Un nuovo decennio è alle porte e il luogo ideale dove inaugurarlo a Milano è dal cuore di NoLo, alla discoteca Arizona 2000, ormai divenuta punto di riferimento del divertimento notturno milanese e non solo.
Il 2020 e il nuovo decennio saranno accolti da un doppio brindisi, con un primo cin cin allo scoccare della mezzanotte italiana e dopo 3 ore con un nuovo brindisi che celebrerà il Capodanno brasiliano. Non sarà l’unica magia offerta da Arizona 2000 per festeggiare l’ingresso al nuovo anno e salutare quello appena trascorso. Una cena a buffet, il panettone milanese, buonissimi drink e soprattutto tanta musica per tutti i gusti che farà ballare i più tenaci fino all’alba.
Vibrazioni latine, ritmo travolgente e balli sfrenati fino al mattino. La sala 1 ospiterà la serata latina “Bora Bora” con animazione e dj set. La sala 2 offrirà il meglio della musica brasiliana con la band di latin music Jack Majafe, direttamente da Bruxelles, e con dj set “Latin Colony” a seguire.
E’ con profondo rammarico che abbiamo appreso che, nel corso della Conferenza delle Regioni, è stata sottratta alla Valle d’Aosta la possibilità di mantenere il proprio rappresentante al Comitato delle Regioni di Bruxelles, che per la nostra realtà regionale rappresenta l’unica opportunità per esprimere le proprie istanze a livello europeo, tenuto conto che l’attuale legislazione non garantisce alla Valle d’Aosta di esprimere un proprio rappresentante al Parlamento europeo. Così il Presidente della Regione Renzo Testolin commenta la notizia che oggi, mercoledì 18 dicembre, in sede di Conferenza delle Regioni e delle Province autonome si è provveduto alla formalizzazione della delegazione italiana al Comitato delle Regioni, senza la presenza del Consigliere regionale della Valle d’Aosta Pierluigi Marquis in qualità di rappresentante titolare.
Presidente della Regione Renzo Testolin
Con amarezza – prosegue Testolin – siamo venuti a conoscenza del fatto che in seduta riservata la Conferenza ha modificato la composizione dei rappresentanti regionali effettivi, assegnando alla nostra Regione solo un ruolo di ‘’supplenza” per il Consigliere Marquis. Questo anche a dispetto di una nota inviata al Presidente Bonaccini, con la quale si chiedeva il mantenimento e il rispetto di quanto concordato a livello politico e ratifcato il 28 novembre scorso.
E’ questo un fatto grave – conclude il Presidente – poiché da sempre è stato consentito alla Valle d’Aosta, nel rispetto di una positiva e costruttiva dialettica con le altre regioni, di avere una propria rappresentanza nelle istituzioni europee.
Oltre 8 milioni di possessori di Telepass potranno ora accedere ai principali comprensori sciistici della Valle d’Aosta
L’Assessorato degli Affari europei, Politiche del lavoro, Inclusione sociale e Trasporti informa che un’importante accordo è stato siglato tra le maggiori società valdostane di gestione degli impianti a fune e Telepass per facilitare l’accesso nei comprensori sciistici in Valle d’Aosta. Già a partire dalle prossime festività natalizie, gli Skipass per la Valle d’Aosta potranno essere acquistati anche attraverso la piattaforma di servizi digitali di Telepass: l’offerta comprende i comprensori di La Thuile, Cervinia, Pila, la main area del MonteRosa Ski (Gressoney e Champoluc), Courmayeur Mont Blanc e Skyway.
L’accordo consegue dalla visione politica volta a portare sulle piste valdostane un numero sempre maggiore di sciatori. Questo importante progetto delle nostre Società di impianti a fune insieme a Telepass, si affianca ad altre iniziative messe in campo per la stagione invernale 2019/20, tutte allo scopo di promuovere e rendere sempre più facile l’accesso ai comprensori sciistici in Valle d’Aosta – ha dichiarato l’Assessore agli Affari europei, Politiche del lavoro, Inclusione sociale e trasporti Luigi Bertschy.
L’acquisto dello Skipass e l’accesso alle piste da sci valdostane diventano così più veloci e intuitivi attraverso l’App Telepass Pay. Lo Skipass arriva poi direttamente a casa o può essere ritirato nei Punti Blu o ancora nelle biglietterie convenzionate dei diversi comprensori. Sugli impianti sciistici, sarà poi sufficiente avvicinarlo al lettore del tornello di accesso agli impianti di risalita per cominciare a sciare.
