Inps bonus 600, la truffa segnalata dall’Istituto Nazionale Previdenza Sociale che circola in rete
L’Inps avvisa gli utenti che è in corso un tentativo di truffa tramite email di phishing finalizzata a sottrarre il numero della carta di credito. La falsa motivazione che servirebbe a ottenere un rimborso o il pagamento del Bonus 600 euro.
Si invitano tutti gli utenti a ignorare email che propongono di cliccare su un link per ottenere il pagamento del Bonus 600 euro; o qualsiasi forma di rimborso da parte dell’Inps.
Si ricorda che: 1) Le informazioni sulle prestazioni Inps sono consultabili esclusivamente dal portale.2)l’Inps, per motivi di sicurezza, non invia in nessun caso mail contenenti link cliccabili.
Forse lo si
dovrebbe chiedere ai ragazzi de “Caschetta sulla Ô”, ovvero al gruppo di intraprendenti
giovani di Hône, che hanno organizzato un torneo di calcio online su Fifa
2020.
I ragazzi del comune della bassa Valle, dopo aver selezionato un singolo giocatore per ciascun paese aderente alla competizione, hanno creato un torneo online sul videogame Fifa 2020, testimoniando il tutto con dirette Instagram e Twitch sui proprio canali ufficiali.
I comuni
coinvolti a questa singolare manifestazione sportiva sono numerosi, da Châtillon a Quincinetto, con la vittoria in finale di Montjovet proprio
contro Quincinetto.
“Ci siamo ispirati al torneo dei paesi che organizziamo ormai da 2 anni- afferma Simone Bonel, uno degli organizzatori – . Visto che quest’anno sarà praticamente impossibile, abbiamo pensato di organizzare qualcosa di creativo per coinvolgere lo stesso i ragazzi dei vari paesi”. Obbiettivo sicuramente raggiunto dato il grande successo riscontrato.
Un modo particolare non solo di intrattenere e passare il tempo, ma di dimostrare che anche in un momento così buio è possibile potersi divertire coi propri amici restando nelle proprie case.
Oggi (4 maggio) l’assessore all’Ambiente Albert Chatrian ha firmato il decreto che consentirà di riaprire l’attività di pesca sportiva a partire dal 9 maggio. “Ci è sembrato giusto inserire tra le attività consentite anche la pesca che coinvolge un gran numero di Valdostani” ha dichiarato l’assessore.
Sarà possibile svolgere l’attività di pesca sportiva nelle acque libere e nelle riserve a gestione privata del territorio regionale in osservanza delle misure di prevenzione e di gestione dell’emergenza epidemiologica previste dalla normativa COVID nazionale.
Secondo Chatrian la pesca sportiva è l’attività che “rappresenta al meglio le caratteristiche delle misure che si devono osservare nella gestione del distanziamento delle persone”. Ciò che ha spinto l’assessore a consentire la pesca in Valle d’Aosta è l’impossibilità di creare assembramenti nello svolgimento di questo sport.
La pesca permetterà ai Valdostani di “riappropriarsi della natura che caratterizza il nostro territorio regionale” come affermato dall’assessore.
Oggi, primo giorno della fase 2, la città di Aosta appariva semi deserta, nonostante fossero molte le preoccupazioni di una riapertura problematica e che non permettesse di contenere assembramenti di persone. Abbiamo voluto documentare la situazione con un giro di ricognizione nei principali parchi del capoluogo.
Al parco Saumont, prima meta del nostro reportage, abbiamo incontrato alcuni cittadini che erano intenti a passeggiare o a pedalare tra le strade che circondano l’area verde ed una grande maggioranza aveva addosso le mascherine protettive. Un clima caldo e piacevole ha accompagnato oggi alcuni lavori di manutenzione del parco, dove , a vista d’occhio, le persone che svolgevano brevi attività sportive erano pochissime.
