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lunedì, 12 Maggio 2025
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‘Ndrangheta, sciolto il comune di Saint-Pierre in Valle d’Aosta

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Il Presidente della Regione Renzo Testolin interviene dopo la decisione del Consiglio dei Ministri sullo scioglimento del Comune di Saint-Pierre per infiltrazioni della “‘ndrangheta”, ratificata nella riunione di ieri, giovedì 6 febbraio, a Palazzo Chigi.

Renzo Testolin

“La nostra Regione si risveglia oggi trasformata dall’epilogo di un percorso iniziato nell’aprile scorso e che ci consegna un Comune valdostano sciolto per mafia. Il dolore, la rabbia e la consapevolezza che questa ferita colpisce profondamente il nostro ‘’senso di appartenenza’’ non può però che spronarci a lavorare sin da subito con umiltà, onestà, serietà e coesione per allontanare dal nostro territorio ogni dubbio in merito all’operato delle nostre Istituzioni e ai valori nei quali da sempre si riconosce la nostra comunità.

La Regione ha operato in questo difficile percorso quale corretto ed imparziale esecutore di deleghe ministeriali garantendo, con l’invio nel mese di novembre della prevista relazione, dei Commissari delegati, contenente la fotografia complessiva e veritiera derivante dalla disanima della situazione del Comune di Saint-Pierre. La situazione ha visto , durante tutto il 2019 e fino alla decisione assunta nella serata di ieri dal Consiglio dei Ministri, un corretto, continuo e leale confronto tra Stato e Regione, con il rispetto dei ruoli e dei protocolli previsti per queste delicate situazioni.

A chi oggi, per meri motivi elettorali o per semplice piacere di insinuare falsi dubbi, polemizzando su situazioni che invece rimangono assolutamente in linea con i corretti confronti istituzionali tra Stato e Regione, rispondiamo con molta serenità che le nostre Istituzioni e le nostre prerogative istituzionali si difendono e si valorizzano giornalmente con il lavoro serio ed onesto che deve caratterizzare l’operato di ogni amministratore che abbia coscienza del proprio importante ruolo a tutela della comunità che rappresenta.

Non abbiamo bisogno di proclami e di sterili polemiche, ma di impegno, correttezza e disponibilità a rimboccarsi le maniche, per far sì che la cicatrice creata da questa situazione possa essere attenuata nel tempo dai tanti comportamenti virtuosi e meritevoli che la nostra gente di montagna e le nostre Istituzioni hanno saputo esprimere in passato e sapranno sicuramente dimostrare in futuro, nel solco della legalità.

I valdostani hanno bisogno di buoni e quotidiani esempi di lavoro, serietà e dedizione e non di falsi moralizzatori”.

Mostra “La Prima Arancia”, illustrazioni e bozzetti inediti di Rebecca Dautremer dedicati allo Storico Carnevale di Ivrea

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Sabato 15 febbraio alle ore 18,00 presso il Museo Civico P.A. Garda di Ivrea sarà inaugurata la mostra “La Prima Arancia”, illustrazioni e bozzetti inediti di Rebecca Dautremer dedicati allo Storico Carnevale di Ivrea.