Lo Skipass Telepass può essere utilizzato da tutti i clienti della società che risultano essere oltre 8 milioni, trasformando così il sistema di telepedaggio in un vero e proprio hub di pagamenti digitali legati al mondo della mobilità.
Allestita nella chiesa sconsacrata di San Sisto, sede dello Studio Museo Francesco Messina, che fu atelier di uno dei più rappresentativi maestri della scultura figurativa del Novecento, una complessa, singolare e monumentale installazione ricreata site specific propone ai visitatori alcune monumentali “macchine a spalla” della tradizione italiana. Manufatti antichi o più recenti, utilizzati per feste popolari o processioni religiose, le “macchine a spalla” sono veri e propri “monumenti in movimento” che accompagnano da secoli la storia italiana, conservando la memoria degli avvenimenti per cui sono nate e offrendo lo spettacolo di una maestria artigiana che si trasforma in arte scultorea vera e propria.
“Con straordinario trasporto” – questo il titolo della spettacolare esposizione – ha così ricostruito nello spazio, fin nei dettagli e nell’illuminazione, quattro “macchine a spalla”, per la prima volta in mostra e per la prima volta insieme: i Gigli di Nola, la Varia di Palmi, la Macchina di Santa Rosa di Viterbo e i Candelieri di Sassari, che fanno parte della “Rete delle Grandi Macchine a Spalla Italiane” Patrimonio dell’Umanità UNESCO.
La Torre del Giglio di Nola svetta dal piano inferiore dello Studio fino alla cupola; “Spirale di Luce”, allestita al piano terra, riproduce una storica Macchina di Santa Rosa; la gigantesca Varia di Palmi, sulla cui cima il giorno della festa ‘vola’ una bambina; i Candelieri di Sassari con i loro nastri colorati e, infine, i Ceri di Gubbio, ‘Ceri mezzani’ in arrivo dalla gloriosa “Corsa” eugubina, ricongiunta alle altre quattro feste in attesa dell’estensione della candidatura UNESCO della Rete, in corso di definizione.
Alle strutture ‘a riposo’, private delle centinaia di corpi che le sostengono e le animano durante il percorso, rispondono in mostra le “macchine vive”, catturate in movimento durante le feste dall’obbiettivo del regista-compositore Francesco De Melis, autore del film “Un Patrimonio sulle spalle”, prodotto dalla Rete delle Grandi Macchine a Spalla Italiane: ogni giorno, sulla volta dello spazio e sotto gli archi, prenderà vita, grazie a un complesso sistema di proiezione, l’epico affresco digitale di questo “straordinario trasporto” realizzato da De Melis.
“Con straordinario trasporto”, la mostra resta aperta con ingresso libero fino al 14 febbraio 2020, è promossa e prodotta da Comune di Milano|Cultura ed è curata da Maria Fratelli, Dirigente Servizio Case Museo e Progetti Speciali del Comune di Milano, Patrizia Nardi, Responsabile Tecnico Scientifico progetti UNESCO Rete delle Macchine, e Patrizia Giancotti, antropologa.
Studio Museo Francesco Messina Via San Sisto 4/A – Milano
Orari: da martedì a domenica, dalle ore 10 alle ore 18 (lunedì chiuso) – Ingresso libero
Multe per oltre 74mila euro. Scavuzzo: “Proseguiamo nel contrasto di questo fenomeno incivile che provoca degrado”
Quindici denunce e 34 sanzioni amministrative per scarico illecito di rifiuti, con multe per oltre 74mila euro. È il bilancio dell’attività di controllo e contrasto degli scarichi abusivi da parte della Polizia Locale, anche attraverso l’utilizzo di fototrappole e altre telecamere presenti sul territorio, dal 25 maggio al 31 ottobre.
In questo periodo, nei municipi 4 e 6 è stata avviata una fase sperimentale attraverso azioni congiunte del settore ambiente e sicurezza: sono state installate 19 fototrappole in aree particolarmente soggette a scarichi abusivi e abbandono di rifiuti, individuate incrociando informazioni e dati del settore Ambiente, Polizia Locale e Amsa.
Dopo oltre cinque mesi dalla partenza di questo nuovo servizio, si è deciso di allargare le indagini utilizzando anche altre telecamere presenti sul territorio, ampliando in questo modo la capacità di individuare eventuali altri responsabili.
