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lunedì, 12 Maggio 2025
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Moda A/I 2020 -2021: Alessandro Dell’Acqua per N°21. ELEMENTI A CONTRASTO

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N°21. PAROLA D’ORDINE: ELEMENTI A CONTRASTO Alessandro Dell’Acqua festeggia i 10 anni della  griffe rivisitando i suoi capi iconici. Il risultato è un match mix di stili che trovano una personalissima chiave di lettura non convenzionale.  In questa collezione gli opposti si attraggono e riescono a dialogare tra loro mantenendo con fierezza la loro attitude

 Elemento portante? La catena dalla maglia oversize 

Elemento portante è la catena dalla maglia oversize laccata in argento. Quest’ultimo è a tutti gli effetti il fil rouge distintivo  della collezione e non a caso, senza mezze misure, si posa indistintamente su ogni capo e accessorio  rimarcandone,  in un certo qual modo, il senso d’appartenenza.  Sui capispalla, sugli abiti, le borse e le décolleté,  la catena assume un ruolo  estremamente dominate; più in sordina, ma senza perdere il suo ruolo da protagonista, appare   come inserto di decoro sotto forma di drappeggio  o di decorazione sui top, sui maglioni chunky e le gonne midi. 

La spilla da balia metallica  

Altro elemento di decoro è la spilla da balia metallica  sfruttata a ripetizione per creare  diversi decori  floreali o fantasie dalle linee astratte. L’animo punk declinato allo chic emerge anche  con l’uso della pelle; pelle utilizzata nei total look proprio per rimarcare un senso di insurrezione che fa a cazzotti con l’indisciplina.

Una camicia, cos’altro?

La camicia è di certo il capo traino: utilizzata sfrontatamente come abito, o abbinata  ad altri indumenti, è lei la regina della passerella.  Non passano inosservati i colli annodati, le piume, le paillette , le maniche extralunghe, il motivo tartan ,il pizzo…  Questa collezione   è una combinazioni  di elementi diversissimi che  a contrasto formano outfit  dalla personalità non scontata e che fa “dello sbaglio” (come ammette lo stilista “amo gli errori”) il suo cavallo di battaglia. 

Moda A/I 2020 -2021: Alessandro Dell’Acqua per N°21. ELEMENTI A CONTRASTO

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N°21. PAROLA D’ORDINE: ELEMENTI A CONTRASTO Alessandro Dell’Acqua festeggia i 10 anni della  griffe rivisitando i suoi capi iconici. Il risultato è un match mix di stili che trovano una personalissima chiave di lettura non convenzionale.  In questa collezione gli opposti si attraggono e riescono a dialogare tra loro mantenendo con fierezza la loro attitude

 Elemento portante? La catena dalla maglia oversize 

Elemento portante è la catena dalla maglia oversize laccata in argento. Quest’ultimo è a tutti gli effetti il fil rouge distintivo  della collezione e non a caso, senza mezze misure, si posa indistintamente su ogni capo e accessorio  rimarcandone,  in un certo qual modo, il senso d’appartenenza.  Sui capispalla, sugli abiti, le borse e le décolleté,  la catena assume un ruolo  estremamente dominate; più in sordina, ma senza perdere il suo ruolo da protagonista, appare   come inserto di decoro sotto forma di drappeggio  o di decorazione sui top, sui maglioni chunky e le gonne midi. 

La spilla da balia metallica  

Altro elemento di decoro è la spilla da balia metallica  sfruttata a ripetizione per creare  diversi decori  floreali o fantasie dalle linee astratte. L’animo punk declinato allo chic emerge anche  con l’uso della pelle; pelle utilizzata nei total look proprio per rimarcare un senso di insurrezione che fa a cazzotti con l’indisciplina.

Una camicia, cos’altro?

La camicia è di certo il capo traino: utilizzata sfrontatamente come abito, o abbinata  ad altri indumenti, è lei la regina della passerella.  Non passano inosservati i colli annodati, le piume, le paillette , le maniche extralunghe, il motivo tartan ,il pizzo…  Questa collezione   è una combinazioni  di elementi diversissimi che  a contrasto formano outfit  dalla personalità non scontata e che fa “dello sbaglio” (come ammette lo stilista “amo gli errori”) il suo cavallo di battaglia. 

Chiara Zanetti è la Dama Bianca dell’edizione 2020 del Carnevale di Cervinia

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Chiara Zanetti, 45 anni, è la Dama Bianca dell’edizione 2020 del Carnevale di Cervinia. E ad impersonare il Gigante Gargantua sarà suo marito Lorenzo Pozzi, di 46 anni. L’investitura, con il passaggio delle consegne da parte dei protagonisti della passata edizione (Alexia Berlusconi e Lucio Trucco), è avvenuta nella serata di giovedì 20 febbraio al Bar Ristorante Ymeletrob. A sorpresa quest’anno i protagonisti del Carnevale organizzato ai piedi del Cervino sono marito e moglie, albergatrice lei all’hotel Planet Excelisior, barista lui nel bar attiguo. La coppia ha due bambini: Valentina e Riccardo.