In anteprima, alle ore 16,30 presso il Caffè del Teatro di Ivrea, l’avvocato Carlo Ardissono e la casa editrice Natipifferi presenteranno al pubblico il portfolio contenente le riproduzioni delle immagini e un testo realizzato da Taï-Marc Le Thanh, marito di Rebecca Dautremer e scrittore anche di alcuni libri illustrati dalla moglie.
Anteprima e inaugurazione avranno luogo in presenza delle Autorità della Città di Ivrea e di Rebecca Dautremer.
Nell’edizione del 2016 de La Grande Invasione (il festival della lettura che si tiene ogni anno a Ivrea) venne ospitata una ricca retrospettiva della celebre illustratrice; allora la mostra fu curata dallo Staff del Museo Civico Garda di Ivrea e dall’Avv. Carlo Ardissono. Dall’incontro di quest’ultimo con l’artista nacque una collaborazione nell’ambito del progetto La Prima Arancia, esperimento artistico dedicato allo Storico Carnevale di Ivrea ideato e curato dall’avvocato stesso.
Alla base del progetto queste domande: quali stimoli creativi avrà un artista che vive per la prima volta (da qui il nome del progetto) la magia del Carnevale di Ivrea?
Guidato attraverso le cerimonie istituzionali, ma anche portato a gustare momenti più intimi della Manifestazione: che impressioni ne avrà? Cosa comunica il Carnevale di Ivrea a chi non lo conosce? Quali sensazioni? Quali sentimenti?
“La Prima Arancia” è nato dalla volontà tanto di portare il Carnevale di Ivrea a persone che non lo conoscono quanto di dare l’opportunità agli eporediesi di conoscere un punto di vista diverso dal loro. Infatti agli artisti sinora coinvolti è stata data “carta bianca” e i risultati certamente non sono “allineati” con la visione di chi il Carnevale lo vive da quando è nato.
Nel 2016, il primo artista coinvolto nell’iniziativa è stato Stefano Ricci, che ha tradotto la sua esperienza diretta (la sua visita nel 2015) in un testo e 6 disegni, da cui sono state ricavate altrettante serigrafie stampate dal laboratorio serigrafico Squadro di Bologna. Disegni usciti nel 2017 come cartella di illustrazioni e un libretto con il testo e pubblicati anche su Internazionale come reportage di graphic journalism del Carnevale di Ivrea.

Rebecca Dautremer e il marito, lo scrittore Taï-Marc Le Thanh, sono stati ospitati e hanno partecipato per tre giorni al Carnevale di Ivrea nel 2018. Le suggestioni dei due artisti sono state raccolte in un progetto editoriale di pregio, curato dall’Avv. Ardissono Carlo e edito dalla casa editrice Natipifferi. E’ nato così un portfolio composto da 5 illustrazioni inedite di Rebecca Dautremer stampate in Giclée fine art su carta pregiata 300 gsm di qualità museale in formato 33X33, le dimensioni di un LP in vinile. Questa particolare modalità di riproduzione è stata fortemente voluta dalla stessa illustratrice, in quanto la serigrafia non avrebbe dato una resa ottimale delle sfumature dei colori e della profondità, quasi fotografica, dei disegni originali.

La tiratura è limitata a 200 copie numerate e firmate, oltre a 17 esemplari per i collaboratori dell’opera, con numerazione speciale in numeri romani.

Mostra “La Prima Arancia”, illustrazioni e bozzetti inediti di Rebecca Dautremer dedicati allo Storico Carnevale di Ivrea

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Sabato 15 febbraio alle ore 18,00 presso il Museo Civico P.A. Garda di Ivrea sarà inaugurata la mostra “La Prima Arancia”, illustrazioni e bozzetti inediti di Rebecca Dautremer dedicati allo Storico Carnevale di Ivrea.

In anteprima, alle ore 16,30 presso il Caffè del Teatro di Ivrea, l’avvocato Carlo Ardissono e la casa editrice Natipifferi presenteranno al pubblico il portfolio contenente le riproduzioni delle immagini e un testo realizzato da Taï-Marc Le Thanh, marito di Rebecca Dautremer e scrittore anche di alcuni libri illustrati dalla moglie.
Anteprima e inaugurazione avranno luogo in presenza delle Autorità della Città di Ivrea e di Rebecca Dautremer.
Nell’edizione del 2016 de La Grande Invasione (il festival della lettura che si tiene ogni anno a Ivrea) venne ospitata una ricca retrospettiva della celebre illustratrice; allora la mostra fu curata dallo Staff del Museo Civico Garda di Ivrea e dall’Avv. Carlo Ardissono. Dall’incontro di quest’ultimo con l’artista nacque una collaborazione nell’ambito del progetto La Prima Arancia, esperimento artistico dedicato allo Storico Carnevale di Ivrea ideato e curato dall’avvocato stesso.
Alla base del progetto queste domande: quali stimoli creativi avrà un artista che vive per la prima volta (da qui il nome del progetto) la magia del Carnevale di Ivrea?
Guidato attraverso le cerimonie istituzionali, ma anche portato a gustare momenti più intimi della Manifestazione: che impressioni ne avrà? Cosa comunica il Carnevale di Ivrea a chi non lo conosce? Quali sensazioni? Quali sentimenti?
“La Prima Arancia” è nato dalla volontà tanto di portare il Carnevale di Ivrea a persone che non lo conoscono quanto di dare l’opportunità agli eporediesi di conoscere un punto di vista diverso dal loro. Infatti agli artisti sinora coinvolti è stata data “carta bianca” e i risultati certamente non sono “allineati” con la visione di chi il Carnevale lo vive da quando è nato.
Nel 2016, il primo artista coinvolto nell’iniziativa è stato Stefano Ricci, che ha tradotto la sua esperienza diretta (la sua visita nel 2015) in un testo e 6 disegni, da cui sono state ricavate altrettante serigrafie stampate dal laboratorio serigrafico Squadro di Bologna. Disegni usciti nel 2017 come cartella di illustrazioni e un libretto con il testo e pubblicati anche su Internazionale come reportage di graphic journalism del Carnevale di Ivrea.