In particolare, tra maggio e ottobre sono stati accertati 154 casi di abbandono di rifiuti, di questi 71 sono stati compiuti da persone con un veicolo, mentre 83 sono attribuibili a pedoni. Le indagini hanno portato a 15 denunce e 34 sanzioni amministrative per scarico illecito di rifiuti, con multe complessive per 74 mila e 700 euro.
“L’utilizzo delle fototrappole – commenta la vicesindaco Anna Scavuzzo – ha permesso di raccogliere dati maggiormente dettagliati che consentono un monitoraggio continuo del fenomeno e una migliore adeguatezza delle misure da intraprendere. È probabile che i responsabili abbiano effettuato altri scarichi prima di questi interventi poiché dimostrano di conoscere bene i luoghi. In altri casi invece risiedono nelle immediate vicinanze. Noi proseguiamo con determinazione in questa attività per cercare di porre un argine non solo al malcostume, ma anche a chi sporca e deturpa, non rispettando le regole”.
Per gli scarichi effettuati trasportando gli scarti con veicoli, la Polizia Locale è riuscita a denunciare 14 società per attività di gestione rifiuti non autorizzata (ex art. 256 d. lgs. n.152/2006 Testo Unico Ambiente) e a procedere al sequestro di un mezzo utilizzato per il trasporto. Inoltre sono state comminate 25 sanzioni amministrative, la maggior parte per violazione dell’articolo 20 del Regolamento Gestione Rifiuti Urbani, ovvero scarichi abusivi, che prevede una multa di 450 euro. In 15 casi le indagini per rintracciare i responsabili sono ancora in corso, con la collaborazione dei municipi.
Per i pedoni la situazione si è rivelata più complessa, anche se ovviamente gli scarichi di rifiuti erano più contenuti, per la difficoltà di rintracciare i responsabili. Degli 83 casi accertati, uno si è concluso con una denuncia per aver gettato mobili e oggetti dal balcone, tra i quali un divano, e nove con sanzioni amministrative per violazione del Regolamento Gestione rifiuti urbani. Le indagini ancora in corso sono 17, mentre per i restanti casi non si è riusciti a risalire agli autori del reato.
Per quanto riguarda la tipologia dei rifiuti, le denunce sono relative all’abbandono di materiali edili, mobili e parti di ricambio di veicoli. Ai pedoni invece è stato contestato principalmente l’abbandono di sacchi di spazzatura, ma in due casi anche di un divano e un televisore.
Le indagini hanno portato anche ad individuare alcune fasce orarie in cui si verifica il fenomeno. Molto dipende anche dalla quantità di materiale abbandonato. Un’analisi parziale ha fatto emergere che di giorno, dalle 7 del mattino alle 20 di sera, si sono verificati 78 episodi, mentre di notte ne sono stati contati 64.
Trentadue artisti raccontano la multiforme contemporaneità del continente australiano
Il PAC torna ad esplorare i continenti sulle tracce dell’arte contemporanea con la mostra “Australia. Storie dagli Antipodi”, portando a Milano dal 17 dicembre al 9 febbraio 2020 una selezione di 32 artisti australiani, sia emergenti che affermati, appartenenti a diverse generazioni e background culturali.
Promossa dal Comune di Milano|Cultura e prodotta dal PAC e da Silvana Editoriale, la mostra è curata da Eugenio Viola e realizzata grazie al sostegno di TOD’S, sponsor dell’attività annuale del PAC, con il contributo di Alcantara e Cairo Editore, grazie alla sponsorizzazione tecnica di Etihad e con il supporto di Vulcano.
Gli Antipodi, secondo gli antichi Greci, erano gli abitanti di una ipotetica terra situata nell’emisfero meridionale e diametralmente opposta alla Terra conosciuta. In geografia, l’antipode di qualsiasi luogo della Terra è il punto sulla superficie terrestre diametralmente opposto ad esso. Antipodi è inoltre un modo comune di riferirsi all’Australia e alla Nuova Zelanda, utilizzato generalmente da chi vive nell’emisfero settentrionale. “Antipodes” (1985) è anche la prima raccolta di racconti brevi di David Malouf, una straordinaria collezione di storie legate all’Australia, che tracciano una metafora della condizione umana, sospesa tra il vecchio e il nuovo, la giovinezza e la vecchiaia, l’amore e l’odio, la vita e la morte.
