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lunedì, 12 Maggio 2025
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COVID-19. Nuove modalità per la gestione e la raccolta dei rifiuti

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La Presidenza della Regione informa che l’Istituto Superiore di Sanità ha reso note le nuove modalità per eliminare i rifiuti in questo periodo di emergenza sanitaria che richiede nuove regole soprattutto per chi è in isolamento domiciliare.

In particolare, se si è positivi o in quarantena obbligatoria, è necessario:

  • Non differenziare più i rifiuti di casa;
  • Utilizzare due o tre sacchetti possibilmente resistenti (uno dentro l’altro) all’interno del contenitore utilizzato per la raccolta indifferenziata, se possibile a pedale;
  • Gettare tutti i rifiuti (plastica, vetro, carta, umido, metallo e indifferenziata) nello stesso contenitore utilizzato per la raccolta indifferenziata;
  • Gettare nello stesso contenitore per la raccolta indifferenziata anche i fazzoletti o i rotoli di carta, le mascherine, i guanti, e i teli monouso; indossando guanti monouso, chiudere bene i sacchetti senza schiacciarli con le mani utilizzando dei lacci di chiusura o nastro adesivo;
  • Una volta chiusi i sacchetti, gettare i guanti usati nei nuovi sacchetti preparati per la raccolta indifferenziata (due o tre sacchetti possibilmente resistenti, uno dentro l’altro). Subito dopo, lavarsi le mani;
  • Smaltire i rifiuti ogni giorno come si fa normalmente con un sacchetto di indifferenziata tenendo conto delle indicazioni fornite per lo smaltimento dai rispettivi Comuni;
  • Gli animali da compagnia non devono accedere nel locale in cui sono presenti i sacchetti di rifiuti.

Negli altri casi, la raccolta differenziata può continuare come sempre, usando però l’accortezza, se si è raffreddati, di smaltire i fazzoletti di carta nella raccolta indifferenziata:

  • Continuare a fare normalmente la raccolta differenziata;
  • Se si è raffreddati, usare fazzoletti di carta e gettarli nella raccolta indifferenziata;
  • Se si sono usati mascherine e guanti, gettarli nella raccolta indifferenziata;
  • Per i rifiuti indifferenziati utilizzare due o tre sacchetti possibilmente resistenti (uno dentro l’altro) all’interno del contenitore usato abitualmente; chiudere bene il sacchetto;
  • Smaltire i rifiuti come si fa normalmente con un sacchetto di indifferenziata tenendo conto delle indicazioni fornite per lo smaltimento dai rispettivi Comuni.

Unisciti al Gruppo: Emergenza Coronavirus in Valle d’Aosta – Gruppo di Aosta City notizie per ricevere tutti gli aggiornamenti e discutere dell’emergenza in Valle d’Aosta

Secondo morto in Valle, 31 contagiati in ospedale di cui 3 in rianimazione, 74 a domicilio

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Aumento significativo dei contagiati che tra ospedalizzati e a domicilio toccano quota 105 con 3 persone in rianimazione. In isolamento 949 persone.

Il Presidente della Regione e il Gruppo di coordinamento regionale istituto dalla Protezione civile per la gestione sul territorio regionale del COVID-19, hanno confermato, purtroppo, il secondo decesso in Valle d’Aosta di un paziente affetto da Covid-19, la cui situazione clinica pregressa è stata ulteriormente aggravata, nell’ultime ore, da un evento acuto. Il paziente era ricoverato nel reparto infetti dell’Ospedale U. Parini di Aosta. E’ il secondo decesso registrato in Valle dopo quello del pensionato di La Salle morto la settimana scorsa, anch’egli con patologie pregresse.

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Nasce Spesarossa.it, per fare la spesa da casa in tempo di quarantena

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In periodo di quarantena nasce il servizio per fare la spesa e comprare medicine da casa.

In periodo di quarantena una delle preoccupazioni degli italiani è quello di uscire di casa a fare la spesa al supermercato. Preoccupazione che potrebbe presto svanire grazie alla nascita di un servizio che permette di fare la spesa dalla comodità della propria casa, presso il proprio negozio o farmacia di fiducia.
Il servizio, creato dall’informatico e imprenditore torinese Ivan Laffranchi, è raggiungibile all’indirizzo www.spesarossa.it, su cui si possono già registrare le attività che intendono inviare la spesa a domicilio.