Rebecca Dautremer e il marito, lo scrittore Taï-Marc Le Thanh, sono stati ospitati e hanno partecipato per tre giorni al Carnevale di Ivrea nel 2018. Le suggestioni dei due artisti sono state raccolte in un progetto editoriale di pregio, curato dall’Avv. Ardissono Carlo e edito dalla casa editrice Natipifferi. E’ nato così un portfolio composto da 5 illustrazioni inedite di Rebecca Dautremer stampate in Giclée fine art su carta pregiata 300 gsm di qualità museale in formato 33X33, le dimensioni di un LP in vinile. Questa particolare modalità di riproduzione è stata fortemente voluta dalla stessa illustratrice, in quanto la serigrafia non avrebbe dato una resa ottimale delle sfumature dei colori e della profondità, quasi fotografica, dei disegni originali.

La tiratura è limitata a 200 copie numerate e firmate, oltre a 17 esemplari per i collaboratori dell’opera, con numerazione speciale in numeri romani.

Fabio Porliod torna a sfilare a Parigi

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A settembre il giovane stilista valdostano presenterà le proprie creazioni sulle passerelle della Fashion Week parigina.

Le creazioni di Fabio Porliod, giovane e promettente fashion stylist valdostano, a settembre torneranno in passerella alla Fashion Week di Parigi. “È un ritorno, dopo il successo che abbiamo riscontrato lo scorso anno” ci dice con grande soddisfazione Fabio. La sua moda da qualche mese a questa parte sta facendo il giro del mondo: Roma, Parigi, Dubai e recentemente (lo scorso novembre) anche in Cina, grazie al Barolo Fashion Show dove è stato premiato. Porliod ha avuto modo di far conoscere il suo stile nel Paese del Sol Levante. E il prossimo settembre si torna a Parigi. Qui, per Fabio Porliod, è come giocare “in casa”.

“È una vetrina importantissima, ma per me ha anche un valore simbolico perchè proprio a Parigi i miei bisnonni materni avevano un laboratorio sartoriale ed io in un certo senso sono un po’ il loro figlio d’arte. L’interesse per la moda è una cosa seria per la mia famiglia e tutto ha avuto inizio con mia nonna Régine che ha imparato segretamente l’arte e ha poi trasmesso la passione per la sartoria e la moda prima a mio nonno Arturo, poi a mia madre ed infine a me”.

Video-intervista esclusiva per City Notizie

BIOGRAFIA

Fabio Porliod, giovane stilista emergente valdostano, nasce con la moda che gli sgorga nelle vene. Passione prorompente che viene alla luce dal focolare familiare; i nonni, Arturo e Régine, già negli anni ’60, assecondavano il loro estro artistico gestendo un importante quanto ricercato Atelier di Moda Sartoriale in quel di Parigi. Rapito dai racconti dei nonni, Fabio si lascia trasportare dagli insegnamenti che Régine tramandava alla figlia Graziella (mamma di Fabio) iniziando cosi a respirare le lavorazioni dei cartamodelli, l’arte del taglio delle stoffe, delle imbastiture, fino ad arrivare al vero e proprio confezionamento degli abiti. Forme e colori in perfetta sinergia prendevano vita assecondando mode e tendenze del momento. Fabio cresce, e comprese le proprie spiccate doti per l’organizzazione di eventi di moda, la passerella per lui ha un affascinante richiamo, inizia a muovere i suoi primi passi. Si impone nella sua realtà nativa – quella valdostana- con gusto e determinazione; si fa portatore di una ventata di coraggiosa freschezza che si predispone di far conoscere il mondo della moda in ambienti e situazioni ancora digiuni di meccanismi fashion… è cosi che nascono con successo, una dietro l’altra, le sfilate a tema di Fabio Porliod. Fabio con tenacia ed ambizione, non si accontenta però della “semplice” regia dell’evento… tanto che in men che non si dica porta in scena le sue creazioni.