“Australia. Storie dagli Antipodi” è la più grande ricognizione sull’arte australiana contemporanea mai realizzata al di fuori del continente e racchiude un’ampia costellazione di pratiche e prospettive culturali, politiche e sociali. La mostra costituisce un viaggio metaforico all’interno del panorama multiculturale dell’arte contemporanea australiana, influenzato da storie personali, lingue, origini etniche, religioni e tradizioni eterogenee: dagli artisti afferenti alle molte culture aborigene e ‘First Nations’, a quelli che sono arrivati dal Pacifico, dall’Europa, dai paesi asiatici e dalle Americhe. Per molti di loro la diversità culturale, nonché le loro origini storiche e culturali, costituiscono un paradigma privilegiato di ricerca, uno strumento linguistico ed esistenziale che informa profondamente la teoria e la pratica del loro lavoro.
Inserita nel percorso di ricerca del PAC teso a scardinare pregiudizi e costruire nuove interpretazioni attraverso l’arte, la mostra prende le distanze da qualsiasi idea stereotipata di ‘Australia’, evidenziando invece una serie di connessioni e suggerendo una narrazione caratterizzata dalla prossimità e dalla vicinanza.
“Australia. Storie dagli Antipodi” è una mostra transgenerazionale:
alcuni degli artisti invitati iniziano a lavorare negli anni Settanta,
influenzando le generazioni successive. Numerosi gli artisti
middle-career ed emergenti, il cui lavoro è stato visto più volte
esposto, negli ultimi anni, in importanti mostre internazionali.
Le opere selezionate utilizzano diversi mezzi espressivi quali pittura, performance, installazione, scultura, video, disegni e fotografia e sono state realizzate in un arco di tempo esteso, oltre ad includere alcuni interventi site specific ideati appositamente per la mostra.
Diversamente provocatorie, politiche o poetiche, le opere trattano temi socialmente e politicamente impegnati in relazione a questioni di razza, genere e classe; ansie identitarie, individuali e collettive; problemi di conoscenza e azione; storie contestate e narrazioni represse; preoccupazioni derivanti dalla gestione di fenomeni di colonizzazione e decolonizzazione. Questioni tra loro molto differenti eppure ugualmente urgenti, legate al contesto australiano, che per induzione assumono risonanza globale, restituendo un panorama del nostro presente, ibrido, plurale e complesso.
A gennaio il PAC ospiterà invece due lavori partecipativi dell’artista australiano Stuart Ringholt che esplora la funzione sociale dell’arte attraverso workshop collaborativi: per la prima volta in Italia il “Naturist Tour” (18 gennaio h 20:30) che consiste in una visita guidata alla mostra dove l’artista e i partecipanti saranno nudi per riscoprire la relazione dello spettatore con l’architettura e l’opera d’arte, e due “Anger Workshops” (16 gennaio h 18 e 20), nei quali i partecipanti guidati dall’artista impareranno semplici tecniche per esprimere lo stress e la rabbia.
Un public program ispirato alle opere in mostra coinvolgerà come sempre grandi e piccoli avvicinandoli alla cultura australiana con laboratori per famiglie, favole, visite guidate gratuite settimanali e visite guidate con il curatore e altri ospiti speciali.
Dal 19 gennaio al 2 febbraio il MIC Museo Interattivo del Cinema propone la rassegna “Viaggio in Australia – Il cinema racconta il Nuovo Continente”, 21 titoli di autori australiani e registi internazionali che hanno raccontato l’Australia sul grande schermo.
ARTISTI
Vernon Ah Kee, Tony Albert, Khadim Ali, Brook Andrew, Richard Bell, Daniel Boyd, Maria Fernanda Cardoso, Barbara Cleveland, Destiny Deacon, Hayden Fowler, Marco Fusinato, Agatha Gothe-Snape, Julie Gough, Fiona Hall, Dale Harding, Nicholas Mangan, Angelica Mesiti, Archie Moore, Callum Morton, Tom Nicholson (with Greg Lehman), Jill Orr, Mike Parr, Patricia Piccinini, Stuart Ringholt, Khaled Sabsabi, Yhonnie Scarce, Soda_Jerk, Dr Christian Thompson AO, James Tylor, Judy Watson, Jason Wing e Nyapanyapa Yunupingu.