Il giro è proseguito verso il centro di Aosta, dove abbiamo riscontrato un leggero traffico su diverse strade, come via Roma e Corso Padre Lorenzo, determinato dall’avvio di alcune attività lavorative. Spicca il via vai di diverse navette che hanno espletato il servizio per favorire gli spostamenti della gente che ne necessita.
Questa passeggiata, che ci ha permesso anche di riscoprire le bellezze offerte dalla città dopo due mesi di isolamento domiciliare, ci conduce in Piazza Chanoux, dove abbiamo avuto conferma delle impressioni avute nei minuti precedenti, ovvero la mancata presenza in città, in queste prime ore, di assembramenti e gente in maniera massiccia: poche persone in giro, tra cui genitori che hanno accompagnato i loro figli a fare due passi dopo una lunga e faticosa quarantena e diversa gente che ritorna a casa dopo la spesa.
Abbiamo riscontrato che le attività chiuse sono ancora parecchie e diverse sono aperte con strette limitazioni, come l’ingresso di una persona per volta.
I Valdostani hanno rispettato le regole: tutti o quasi, sempre in base a quanto abbiamo verificato noi in mattinata, hanno mantenuto le distanze interpersonali previste dalle norme, rispettando il divieto di assembramento.
Regole che paiono rispettate, anche se con qualche eccezione che fa proseguire i controlli da parte delle Forze dell’Ordine, preposte a garantire l’osservanza delle regole sugli spostamenti che necessitano ancora di autocertificazione.
Per evitare gli assembramenti “in questi giorni intensificheremo i controlli, anche con l’utilizzo di droni, in luoghi come parchi e aree verdi”, ha così affermato il Comandante del Gruppo Aosta dei Carabinieri, Carlo Lecca.
Sostegno alle famiglie per il diritto allo studio. Presentazione delle domande entro il 10 giugno 2020
Sostegno alle famiglie per il diritto allo studio degli studenti residenti in Piemonte e iscritti per l’anno scolastico 2020-2021. Presentazione delle domende esclusivamente on-line entro il 10 giugno 2020
Per avere informazioni e assistenza per la compilazione è possibile telefonare all’Ufficio Istruzione del Comune di Ivrea al numero 0125 410266 in orario d’ufficio.
Per tutti i dettagli collegati al sito della Regione Piemonte oppure direttamente, per procedere alla compilazione, alla pagina diSistema Piemonte.
Sostegno alle famiglie per il diritto allo studio. Presentazione delle domande entro il 10 giugno 2020
Sostegno alle famiglie per il diritto allo studio degli studenti residenti in Piemonte e iscritti per l’anno scolastico 2020-2021. Presentazione delle domende esclusivamente on-line entro il 10 giugno 2020
Per avere informazioni e assistenza per la compilazione è possibile telefonare all’Ufficio Istruzione del Comune di Ivrea al numero 0125 410266 in orario d’ufficio.
Per tutti i dettagli collegati al sito della Regione Piemonte oppure direttamente, per procedere alla compilazione, alla pagina diSistema Piemonte.
Il coordinatore dell’Unità di crisi, nel corso della conferenza stampa telematica del 3 maggio , ha illustrato i piani futuri della sanità valdostana.
Domani partirà la fase 2 dell’emergenza Coronavirus. La Regione e l’USL ritengono che sia fondamentale una riorganizzazione dell’ospedale affinché possano ripartire tutte le attività di cura, oltre a quelle legate al Covid-19. Molte delle scelte fatte finora dall’Unità di Crisi sono state giustificate dalla necessità di non sovraccaricare il lavoro del pronto soccorso, nell’eventualità di lasciare spazio ai pazienti contagiati. Da quanto emerso durante la conferenza stampa il proposito è stato centrato dato che, numeri alla mano, gli arrivi al pronto soccorso non Covid negli ultimi due mesi, se rapportati allo stesso periodo dello scorso anno, si sono dimezzati (5500 nel 2019 e meno di 2500 quest’anno) e si è evitato il sovraccarico del sistema sanitario. Dati fortemente ridimensionati anche nel pronto soccorso traumatologico dove gli arrivi sono passati dai 1500 circa dell’anno passato a circa 440 dell’anno corrente, sempre considerando i mesi di marzo e aprile.