“Ho dedicato gli ultimi 7 giorni e notti a sviluppare una piattaforma che potesse essere utile alle persone in questo momento di emergenza per aiutare gli italiani a fare la spesa online” ci racconta Ivan Laffranchi, imprenditore ed informatico di Torino.
Dall’indirizzo www.spesarossa.it i consumatori possono ordinare alimentari e medicinali, senza registrarsi, presso i loro negozi di quartiere e paese, che naturalmente dovranno obbligatoriamente registrarvi prima sulla piattaforma.
L’obiettivo è quello di aiutare la gente e i negozianti locali a mantenersi in piedi e aiutare gli italiani ad approvvigionarsi di tutto ciò che serve per chi non desidera muoversi da casa per la propria sicurezza.

“Ho già molti negozianti, ristoratori e sindaci interessati e siamo già operativi con i primi negozi. Per ordinare basta che l’utente selezioni la sua città, il negozio e inserisca gli articoli della spesa desiderati (può anche dettarle a voce su iPhone). Dopo questo passaggio si riceverà un sms di conferma e il negoziante prenderà quindi in carico la spesa per poi consegnarla direttamente al domicilio del cliente che ha ordinato. COME NASCE SPESAROSSA.IT “Lunedì sera stavo riflettendo sull’impatto che avrebbe avuto su tutti noi l’obbligo di restare a casa, sulle difficoltà di approvvigionamento che avrei potuto avere e su come i negozi di quartiere avrebbero sofferto dal punto di vista economico”, racconta Ivan Laffranchi, l’informatico creatore del servizio.

“Ho pensato che sarebbe stata utile una piattaforma per la raccolta degli ordini, ma non un ecommerce comune, bensì uno strumento che collegasse il negozio locale con i suoi clienti, in modo tale da mantenere vivo il rapporto e in funzione il commercio di paese” continua Laffranchi. “Così in tarda serata mi sono messo a scrivere codice per fare una prima versione, ho lavorato tutta la notte e il mattino un primo prototipo era pronto. Elementi chiave: nessuna app, solo web, facilità di utilizzo, rapidità di caricamento per essere sfruttando anche con poca banda o in caso di forti rallentamenti della rete, nessuna registrazione dell’utente, nessuna email per ordinare. Martedì mattina con la registrazione del dominio nasceva Spesarossa.it. Nei giorni successivi, ancora a metà tra ufficio e casa, ho aperto server, integrato le prime funzioni e giovedì la prima attività si é registrata. Alla sera di giovedì oltre 250 utenti si erano già collegati sul sito. Venerdì mattina due amministratori pubblici mi hanno contattato per aprire il servizio ai negozi del loro paese e venerdì pomeriggio é arrivato il primo ordine”, conclude l’informatico torinese. COME FUNZIONA Per inserire il negozio nella piattaforma basta entrare nella sezione Aggiungi negozio, inserire i propri dati, entro quante ore si riesce a consegna la merce, se e quanto fa pagare la consegna, e il metodo di pagamento. il momento della registrazione sì riceve un sms di verifica e poi si attiva l’account che può subito ricevere ordini. La piattaforma di Spesarossa.it consente ai commercianti anche la possibilità di scaricare delle immagini personalizzate del servizio da condividere con i clienti su Whatsapp e Facebook per comunicare il servizio di consegna. Riguardo gli utenti basta per loro basta selezionare solo il comune e la piattaforma restituisce i negozi attivi in zona.

A questo punto basta selezionare quello desiderato, scrivere i prodotti di cui una persona ha bisogno come se fosse una lista della spesa (anche dettando a voce sui telefoni dotati della funzione) e indicare i propri dati per la consegna Spesarossa.it a questo punto invia un sms per avere conferma dell’identità e dell’ordine e lo trasmette in tempo reale al negoziante che prende in carico la spesa, la consegna e riceve il pagamento dal cliente. In questo modo il negoziante continua a lavorare e potenzialmente può ampliare il suo bacino anche in un momento di forte difficoltà come quello che stiamo vivendo, mentre il cliente non cambia le sue abitudini e resta a casa come previsto dal decreto #staiacasa. Anche per chi ha genitori anziani può essere uno strumento utile perché consente di ordinare per loro io cibo a distanza, il cibo di cui hanno bisogno. In questo modo la piattaforma, se usata da molti, può contribuire così a limitare le uscite delle persone al supermercato e anche la propagazione del virus. Per quanto riguarda i costi di servizio i primi 20 ordini sono gratuiti, poi la tariffa è di 70 centesimi (compreso iva) per ogni ordine confermato a carico del negoziante. Vista l’importanza di questo servizio pubblico un Comune della provincia di Torino sta valutando di prendere in carico per tutti i negozianti i costi di servizio.