Deborah Brulard

Mi specializzo nella realizzazione di Abiti da sera… raffinatezza ed eleganza sono i componenti giusti per esaltare appieno il fascino femminile che ogni donna ha…” provare per credere.

Info: fabioporliod.it

Saison Culturelle 2020 al Teatro Splendor di Aosta

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Tango del calcio di rigore

Martedì 11 e mercoledì 12 febbraio 2020 ore 21

Drammaturgia e regia di Giorgio Gallione

con Neri Marcorè, Ugo Dighero, Rosanna Naddeo, Fabrizio Costalle e Alessandro Pizzuto

È un affresco su calcio e potere in salsa sudamericana la produzione del Teatro Nazionale di Genova. Il regista Giorgio Gallione, che firma anche la drammaturgia, ha scelto come protagonisti Neri Marcorè, Ugo Dighero e Rosanna Naddeo, tre attori con cui ha collaborato più volte in passato, qui per la prima volta insieme, affiancati dai giovani Fabrizio Costella e Alessandro Pizzuto.

25 giugno 1978. All’Estadio Monumental di Buenos Aires si gioca Argentina-Olanda, finale dei mondiali di calcio. Il clima è incandescente: l’Argentina deve vincere a tutti i costi. Seduto in tribuna d’onore c’è, infatti, il generale Jorge Videla, il burattinaio del mondiale, al potere dal golpe del 1976. che ha orchestrato il Mondiale come strumento di propaganda politica, affinché il mondo si dimentichi delle Madri di Plaza de Mayo. La partita finisce 3 a 1 per i padroni di casa e chiude la più vasta e costosa operazione di propaganda politica a mezzo dello sport dopo le Olimpiadi tedesche del ’36. Almeno per una sera in Argentina si farà festa. Dal giorno dopo, però, i “voli della morte” riprenderanno puntuali e le Madri di Plaza de Mayo ricominceranno a chiedere giustizia.

Un ex-bambino di allora, interpretato da Neri Marcorè, alla luce della propria esperienza, cerca di ricostruire il suo passato di appassionato di calcio, recuperando storie di “futbol”, a cavallo tra realismo magico e realtà storica. Rivivono così in palcoscenico le vicende di Alvaro Ortega, l’arbitro colombiano che commise “l’errore” di annullare un goal all’Indipendente Medellin, la squadra dei trafficanti di cocaina, o di Francisco Valdes, capitano del Cile, costretto a segnare a porta vuota dai militari di Pinochet; si rievoca la “guerra del football”, combattuta nel 1969 tra Salvador e Honduras, e l’episodio del rigore più lungo della storia del calcio, di cui è stato protagonista suo malgrado l’anziano portiere dell’Estrella Polar, Gato Diaz.

Accompagnato da brani di Mercedes Sosa e Astor Piazzolla, arrangiati da Paolo Silvestri, autore anche delle musiche originali, Tango del calcio di rigore si muove tra mito e inchiesta, per sfociare poi in “tanghedia”, mix di commedia, tango e tragedia.