L’obiettivo, ora, dell’USL della Valle d’Aosta è quello di tornare ad occuparsi di tutti gli interventi e le operazioni sospese per via dell’emergenza Coronavirus: “Vogliamo restituire una parte dell’Ospedale ai cosiddetti reparti Covid free” ha affermato Luca Montagnani. Ad oggi infatti risultano aperte le unità Covid free: 2 di medicina, 1 pneumo/nefro, 2 chirurgie multidisciplinari, 1 cardiologia/neurologia, 1 cardiologia/neurologia.
Tra i progetti dell’USL e della Regione Valle d’Aosta vi è l’ampliamento dell’Ospedale Parini e la riapertura dei poliambulatori, nonché “l’individuazione di un Ospedale COVID”.
Inoltre la Regione ha affidato all’USL della Valle d’Aosta il compito di coordinare la microcomunità di Perloz, per un totale di 18 posti, riservata al ricovero di pazienti Covid negativi, che possono essere dimessi dall’Ospedale, ma che non possono ancora rientrare a casa o nella micro.
Sulla polemica della mancanza di tamponi al personale sanitario sollevata dalle organizzazioni sindacali ieri (vedi articolo), Montagnani ha snocciolato alcuni dati: in Valle d’Aosta sono stati effettuati 623 tamponi, le persone testate sono state 471, su un totale di 1500 persone dell’area ospedaliera, a cui vanno aggiunti 312 operatori delle microcomunità.
Per quanto riguarda invece il bollettino dell’Unità di crisi di oggi (3 maggio), i dati riportano un totale di casi testati di 6046 (5931 ieri, con una variazione di 115), con un aumento dei casi positivi che arrivano a 1142 (+6 rispetto a ieri). I casi positivi attuali calano di 28, arrivando a 329 totali, 74 nei reparti Covid (ieri 70), 2 in terapia intensiva (ieri 3), 253 in isolamento domiciliare (ieri 284). I guariti sono aumentati di 33 rispetto a ieri, per un totale di 675, mentre le persone guarite clinicamente sono 220. Si registra 1 decesso che porta il totale a 138. Il numero totale dei tamponi effettuati fino ad ora in Valle è di 8100, di cui 1618 con esito positivo, 6209 negativo e 273 analisi in corso. Si registrano infine 5 sanzioni delle Forze dell’Ordine su un totale di 743 controlli.
Nel corso della conferenza stampa telematica del 3 maggio, Renzo Testolin ha risposto alle numerose domande legate alla questione della spesa fuori dal proprio comune.
Sul tema della spesa in un comune diverso da quello di residenza il Presidente della Regione, Renzo Testolin, ha precisato che, a tale proposito, “l’ultima disposizione in merito è quella del 25 aprile che fornisce le indicazioni sulla possibilità di spostarsi con autocertificazione in caso di mancanza di generi alimentari all’interno del proprio comune”. E ha specificato che “nulla è cambiato rispetto a quanto disposto precedentemente”. In pratica se non ci sono certi generi alimentari ci si può spostare per la spesa nei comuni limitrofi. Il che significa che se nel piccolo comune non c’è un supermercato o un hard discount, ma solo piccole botteghe, che ovviamente non offrono ampie possibilità di acquisto, ci si può spostare autocertificando la necessità. E il risparmio diventa una necessità soprattutto nei piccoli comuni dove al massimo ci sono solo piccole botteghe che ovviamente non possono competere con i grandi supermercati e con le strutture commerciali low cost, sia in termini di assortimento che di prezzi, e che quindi giustificano lo spostamento. “Evidentemente vi è una necessità anche quando a livello economico c’è un certo tipo di risparmio. Io mi sentirei di giustificarlo”: Testolin ha risposto così ad una domanda posta da una collega giornalista sulla possibilità o meno di spostarsi in un altro comune per comperare alimentari e fare la spesa, facendo presente sull’autocertificazione che dove si abita non ci sono strutture commerciali tali da consentire un risparmio sostanziale.