“Allo scambio delle fasce ha presenziato davvero tanta gente, Cervinia in questo periodo è affollatissima soprattutto di turisti stranieri” ci dice Rosanna Berthod, membro del comitato organizzatore. La nuova Dama bianca del Cervino, come vuole la tradizione, è stata accolta dopo essere scesa dalla pista Cretaz a bordo di una slitta. Poi, dopo la cerimonia che l’ha consacrata Regina della festa, in suo onore si sono aperte le danze con il ballo Rouge e Noir.

Elezioni comunali 2020. Il 17 maggio al voto in 66 Comuni

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Sono 66 i Comuni che andranno al voto. Continua, infatti, regolarmente il mandato dei Consigli comunali del Comune di Ayas (eletto il 15 maggio 2016), dei Comuni di Arnad, Issime e Valsavarenche (eletti il 7 maggio 2017), del Comune di Courmayeur (eletto il 26 novembre 2017), del Comune di Valtournenche (eletto il 20 maggio 2018) e del Comune di Gaby (eletto l’11 novembre 2018). Dal novero dei consigli comunali da rinnovare è escluso il Comune di Saint-Pierre, affidato in gestione a una Commissione straordinaria, ai sensi dell’articolo 143 del d.lgs. 18 agosto 2000, n. 267.

Qualora nel primo turno di votazione, fissato per domenica 17 maggio 2020, si verifichi il caso previsto dagli articoli 53, comma 4, e 56, comma 1, della legge regionale 4/1995, il turno di ballottaggio è calendarizzato per domenica 31 maggio 2020. Si rammenta che, ai sensi della legge regionale 4/1995, il ballottaggio è previsto in tutti i Comuni nel caso in cui i candidati Sindaci ottengano, al primo turno, un numero pari di voti e nel Comune di Aosta nel caso in cui nessun candidato Sindaco ottenga, al primo turno, la maggioranza assoluta (50 + uno) dei voti validi.

Alberta Ferretti, Autunno-Inverno 2020/2021. Quando è LEI “CHE NON DEVE CHIEDERE MAI”

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Alberta Ferretti per l’autunno inverno 2020-2021 combina magistralmente l’essenza mascolina ad un’iper-femminilità che non lascia spazio a nessun equivoco di genere. Oggi è lei “che non deve chiedere mai” e lo dimostra senza timore e senza paura di essere fraintesa o giudicata. La sua non è un’uniforme nella quale può sentirsi forte, non è una corazza con la quale vuole difendersi o definirsi, ma è un inno alla femminilità più controversa e proprio per questo motivo più intima e ricercata. 

La collezione: una garbata sfrontatezza mai in bilico

Gli anni’80 sono gli assoluti interpreti di uno stile rivisitato in chiave chic. I capi spalla sono rubati dal vestiario maschile, così come le giacche a doppio petto. La cintura, che segna la vita e rimarca le forme più meno nascoste dai capi volutamente morbidi, si trasforma in un accessorio decisivo capace di restituire giustizia alla siluette della donna. Quella di Alberta Ferretti è una femmina che si concede una mascolinità raffinatamente glamour; ma è anche in grado di sfoggiare con fierezza abiti capaci di dare lustro ad una solo apparente fragilità. Eleganza e romanticismo si coniugano, così, ad una garbata sfrontatezza mai in bilico, capace di dare lustro ad una donna contemporanea. 

Stampe, tessuti, colori e volumi

Anche le stampe e i tessuti, spesso, sono presi in prestito dall’alta sartoria maschile, ma egregiamente privati da qualsiasi alone di machismo. Gli ampi volumi – alle volte strutturati e altre volte caratterizzati da leggeri tessuti – si concedono ricami e ruches in perfetto contrasto con le “Top Gun” precedentemente proposte. In questo match improntato sulla dualità in opposizione, la palette di colori riesce a calibrare i due differenti animi sottolineandone le caratteristiche di ognuno. Grigio e nero si fondono all’argento, mentre tocchi di rosso, viola e blu spiccano come fari nella nebbia. Molto interessanti i total look, declinati nelle tinte sopra citate. Grande protagonista è anche l’oro, usato a contrasto negli accessori/dettagli e in contrapposizione all’insieme. 