Ramin Bahrami & Danilo Rea in concerto

Venerdì 14 febbraio 2020 ore 21

Ramin Bahrami: pianoforte

Danilo Rea: pianoforte

“Due uomini liberi che affrontano musica libera”. Sta probabilmente in queste parole di Ramin Bahrami la definizione e sintesi migliore del loro concerto, intitolato Bach is in the air, che è il primo degli appuntamenti che la Saison dedica al grande musicista tedesco. L’incontro prevede il fortunato sodalizio fra il massimo esegeta vivente della musica di Johann Sebastian Bach e il più grande pianista jazz italiano. Bach, se possiamo essere audaci, è una scusa. Mai come in questo caso la protagonista assoluta è la musica. Esiste solo una Musica ed è quella che riesce ad arrivare negli angoli più nascosti dell’animo, a scrollargli di dosso la polvere e a dotarli di vita nuova. Per questo Bach è una scusa ed allo stesso tempo un tramite perché rappresenta appieno la perfezione musicale che coniuga la certezza delle forme e delle strutture con la genialità delle melodie, le famose otto battute che riescono nel piccolo miracolo di rendere diversa e migliore la nostra vita e che ci fanno scoprire mondi che fino ad un attimo prima non sapevamo esistessero. Quindi l’incontro fra Bahrami e Rea nient’altro è se non il nobile tentativo di coniugare il rigore tipico della musica di Bach con l’improvvisazione che è propria del jazz per cercare di arrivare alla Musica. Vuol dire cercare le curve della vita, percorrerle, assecondarle. Vuol dire anche deviare dalla strada maestra per cercare nuovi orizzonti.


Noa in concerto con “Letters to Bach”

Domenica 16 febbraio 2020 ore 21

Noa: voce e percussioni

Gil Dor: chitarra e direzione musicale

Or Lubianiker: basso elettrico

Noa, una delle voci internazionali più emozionanti, un’artista unica capace di cambiare ed evolversi in ogni progetto, mantenendo sempre il suo tratto distintivo elegante e raffinato, dopo vent’anni ritorna ospite della Saison con un nuovo progetto discografico, Letters to Bach .Un disco prodotto dal leggendario Quincy Jones, in cui Noa riprende dodici brani musicali del compositore tedesco Johann Sebastian Bach e li arricchisce con le sue parole, grazie ai testi in inglese ed ebraico, ispirati a temi che spaziano dalla sfera personale a una più universale. Gli arrangiamenti per chitarra sono stati realizzati da Gil Dor suo storico collaboratore. Una musica che va oltre i confini di genere musicale e della lingua, una musica capace di parlare al cuore delle persone e di emozionarle, creando un punto di contatto tra di loro. Un omaggio al compositore tedesco unito alla capacità di sperimentare di un’artista che in 28 anni di attività ha saputo attraversare stili e argomenti, sempre in perfetta armonia tra di loro. Cresciuta tra Yemen, Israele e Stati Uniti, Achinoam Nini in arte Noa è una cantautrice, poeta, compositrice, percussionista, relatrice, attivista e madre di tre bambini. Noa ha pubblicato 15 album e si è esibita nei luoghi più importanti e prestigiosi del mondo come la Carnegie Hall e la Casa Bianca e ha cantato per tre Papi. Oltre che per la sua prolifica attività musicale, in Israele è nota anche per essere la più importante sostenitrice culturale del dialogo e della convivenza nel paese con la sua “voce della pace”.

“L’illusionista” con Luca Bono

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In scena dal 28 al 29 febbraio al Teatro Splendor di Aosta

Il giovanissimo Luca Bono ripercorre con passione il proprio percorso umano e professionale, tra grandi illusioni, close up, manipolazione e coinvolgimento del pubblico: una formula originale e inedita per i palcoscenici teatrali che stupisce, emoziona, diverte e cattura gli spettatori di tutte le età. Dimenticate il classico mago con cilindro, bacchetta e frac, perché Luca Bono è sì uno straordinario illusionista, ma soprattutto un ragazzo normale in grado di fare cose eccezionali. In scena assisteremo ad un percorso spettacolare e tecnologico tra illusioni digrande effetto scenico ed emotivo, manipolazione di oggetti e close up. Ma non si tratta di uno show di sole illusioni, bensì di uno lavoro teatrale autobiografico fresco e sorprendenteche attraverso la magia veicola un messaggio forte: mai smettere di inseguire i propri sogni; allenamento, determinazione, motivazione possono fare superare gli ostacoli che la vita ci riserva e aiutarci a realizzare anche i desideri più impensabili. Luca Bono, oggi appena venticinquenne, già Campione Italiano di Magia all’età di soli 17 anni e successivamente laureato a Parigi con il Mandrake d’Or, riconosciuto come l’Oscar della magia, è univocamente considerato il talento magico più interessante della sua generazione, interprete del nuovo illusionismo, coinvolgente e contemporaneo. Al suo attivo 450 date in Canada, Francia, Belgio, Svizzera e Italia in due anni di tournée con oltre 400.000 spettatori.