L’assessore alla Sanità Mauro Baccega: “La prossima settimana partirà la fase operativa di sieroprevalenza della popolazione valdostana”.
Durante la conferenza regionale del 3 maggio è stato annunciato l’avvio dell’indagine di sieroprevalenza, condotta dalla Protezione civile nazionale attraverso la collaborazione con il Ministero della Salute, le regioni, l’Istituto Superiore di Sanità e coordinata da Domenico Arcuri, Commissario straordinario per l’emergenza.
Saranno effettuati 4547 test sierologici in Valle d’Aosta, suddivisi in 759 test per la prima fase e 3788 test per la seconda, con un coinvolgimento di 42 comuni.
Il coordinatore sanitario dell’emergenza COVID-19 in Valle d’Aosta, Luca Montagnani ha sottolineato che questi test “non ci diranno se siamo immuni, malati o portatori asintomatici della malattia perché la comunità scientifica non è ancora a conoscenza di questo aspetto”. L’obiettivo di questa indagine sarà quindi finalizzato all’individuazione di anticorpi nelle persone a cui viene effettuato il test, in modo da chiarire il livello di circolazione del virus tra i valdostani.
Notevole sarà il contributo fornito da operatori opportunamente formati della Croce Rossa che contatteranno le persone per effettuare i prelievi, con una successiva registrazione in una piattaforma elettronica.
Luca Montagnani ha inoltre affermato che “i prelievi sono decisi dall’ISTAT, non dall’USL o dalla regione”. I Valdostani che dovranno sottoporsi a questi test saranno individuati in base alla fascia d’età, alla provenienza geografica, al ruolo lavorativo che ricoprono.
Le categorie da sottoporre al test sierologico sono: personale sanitario AUSL e ISAV, personale RSA e microcomunità, volontari del soccorso, MMG e PLS, forze dell’ordine, personale della grande distribuzione, farmacisti, personale del settore alimentare (alimentari, piccola distribuzione), popolazione dei comuni o zone più colpite e il personale delle attività essenziali.
Sarà sufficiente rispondere alla mail pec che arriverà dalla Regione
La Regione ha annunciato che oltre 37.000 aziende potranno ottenere per riprendere l’attività dopo due mesi di chiusura del Bonus Piemonte, che stanzia oltre 88 milioni di euro per erogare un contributo a fondo perduto di 2.500 euro per ristoranti, gelaterie, catering, bar, estetiste e parrucchieri, sale da ballo e discoteche, a 2.000 euro per la ristorazione senza somministrazione (gastronomie, piadinerie e pizza al taglio) e centri benessere, 1.000 euro per i taxisti.
L’obiettivo è quello di erogare le risorse nel più breve tempo possibile e per questo motivo sarà sufficiente una e-mail di risposta alla pec che la Regione invierà agli interessati. “Non chiediamo nulla, nessun documento, nessuna dichiarazione – ha precisato il presidente Alberto Cirio – Il danno c’è, è conclamato ed evidente e noi lo copriamo. Il motto è ‘Bonus Piemonte per noi la garanzia sei tu”. La misura è contenuta in un accordo firmato questa mattina con i presidenti regionali di CasArtigiani, CNA, Confartigianato, Confcommercio e Confesercenti.
Il Bonus da 2500 euro sarà destinato a:
Ristoranti ed Agriturismi con somministrazione (sono 8612 in tutto il Piemonte)
Gelaterie e pasticcerie (con bar e senza bar, 1196)
Bar (10032)
Aziende di catering (90)
Tutti i soggetti di estetica e bellezza (3021)
Parrucchieri e saloni di parrucchieri (8841)
Sale da ballo e discoteche (214)
Il Bonus da 2000 euro sarà destinato a:
Ristorazione da asporto (gastronomia, rosticceria, pizza al taglio, piadinerie etc etc, 2426)
Ristorazione non in sede fissa (Gelaterie e pasticcerie, Take Away, 233)
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