e rassicurante quando diventare semidèi appare un traguardo possibile, almeno per la parte benestante del pianeta. Ulisse per me è qualcuno che di dèi se ne intende e davanti alle sirene dell’immortalità sa trovare le ragioni per resistere.

Marco Paolini

Cinema: Le rêve, La lumière, La vie

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Programmazione febbraio 2020

i film in programmazione nel mese di febbraio 2020, nell’ambito della Saison Culturelle Cinema 2019/2020, al Théâtre de la Ville di Aosta e alcune informazioni relative ai film di gennaio 2020:

MARTEDÍ 28 GENNAIO 2020 ore 16 e ore 20

MERCOLEDÍ 29 GENNAIO 2020 ore 18 e ore 22*

*ore 18.00: incontro con Francesca Vettori, doppiatrice e curatrice dell’adattamento dialoghi.

La douleur di Emmanuel Finkiel

con Mélanie Thierry, Benoît Magimel, Benjamin Biolay

(Francia, Belgio, Svizzera 2017 – 127 min)

Nella Francia del 1944 occupata dai nazisti, Robert Antelme, maggior rappresentante della Resistenza, è arrestato e deportato. Marguerite Duras, sua moglie e scrittrice, pronta a tutto pur di salvarlo, si lascia coinvolgere in una relazione con un agente francese della Gestapo, Rabier. Un diario intimo del dolore ispirato al romanzo di Marguerite Duras, storia autobiografica che racconta l’insostenibile attesa del ritorno dei deportati francesi dai campi di concentramento nazisti.

Visione consigliata alle scuole


MARTEDÍ 28 GENNAIO 2020 ore 18.15 e ore 22.15

MERCOLEDÍ 29 GENNAIO 2020 ore 16 e ore 20.15

La famosa invasione degli orsi in Sicilia di Lorenzo Mattotti

con Linda Caridi, Toni Servillo, Antonio Albanese

(Francia, Italia 2019 – 82 min)

Nel tentativo di ritrovare il figlio perduto e di sopravvivere ad un terribile inverno, il Grande Re degli Orsi, Leonzio, conduce il suo popolo in pianura, dove vivono gli uomini. Con l’aiuto del suo esercito e di un mago, riesce a vincere e a ritrovare Tonio, suo figlio. Ben presto, però, si renderà conto che gli orsi non sono fatti per vivere nella terra degli uomini. Una favola d’animazione raccontata con delicatezza e maturità che immerge adulti e bambini nella magica Sicilia di Buzzati.

Miglior Regia al Festival di Roma – sezione Alice nella città

Visione adatta alle scuole


MARTEDÍ 4 FEBBRAIO ore 16 e ore 20

MERCOLEDÍ 5 FEBBRAIO ore 18 e ore 22

Sole di Carlo Sironi

con Sandra Drzymalska, Claudio Segaluscio

(Italia 2019 – 102 min)

Ermanno è un ragazzo che passa il tempo tra gioco d’azzardo e furti. Suo zio vuole che si finga il padre del bambino che Lena, una ragazza polacca, porta in grembo, in modo da poter adottare il nascituro insieme alla moglie Bianca, cha da tempo desidera un figlio. Ermanno acconsente, un po’ a fronte del compenso promesso, un po’ perché lo zio è la sua unica famiglia. Il debutto di Sironi è la storia di due orfani, Eramnno e Lena, che non hanno idea di quale sia il loro posto nel mondo.

Premio NUOVOIMAIE Talent Award al miglior attore esordiente Claudio Segaluscio e Premio

FEDIC alla Mostra d’Arte Cinematografica di Venezia


MARTEDÍ 4 FEBBRAIO ore 18 e ore 22

MERCOLEDÍ 5 FEBBRAIO ore 16 e ore 20

Il paradiso probabilmente di Elia Suleiman

con Gael Garcia Bernal e Ali Suliman

(Francia, Qatar, Germania, Canada, Turchia, Palestina 2019 – 97 min)

ES lascia la Palestina in cerca di una nuova patria, ma comprenderà molto presto che il suo paese d’origine lo insegue come un’ombra. La promessa e la speranza di una nuova vita si trasformano rapidamente in una commedia dell’assurdo e per quanto Es si allontani dal suo paese, c’è sempre qualcuno o qualche cosa che gli ricorda da dove arriva. Alla ricerca dell’identità, il film pone una domanda fondamentale: dov’è il posto in cui ci possiamo sentire davvero “a casa”?

Menzione speciale della giuria al Festival di Cannes

Visione consigliata alle scuole


MARTEDÍ 11 FEBBRAIO ore 16 e ore 20

MERCOLEDÍ 12 FEBBRAIO ore 18 e ore 22

Dio è donna e si chiama Petrunya di Teona Strugar Mitevska

con Zorica Nusheva, Labina Mitevska, Violeta Sapkovska

(Macedonia, Belgio, Francia, Croazia, Slovenia 2019 – 100 min)

Petrunya è una storica e disoccupata. Durante l’Epifania macedone ha luogo una cerimonia: il prete lancia una croce nel fiume e centinaia di uomini la recuperano. Tornando a casa da un colloquio fallito, vede che nessuno raggiunge l’oggetto sacro e si tuffa a recuperarlo. La sua esperienza diviene virale su internet, ma segna l’inizio del suo calvario contro gli uomini e il sistema in genere. Una sorta di Giovanna d’Arco macedone in lotta contro la misoginia di una società patriarcale.