Alberta Ferretti, Autunno-Inverno 2020/2021. Quando è LEI “CHE NON DEVE CHIEDERE MAI”

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Alberta Ferretti per l’autunno inverno 2020-2021 combina magistralmente l’essenza mascolina ad un’iper-femminilità che non lascia spazio a nessun equivoco di genere. Oggi è lei “che non deve chiedere mai” e lo dimostra senza timore e senza paura di essere fraintesa o giudicata. La sua non è un’uniforme nella quale può sentirsi forte, non è una corazza con la quale vuole difendersi o definirsi, ma è un inno alla femminilità più controversa e proprio per questo motivo più intima e ricercata. 

La collezione: una garbata sfrontatezza mai in bilico

Gli anni’80 sono gli assoluti interpreti di uno stile rivisitato in chiave chic. I capi spalla sono rubati dal vestiario maschile, così come le giacche a doppio petto. La cintura, che segna la vita e rimarca le forme più meno nascoste dai capi volutamente morbidi, si trasforma in un accessorio decisivo capace di restituire giustizia alla siluette della donna. Quella di Alberta Ferretti è una femmina che si concede una mascolinità raffinatamente glamour; ma è anche in grado di sfoggiare con fierezza abiti capaci di dare lustro ad una solo apparente fragilità. Eleganza e romanticismo si coniugano, così, ad una garbata sfrontatezza mai in bilico, capace di dare lustro ad una donna contemporanea. 

Stampe, tessuti, colori e volumi

Anche le stampe e i tessuti, spesso, sono presi in prestito dall’alta sartoria maschile, ma egregiamente privati da qualsiasi alone di machismo. Gli ampi volumi – alle volte strutturati e altre volte caratterizzati da leggeri tessuti – si concedono ricami e ruches in perfetto contrasto con le “Top Gun” precedentemente proposte. In questo match improntato sulla dualità in opposizione, la palette di colori riesce a calibrare i due differenti animi sottolineandone le caratteristiche di ognuno. Grigio e nero si fondono all’argento, mentre tocchi di rosso, viola e blu spiccano come fari nella nebbia. Molto interessanti i total look, declinati nelle tinte sopra citate. Grande protagonista è anche l’oro, usato a contrasto negli accessori/dettagli e in contrapposizione all’insieme. 

Carnevale di Verrès: quattro chiacchiere con Pierre LXXII

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Intervista a Davide Mosca che vestirà i panni di Pierre d’Introd consorte di Caterina LXXII

Chi è Pierre LXXII?
Mi chiamo Davide Mosca, ho 55 anni e sono cresciuto a Verrès. Mi sono laureato in architettura al Politecnico di Torino in cui mi sono specializzato in beni architettonici ed ambientali. Ventidue anni fa mi sono trasferito in Irlanda dove vivo e lavoro nel mio studio di architettura: Davide Mosca Design.
Ho iniziato a partecipare al Carnevale come uomo d’armi nel 1981, con mio fratello Stefano, in occasione della partecipazione di mio Papà, Bruno Mosca, che ha impersonato Pierre XXXIII. Per 4 anni ho partecipato come uomo d’armi poi per 21 anni ho fatto parte del Gruppo dei Cavalieri di Caterina.
Sono sposato con Linda e sono papà di tre bambini: Luca di 10 anni, Marco di 9 ed Elisa di 7, frequentano tutti una scuola gaelica.
Faccio parte del direttivo della Camera di Commercio di Killarney, la cittadina in cui risiedo. Amo il calcio ed al momento alleno una squadra calcistica di under 11, la Killarney Celtic.

Cosa ti ha spinto a proporti e ad accettare questo ruolo?
Lo scorso anno, prima di Natale, ho parlato con mio fratello che mi ha ricordato quanto siamo legati al Carnevale, essendo via da parecchio tempo ero un po’ fuori dal giro. Riflettendo sulla chiacchierata con Stefano ho telefonato a Susy Vallino, Presidente del Comitato del Carnevale Storico di Verrès, ed ho dato la mia disponibilità ad interpretare Pierre d’Introd LXXII, dopodiché Daniela mi ha chiamato ed il resto è storia….

E’ stato complicato interagire nell’organizzazione senza essere presente?
In teoria avrebbe dovuto essere difficilissimo essendo così distante, in realtà è stato facilissimo grazie all’aiuto di Daniela, di Susy Vallino e del mio uomo d’armi Andrea Stevenin. Il mio compito più difficile è organizzare il Gruppo di Irlandesi, all’incirca 45 persone, che scenderanno per il Carnevale. Ho prenotato gli hotel programmando gli spostamenti da e per gli aeroporti, poi ho cercato un locale dove i miei compaesani potessero vedere in TV il torneo di rugby delle 6 nazioni (Irlanda, Italia, Galles, Inghilterra, Francia e Scozia) che si terrà domenica 23 febbraio. Alle 16,00  giocheranno Inghilterra-Irlanda, partita per loro molto importante ed imperdibile!