Il catalogo della mostra, edito da Silvana Editoriale, contiene testi critici del curatore Eugenio Viola e di Judith Blackall, Clothilde Bullen e Dunja Rmandic.
Testa a testa all’asta all’incanto con 52 rilanci da una base di 14,2 milioni di euro. Tasca: “Soddisfazione per il successo nella vendita. Riprende vita un luogo storico di grande prestigio”
È stato battuto all’asta con il metodo dell’incanto l’ex Padiglione 3 della Fiera, noto come “Palazzo delle Scintille”, nel quartiere City Life. Ad aggiudicarselo, dopo un testa a testa con Allianz e 52 rilanci, è stata la compagnia di assicurazioni Generali con un’offerta finale di 30,1 milioni di euro, partendo da una base d’asta di 14,2 milioni di euro.
“Siamo molto soddisfatti per il risultato dell’asta – afferma
l’assessore al Demanio Roberto Tasca –. Stiamo parlando di un bellissimo
palazzo recentemente ristrutturato e sottoposto a vincoli di tutela
storica, che dovrà ospitare eventi. L’obiettivo non è solo la
valorizzazione economica del bene, ma la sua restituzione alla città
attraverso funzioni pubbliche che verranno svolte dall’acquirente.
Milano sta vivendo un momento di particolare vitalità e la capacità
dell’Amministrazione di indirizzare l’intervento dei privati innalza
l’efficacia degli interventi. Le risorse ricavate andranno a migliorare
ancora di più i servizi dei cittadini e mi preme ricordare come solo
qualche tempo fa sembrava impossibile per una pubblica amministrazione
raggiungere risultati di efficienza così esemplari nella valorizzazione
dei suoi beni. A questo proposito non posso che ringraziare tutti i
direttori e i funzionari del Comune, che lavorano quotidianamente con
me, per l’alta professionalità dimostrata. Credo sia un grande segnale
etico per tutto il Paese”.
È la terza volta che l’Amministrazione utilizza il metodo dell’asta
con incanto per la vendita o la concessione in affitto di un bene
demaniale. In questo caso si è trattato di un testa a testa tra Generali
e Allianz che hanno rilanciato ben 52 volte per aggiudicarsi
l’immobile, partendo da una base d’asta iniziale di 14,2 milioni di
euro. La prima fase dell’asta ha visto l’apertura delle buste con
l’offerta economica iniziale più rilevante di 15 milioni di euro da
parte di Generali, che ha così fissato la base per l’incanto.
L’ex Padiglione 3, conosciuto come “Palazzo delle Scintille” risale
al 1923 ed è sottoposto a vincoli di carattere storico da parte della
Soprintendenza. È disposto su quattro livelli per 20mila metri quadri di
superficie.
Online l’aggiornamento della situazione patrimoniale e reddituale di consiglieri e membri della giunta.
È stato pubblicato oggi nella sezione “Amministrazione trasparente” del portale istituzionale del Comune l’annuale aggiornamento della Situazione Patrimoniale e Reddituale dei componenti della Giunta comunale, dei Consiglieri comunali, dei presidenti e dei consiglieri di Municipio.
In occasione delle feste, l’Orchestra Sinfonica Giovanile del Piemonte, diretta da Gianni Monte, affiancata dalle vocalist del Coro Mozart di Ivrea e della Scuola di canto del Liceo Musicale, con la voce di Monica Ferrarese e l’accompagnamento di Alberto Vindrola al pianoforte, nonché autore anche degli arrangiamenti, andrà in scena con un grande classico della tradizione concertistica, ossia il Concerto di Natale, che si terrà presso l’Auditorium Mozart d’Ivrea, Sabato 21 Dicembre 2019, alle ore 21:00.
Di seguito il programma:
Medley: Il cielo in una stanza (Paoli), Vorrei che fosse amore (Mina), Città vuota (Mina) La vita è bella (Piovani) Grande, grande, grande (Mina) Mission (Enio Morricone) L’appuntamento (Beretta/Giachini) Amor mio (Battisti) Medley: Come sinfonia (Mina), Quando quando quando (Renis), Senza fine (paoli) What a wonderful world (Armstrong) Up where we belong (Cocker) Tema da Schindler’s list (Williams) La voce del silenzio (Limiti/Mogol/Isola) L’anno che verrà (Dalla)
Una programmazione più semplice, più strategica, più integrata è l’impegno che la Regione Auvergne-Rhône-Alpes ha assunto di fronte al Comitato di sorveglianza, del Programma Interreg VA Italia/Francia Alcotra, quale responsabilità dell’Autorità di gestione designata, anche per la programmazione 2021/27. Lo rende noto l’Assessorato degli Affari europei, Politiche del lavoro, Inclusione sociale e Trasporti.