Nasce Spesarossa.it, per fare la spesa da casa in tempo di quarantena

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In periodo di quarantena nasce il servizio per fare la spesa e comprare medicine da casa.

In periodo di quarantena una delle preoccupazioni degli italiani è quello di uscire di casa a fare la spesa al supermercato. Preoccupazione che potrebbe presto svanire grazie alla nascita di un servizio che permette di fare la spesa dalla comodità della propria casa, presso il proprio negozio o farmacia di fiducia.
Il servizio, creato dall’informatico e imprenditore torinese Ivan Laffranchi, è raggiungibile all’indirizzo www.spesarossa.it, su cui si possono già registrare le attività che intendono inviare la spesa a domicilio.

“Ho dedicato gli ultimi 7 giorni e notti a sviluppare una piattaforma che potesse essere utile alle persone in questo momento di emergenza per aiutare gli italiani a fare la spesa online” ci racconta Ivan Laffranchi, imprenditore ed informatico di Torino.
Dall’indirizzo www.spesarossa.it i consumatori possono ordinare alimentari e medicinali, senza registrarsi, presso i loro negozi di quartiere e paese, che naturalmente dovranno obbligatoriamente registrarvi prima sulla piattaforma.
L’obiettivo è quello di aiutare la gente e i negozianti locali a mantenersi in piedi e aiutare gli italiani ad approvvigionarsi di tutto ciò che serve per chi non desidera muoversi da casa per la propria sicurezza.

“Ho già molti negozianti, ristoratori e sindaci interessati e siamo già operativi con i primi negozi. Per ordinare basta che l’utente selezioni la sua città, il negozio e inserisca gli articoli della spesa desiderati (può anche dettarle a voce su iPhone). Dopo questo passaggio si riceverà un sms di conferma e il negoziante prenderà quindi in carico la spesa per poi consegnarla direttamente al domicilio del cliente che ha ordinato. COME NASCE SPESAROSSA.IT “Lunedì sera stavo riflettendo sull’impatto che avrebbe avuto su tutti noi l’obbligo di restare a casa, sulle difficoltà di approvvigionamento che avrei potuto avere e su come i negozi di quartiere avrebbero sofferto dal punto di vista economico”, racconta Ivan Laffranchi, l’informatico creatore del servizio.

“Ho pensato che sarebbe stata utile una piattaforma per la raccolta degli ordini, ma non un ecommerce comune, bensì uno strumento che collegasse il negozio locale con i suoi clienti, in modo tale da mantenere vivo il rapporto e in funzione il commercio di paese” continua Laffranchi. “Così in tarda serata mi sono messo a scrivere codice per fare una prima versione, ho lavorato tutta la notte e il mattino un primo prototipo era pronto. Elementi chiave: nessuna app, solo web, facilità di utilizzo, rapidità di caricamento per essere sfruttando anche con poca banda o in caso di forti rallentamenti della rete, nessuna registrazione dell’utente, nessuna email per ordinare. Martedì mattina con la registrazione del dominio nasceva Spesarossa.it. Nei giorni successivi, ancora a metà tra ufficio e casa, ho aperto server, integrato le prime funzioni e giovedì la prima attività si é registrata. Alla sera di giovedì oltre 250 utenti si erano già collegati sul sito. Venerdì mattina due amministratori pubblici mi hanno contattato per aprire il servizio ai negozi del loro paese e venerdì pomeriggio é arrivato il primo ordine”, conclude l’informatico torinese. COME FUNZIONA Per inserire il negozio nella piattaforma basta entrare nella sezione Aggiungi negozio, inserire i propri dati, entro quante ore si riesce a consegna la merce, se e quanto fa pagare la consegna, e il metodo di pagamento. il momento della registrazione sì riceve un sms di verifica e poi si attiva l’account che può subito ricevere ordini. La piattaforma di Spesarossa.it consente ai commercianti anche la possibilità di scaricare delle immagini personalizzate del servizio da condividere con i clienti su Whatsapp e Facebook per comunicare il servizio di consegna. Riguardo gli utenti basta per loro basta selezionare solo il comune e la piattaforma restituisce i negozi attivi in zona.