Produttore e regista: Arturo Brachetti
Autore e protagonista: Luca Bono
Durata: 100 minuti

Presentata la tappa valdostana dell’Epic Ski Tour di scialpinismo

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È stata presentata ieri a Milano la tappa valdostana dell’Epic Ski Tour, evento di scialpinismo che, accanto alla gara agonistica che avrà luogo sabato 15 febbraio, propone l’innovativa formula 4All, dedicata agli appassionati di questo sport, i quali avranno avranno a disposizione, dal 14 al 16 febbraio 2020, dei momenti in cui eseguire dei test di prova dei materiali e, in particolar modo, nella giornata di domenica 16 febbraio potranno affrontare il percorso di gara in totale sicurezza accompagnati da guide alpine del territorio.

Secondo il Presidente della Regione, la Valle d’Aosta è da sempre vicina agli sport outdoor, fra i quali lo scialpinismo, che rappresenta una della discipline in costante crescita. Il territorio valdostano, d’altronde, si presta appieno a questo tipo di randonnée, da affrontare in assoluta sicurezza, per godere degli aspetti paesaggistici e naturalistici delle nostre montagne. L’iniziativa 4All è importante perché consente di avvicinare gli appassionati a questa meravigliosa esperienza e la Valle d’Aosta ha voluto credere in quest’iniziativa proprio per contribuire a far conoscere la nostra regione sotto questo aspetto.

Gli eventi in programma si svolgeranno a Flassin, nell’alta Valle del Gran San Bernardo. La sezione agonistica interesserà il tracciato del Memorial Fiou, classica dello scialpinismo degli anni Ottanta, nata in ricordo dei fratelli Maurizio e Carlo Fiou, promesse dell’alpinismo valdostano scomparsi rispettivamente nel 1979 sulla Cresta del Leone, e nel 1985 nella tragedia del Lyskamm. Il percorso è lungo 16,4 km. e presenta un dislivello positivo di 1.600 metri.

I Comuni della Valle del Gran San Bernardo proporranno, per l’occasione, dei momenti di tradizione, cultura e gastronomia con la finalità di far conoscere il territorio agli appassionati scialpinisti, sia esperti che principianti, legati ad uno sport che esalta le caratteristiche naturali della nostra regione.

Epic Ski Tour è articolato in tre tappe: dopo Davos, il primo evento tenutosi in Svizzera dal 20 al 22 dicembre 2019, ora è la volta della Valle d’Aosta. Il circuito si concluderà a Trento Monte Bondone dal 6 all’8 marzo.

La tappa valdostana inizierà di fatto la sera di venerdì 14 febbraio con un Talk in programma alle ore 20 a Etroubles. Sempre il 14 febbraio sarà l’ultimo giorno per potersi iscrivere alla gara.

Info: www.epicskitour.com/aosta

Hône: l’ultimo saluto a Lauretta Vignal

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Dopo lunga e sofferta malattia Lauretta Vignal, 48 anni, non ce l’ha fatta. Oggi, lunedì 3 febbraio, alle 14, con partenza dall’abitazione di Via Emile Chanoux, si svolgeranno le esequie della giovane, la cui scomparsa ha sconvolto l’intera comunità di Hône e della bassa Valle. LA donna, molto conosciuta, svolgeva l’attività di grafica pubblicitaria e suonava il clarinetto nella Banda Musicale di Pont Saint Martin dove aveva ricevuto la medaglia d’oro per l’attività di musicista svolta negli anni. Il fratello Ivo è vigile urbano a Perloz. Laura era sposata con Roberto Calliera, titolare assieme alla sua famiglia della società di autotrasporti Vita Spa, famiglia molto in vista ed apprezzata in zona.

Direzione e redazione di https://aosta.citynotizie.it si stringono attorno a Roberto e ai familiari per la drammatica perdita di Lauretta.