Le Regioni italiane e francesi, i Dipartimenti e le Provincie, unitamente a rappresentanti delle rispettive Amministrazioni statali, si sono riunite ieri, lunedì 17, a Nizza per avviare politicamente i lavori che vedranno impegnati per tutto il 2020 i territori nella predisposizione del futuro Programma di cooperazione transfrontaliera. Quattro i gruppi di lavoro che saranno costituiti al fine di scrivere le future sfide che la Cooperazione fra Italia/Francia dovrà affrontare. Risultano ad oggi centrali l’accompagnamento alla transizione ecologica in un contesto di cambiamento climatico e lo spopolamento delle zone di montagna e delle aree interne ribadendo, anche, la centralità del patrimonio culturale materiale e immateriale oltreché dell’educazione.
Tematiche che occorrerà affrontare attraverso un approccio integrato sia rispetto ai territori sia alle politiche di più ampio respiro attivando specifiche sinergie con i Programmi regionali sostenuti sia dall’Europa o dagli Stati membri oltreché, per la zona transfrontaliera di Alcotra, con la Strategia macroregionale per la Regione Alpina.
Essere più vicini ai territori e ai cittadini, tradurre i loro bisogni in azioni concrete visibili e che impattino la loro vita quotidiana rappresentano i principi ispiratori condivisi che il Programma dovrà tradurre concretamente nella propria strategia e, soprattutto, nei propri meccanismi di funzionamento. E’ stata, infatti, proposta l’istituzione di sportelli territoriali che supportino e accompagnino i beneficiari nella predisposizione dei progetti con il fine di migliorarne la qualità e pertinenza con il Programma e con i bisogni. Nel 2020, saranno numerose le opportunità di interazione e dialogo con i cittadini e con i territori che il Programma garantirà al fine di rendere tutti maggiormente partecipi e consapevoli delle opportunità offerte dalla Cooperazione transfrontaliera contribuendo, concretamente, alla costruzione della futura programmazione.
Il Comitato di sorveglianza è stato, inoltre, chiamato ad approvare gli ultimi Progetti del bando per ‘Piani integrati tematici e territoriali’ tra i quali il Progetto ‘e-Mobilité’ che vede la partecipazione del Dipartimento trasporti della Regione con l’obiettivo di finanziare, per 595 mila euro, servizi (trasporti a chiamata o car sharing) e infrastrutture (velostazioni) a supporto della mobilità sostenibile e uno studio sulla bigliettazione elettronica che favorisca gli spostamenti sia transfrontalieri sia interregionali.
Il Programma 2014/20 si avvia a conclusione avendo ormai stanziato più del 95% delle risorse disponibili, per un importo complessivo pari a oltre 189 milioni di euro di risorse europee (FESR). Nel 2020, saranno finanziati gli ultimi Progetti per questo ciclo di programmazione sul tema dell’istruzione e formazionale professionale allocando, di conseguenza, le risorse residue oltre alle economie dei Progetti che si concluderanno nel 2020.
L’Assessore Luigi Bertschy sottolinea come Un’Europa che sia più attenta ai cittadini nasca dai cittadini stessi i quali non devono, però, essere lasciati soli nel raccogliere le nuove sfide comuni, come la transizione ecologica e lo spopolamento delle aree marginali, e nel tradurle in opportunità di sviluppo e di confronto/dialogo europeo attraverso le opportunità offerte dall’Europa stessa. Questa è la sfida che la Valle d’Aosta, con le altre Regioni italiane, ha voluto portare all’attenzione del Comitato di sorveglianza ALCOTRA ottenendo, per il 2021/27, non solo una nuova governance attraverso un approccio più strategico e condiviso ma, anche, una maggiore responsabilizzazione ‘locale’ nella gestione dei Fondi europei, supportando i potenziali Beneficiari con specifici strumenti di accompagnamento quali gli ‘sportelli’ del Programma, vere e proprie antenne territoriali.
Tutti gli aggiornamenti dal Programma saranno via via disponibili sul nuovo Canale Europa del sito regionale.
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