A questo punto basta selezionare quello desiderato, scrivere i prodotti di cui una persona ha bisogno come se fosse una lista della spesa (anche dettando a voce sui telefoni dotati della funzione) e indicare i propri dati per la consegna Spesarossa.it a questo punto invia un sms per avere conferma dell’identità e dell’ordine e lo trasmette in tempo reale al negoziante che prende in carico la spesa, la consegna e riceve il pagamento dal cliente. In questo modo il negoziante continua a lavorare e potenzialmente può ampliare il suo bacino anche in un momento di forte difficoltà come quello che stiamo vivendo, mentre il cliente non cambia le sue abitudini e resta a casa come previsto dal decreto #staiacasa. Anche per chi ha genitori anziani può essere uno strumento utile perché consente di ordinare per loro io cibo a distanza, il cibo di cui hanno bisogno. In questo modo la piattaforma, se usata da molti, può contribuire così a limitare le uscite delle persone al supermercato e anche la propagazione del virus. Per quanto riguarda i costi di servizio i primi 20 ordini sono gratuiti, poi la tariffa è di 70 centesimi (compreso iva) per ogni ordine confermato a carico del negoziante. Vista l’importanza di questo servizio pubblico un Comune della provincia di Torino sta valutando di prendere in carico per tutti i negozianti i costi di servizio.

Positivo al test il Commissario dell’azienda USL della Valle d’Aosta

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Il Commissario dottor Angelo Michele Pescarmona, dopo un episodio febbrile lieve, è stato sottoposto a “tampone”. L’esame è risultato positivo. Pertanto, il dottor Pescarmona è stato posto in isolamento domiciliare presso il proprio domicilio ad Aosta. Le sue condizioni cliniche, al momento, non destano preoccupazione. La situazione relativa ai soggetti che hanno avuto contatti con il dottor Pescarmona è in fase di valutazione. Seguiranno aggiornamenti.

ore 21: salgono a 87 i contagiati, 23 in ospedale

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Dopo l’attività avviata dal settore di biologia molecolare del laboratorio dell’Ospedale Parini di Aosta i contagiati crescono a 87: 23 in ospedale e 64 al proprio domicilio.

La Regione rettifica: la situazione si aggrava, in isolamento 947 persone. Testolin vieta l’ingresso ai non residenti.

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L’Ufficio Stampa della Regione ha rettificato i dati diffusi alle ore 18 di cui avevamo già dato ampio risalto. Purtroppo sale il numero delle persone in isolamento che diventano 947, ben 142 in più rispetto alle 13. Viene rettificata anche la notizia dell’ospedalizzazione di 20 ricoverati in casa: il totale rimane sempre 56 con 16 pazienti in ospedale e 40 presso l’abitazione.

Nel frattempo per far fronte alla forte crescita dei contagiati (oggi 56 contro i 42 di ieri) il presidente della Regione Valle d’Aosta Renzo Testolin (notizia Ansa) ha emanato un’ordinanza che vieta l’ingresso in Valle d’Aosta ai non residenti e invita quelli presenti a rientrare a casa, provvedimento resosi necessario in quanto la nostra regione dispone di un solo ospedale non in grado di sopperire anche ad eventuali ricoveri e cure di non Valdostani in caso di infezione da Coronavirus.

Aumentano gli ospedalizzati: ricoverate anche le persone sospette e in attesa di riscontro

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Articolo rettificato: https://aosta.citynotizie.it/la-regione-rettifica-la-situazione-si-aggrava-testolin-vieta-lingresso-ai-non-residenti/

Aumenta il numero dei ricoverati in ospedale e diminuisce quello dei ricoverati a domicilio: in pratica vengono portati in ospedale anche i casi sospetti e in attesa di riscontro. Il totale dei contagiati non cambia rispetto al bollettino del primo pomeriggio: rimangono 56 (57 se si tiene conto della persona deceduta nei giorni scorsi). Da registrare rispetto alle ore 13 di oggi un leggero calo delle persone messe in isolamento (-6).

Alle ore 13 + 4 contagiati in ospedale, + 10 a casa. In isolamento bambini della scuola primaria di Pont Saint Martin

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I dati delle ore 13 delineano una crescita della crisi Coronavirus. Tra i soggetti in isolamento (+ 84 rispetto alle 18 di ieri) segnaliamo i bambini di alcune classi della scuola primaria di Pont Saint Martin post, in isolamento domiciliare fino al 18 marzo a seguito di un caso di positività al virus riscontrato in un’insegnante.

Salgono a 42 i contagiati in Valle con 12 in ospedale, 107 in più in isolamento

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L’aggiornamento delle ore 18 del bollettino sul Covid-19, predisposto dall’Usl della Valle d’Aosta, dalla Regione e dalla Protezione Civile, fa registrare un aumento dei contagiati che passano da 37 a 42 di cui 3 in più ricoverati in Ospedale e 2 in più al proprio domicilio. Rispetto alle 19 di ieri ci sono 107 persone in più in isolamento che salgono a 721. Aumento importante anche dei tamponi effettuati (+44) che passano da 188 a 232.