Mario Cresci & Novella Oliana: “Fra noi e le cose”

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Dal 6 febbraio al 4 aprile 2020 @Red Lab Gallery/Miele a Milano

Un dialogo inedito fra due autori di differenti generazioni attorno all’eredità di un approccio visivo innovativo. Mario Cresci, maestro riconosciuto della fotografia italiana, e Novella Oliana appaiono profondamente in sintonia nel leggere e interpretare il mondo circostante, ognuno attraverso la propria visione. Entrambi esplorano una metodologia dello sguardo di cui Mario Cresci è stato in primis sperimentatore e fautore.

Red Lab Gallery/Miele di via Solari 46 a Milano, dopo la mostra di Pio Tarantini, continua a porre l’accento sul concetto dell’abitare con la mostra “Fra noi e le cose” a cura di Gigliola Foschi, seconda del ciclo espositivo “Habitami” e realizzata grazie alla collaborazione con la galleria Matèria di Roma.

L’intonazione poetica del titolo rimanda alla delicatezza e armonia del confronto fra una delle figure artistiche più ricche e complete del panorama italiano, Mario Cresci, e la capacità di ascolto, rielaborazione e trasformazione, con altrettanta eufonia e grazia, di Novella Oliana, che modula la fotografia in una ricerca senza punti d’arrivo, in un percorso di riflessione che si dilata nel tempo.
Un dialogo proficuo in circa venti fotografie che, nonostante tematiche in apparenza diverse, è evidente tra la serie La casa di Annita (2003) di Mario Cresci e la ricerca Lo spazio necessario (2016-2020) di Novella Oliana.

Red Lab Gallery/Miele
Via Solari 46, Milano (Ingresso libero)

Opening: giovedì 6 febbraio dalle 18.30

Orari di apertura:
da lunedì a venerdì 15.00-19.00
sabato 10.00-12.30; 15.00-19.00

Informazioni al pubblico: info@redlabgallery.com

“20° Millet Tour du Rutor Extrême”. Sfida nella sfida per entrare nella storia

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Si chiudono oggi 3 febbraio le iscrizioni alla 20ª edizione del Millet Tour du Rutor Extrême, la più freeride delle competizioni di scialpinismo che quest’anno si presenterà con una formula ancora più bella, spettacolare e dura per festeggiare nel migliore dei modi l’importante traguardo del ventennale.
Siete pronti per entrare nella storia? Quella in programma dal 26 al 29 marzo in Valle d’Aosta, nei comuni di Arvier, Valgrisenche e La Thuile, sarà una gara “extrême” di nome e di fatto. Una gara di vero skialp, rivista e rivisitata in chiave moderna. Parola del direttore tecnico, Marco Camandona.

Se non vi siete ancora accaparrati un pettorale, fate presto. Le iscrizioni si chiuderanno ufficialmente lunedì 3 febbraio (N.B. le iscrizioni di gara giovani chiuderanno il 28 febbraio).
Inserita nel circuito di La Grande Course insieme alle competizioni più prestigiose di tutto l’arco alpino e della cordigliera pirenaica – il TDR promette di stregare anche gli scialpinisti più impavidi con ripide salite, creste aeree e funamboliche discese. Quattro giorni di gara, 4 tappe (non più tre come nelle precedenti edizioni) con in totale 9500 m di dislivello positivo, 105 km di fuoripista, 60 km di salita, 45 km di discesa, 6 km di creste aeree. Durante ogni giornata gli atleti saliranno oltre i 3000 metri di quota.


Ai fini della classifica sarà sfida nella sfida: il comitato organizzatore ha infatti aggiunto un super premio da €2000 per la prima coppia maschile e femminile che si aggiudicherà la tappa inaugurale (questo riconoscimento andrà ad aggiungersi al ricco montepremi finale e sarà assegnato solo in caso di completamento delle quattro tappe previste).
Solo due e non tre, invece i giorni di gara per le categorie Junior e Cadetti che si disputeranno nei giorni 28 e 29 marzo 2020. In questo caso le iscrizioni chiuderanno il 28 febbraio 2020.

Per iscriversi basta connettersi al sito ufficiale della manifestazione: www.tourdurutor.com e seguire le indicazioni.