Guild Film Prize e Premio della giuria ecumenica al Festival di Berlino


MARTEDÍ 11 FEBBRAIO ore 18 e ore 22

MERCOLEDÍ 12 FEBBRAIO ore 16 e ore 20*

*incontro con il regista Giovanni Cioni alle ore 17.30 e alle ore 21.30

Non è sogno di Giovanni Cioni

(Italia 2019 – 95 min)

Siamo in carcere e in uno spazio cinematografico, dove il chroma key ci può portare nel mondo “fuori” o come in uno dei sogni che vengono raccontati, ci riporta dentro. Il film si sviluppa intorno al dialogo tra Totò e Ninetto Davoli in Che cosa sono le nuvole di Pier Paolo Pasolini e frasi tratte da La vita è sogno di Calderón de la Barca. A pronunciarle sono i detenuti e dai testi si passa al loro vissuto. “Una vita che non è un sogno. So cosa mi appartiene. So che tornerò nel mondo”.

Menzione speciale della giuria internazionale e menzione speciale del Premio “Lo sguardo dell’altro” al Festival dei Popoli

Visione consigliata alle scuole


MARTEDÍ 18 FEBBRAIO ore 16 e ore 20

MERCOLEDÍ 19 FEBBRAIO ore 18 e ore 22

Il regno di Rodrigo Sorogoyen

con Antonio de la Torre, Josep Maria Pou, Mónica López

(Spagna 2018 – 122 min)

Manuel López Vidal è un vicesegretario regionale dalla vita apparentemente perfetta. Con i compagni di partito gestisce un sistema di potere che mescola favoritismi e benefit di lusso. Quando il giro di corruzione viene a galla, Manuel è lasciato solo sia dai capi di Madrid, sia dagli ex amici. Indicato come principale responsabile dello scandalo, tenta ogni strada pur di salvare la reputazione e la sua stessa vita. Un tesissimo thriller sulla corruzione nella politica e nella società spagnola.

Vincitore di sette premi Goya


MARTEDÍ 18 FEBBRAIO ore 18 e ore 22

MERCOLEDÍ 19 FEBBRAIO ore 16 e ore 20

Nancy di Christina Choe

con Andrea Riseborough, Steve Buscemi, J. Smith-Cameron

(USA 2018 – 87 min)

Nancy è una ragazza con grandi aspirazioni da scrittrice e un’esistenza digitale più movimentata di quella reale. Sul web gioca a interpretare altre persone e inganna gli utenti che le scrivono. Colpita dall’intervista di Leo e Ellen, una coppia che trent’anni prima ha smarrito la figlia, Nancy si convince di essere la loro bambina e bussa alla porta dei due genitori… Un thriller psicologico sull’amore, sull’intimità, sulla fiducia e sulla sfuggente natura della verità.

Sundance Film Festival


MARTEDÍ 25 FEBBRAIO ore 16 e ore 20*

*incontro con la regista Katja Colja

MERCOLEDÍ 26 FEBBRAIO ore 18 e ore 22

Rosa di Katja Colja

con Boris Cavazza, Lunetta Savino, Simonetta Solder

(Italia 2019 – 80 min)

Rosa ha sessant’anni ed è sposata con Igor. Un matrimonio che è sopravvissuto a molte tempeste ma, ormai, sembra essersi congelato. Il dolore incolmabile per la scomparsa della figlia più giovane, Maja, ha portato Rosa e Igor ad erigere confini invalicabili, oltre i quali ciascuno di loro vive la propria sofferenza in solitudine. L’unica eccezione è quando arrivano gli ospiti, in modo da dare un’illusione di serenità. Il racconto intimo di un ritorno alla vita con una credibile Lunetta Savino.

Bari International Film&Tv Festival


MARTEDÍ 25 FEBBRAIO ore 18 e ore 22

MERCOLEDÍ 26 FEBBRAIO ore 16 e ore 20

The Farewell – Una bugia buona di Lulu Wang

con Awkwafina,Tzi Ma, Diana Lin

(Stati Uniti 2019 – 98 min)

Billi, una donna cinese-americana, rientra in Cina quando alla nonna non rimane molto tempo da vivere a causa di un male incurabile. Si ritroverà a dover lottare contro la decisione della famiglia di tenere all’oscuro la nonna sulle sue condizioni mentre chiunque si impegna a mettere in scena un veloce matrimonio per riunirsi un’ultima volta tutti insieme. Una narrazione che si sviluppa sulla comprensione dell’esperienza degli immigrati, delle dinamiche familiari e della solitudine.

Premio del pubblico al Sundance London Film Festival

Identificato il piromane delle chiese ad Ivrea

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Nella giornata di martedì 7 gennaio è stato fermato e denunciato il piromane che lo scorso 4 gennaio ha causato degli incendi all’interno delle chiese di San Maurizio e di San Salvatore ad Ivrea.

La persona in questione è una clochard italiana di 46 anni, rintracciata grazie agli agenti del commissariato e alle telecamere di video sorveglianza della chiesa di S. Salvatore e della Città d’Ivrea.

La colpevole di questo gesto con addosso tre accendini ora rischia una denuncia per danneggiamento a seguito d’incendio poichè la fiamme non hanno solamente bruciato i due presepi ma hanno fatto danni ben peggiori.

Nella chiesa di S. Maurizio infatti l’incendio ha coinvolto un dipinto ed un affresco di Tullio Alemanni, per il primo di tratta de “Il battesimo di Gesù” mentre il secondo rappresentava le facce dei piccoli parrocchiani degli anni trenta, oltre alla copertura della fonte battesimale. In quella di S. Salvatore invece si è trasformata in cenere il drappo ricamato in tessuto sopra l’altare.