Come hai vissuto il pre carnevale dall’Irlanda?
Tramite telefonate, videochiamate e con tantissimi messaggi con Daniela, Andrea, Susy ed altre persone. Con lo spirito ero con loro ad ogni evento e Daniela mi ha portato ovunque sotto forma di immagine con un mio primo piano in formato quasi reale!

Hai ricevuto direttamente od indirettamente critiche ed elogi per la tua scelta?
Ho ricevuto molte telefonate da persone che non sentivo da tantissimo tempo. Un vero tuffo nel passato! Mi ha chiamato anche il mio parroco, Don Giuseppe, che adesso è fuori valle ma che è stato per molti anni alla parrocchia di Verrès. Mi sono emozionato tantissimo a sentire tutte queste persone vicine e non vedo l’ora di vederle!

Parlaci del progetto di portare il Carnevale storico nel tuo paese.
Stiamo progettando con Susy Vallino, Presidente del Comitato del Carnevale Storico ed il Presidente della Camera di Commercio di Killarney, che sarà presente anche al carnevale qui a Verrès, di portare il Gruppo Storico in Irlanda in occasione dei festeggiamenti per San Patrizio. I festeggiamenti si terranno però già il 17 di marzo ed è complicatissimo organizzare tutto in così breve tempo, ma ci stiamo provando. Se non ci riusciamo sarà per il 2021!

Parlaci della contessa.
Sapevo chi era Daniela, ovviamente, ma non ci siamo mai conosciuti, ero più amico delle sorelle Roberta e Stefania. Daniela è una persona fantastica, disponibile gentile ed organizzatissima, non lascia nulla al caso. Non ce l’avrei mai fatta senza di lei!

Dacci un buon motivo per partecipare a questo carnevale.
Per quel che è il Carnevale! Il Carnevale crea un’atmosfera meravigliosa, è condivisione di momenti speciali con la partecipazione di quasi tutta la comunità e ti fa sentire parte di essa anche per chi, come me, vive da molti anni all’estero. Magari quest’anno sarà l’occasione buona anche per impratichirsi con l’inglese!

850 bambini in piazza per festeggiare il Carnevale

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Partenza col botto per il 110 Carnevale Storico di Pont Saint Martin: 850 mini comparse, provenienti delle scuole materne ed elementari dei Prati Nuovi e della bassa Valle, hanno segnato il debutto dell’edizione 2020 della manifestazione.

Un vero e proprio successo di pubblico e di colori per il primo appuntamento in programma nel pomeriggio di martedì 20 febbraio nell’ambito dei festeggiamenti del Carnevale Storico, se si esclude ovviamente la presentazione in Comune, avvenuta in mattinata, del francobollo e dell’annullo postale commemorativo del 110° anniversario. A spanne circa 4000 persone hanno popolato la piazza IV novembre per la l’VIII° Mini Carnevale Storico impersonato dai bimbi che nel “loro” Carnevale hanno i pifferi, la banda musicale, le guardie romane e addirittura un mini rogo del Diavolo. Ad accompagnarli i personaggi storici, i “grandi” ovviamente, della passata edizione e tutte le maestre. Un tripudio di colori, per un’iniziativa che anno dopo anno cresce sempre più a tal punto che l’appuntamento è diventato un Carnevale nel Carnevale. “Ci sono bambini bellissimi, di sei etnie diverse” ci tiene a sottolineare la storica e giornalista Margherita Barsimi che quest’anno ha realizzato assieme a Cleta Yeuillaz e a Fulvio Vergnani un libro sugli ultimi dieci anni della manifestazione. E aggiunge: “Ci sono anche bambini indiani ed orientali: dobbiamo essere orgogliosi del nostro Carnevale perché è una festa che unisce”.

Ultimo saluto per la professoressa Jacquin

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Giovedì 20 febbraio, nel pomeriggio, ad Issogne, si sono svolte le esequie della professoressa Vilma Francesca Jacquin, personaggio molto noto in tutta la Valle d’Aosta, sia per il suo impegno nel sociale come volontaria dell’associazione di sostegno ai carcerati di Brissogne, sia per il suo passato come dirigente scolastico. Amante dei viaggi (era appena stata in Vietnam, due mesi fa circa) e della montagna, era sposata con Enzo Cout, in passato anche assessore regionale alla Sanità nelle file della Sinistra ed apprezzato titolare di una falegnameria ad Issogne. Lascia i figli Diana e Umberto e i nipotini Martina ed Edoardo. Il cancro ha purtroppo avuto la meglio su Vilma e l’ha portata via ai suoi cari e amici all’età di 73 anni.

La direzione e la redazione di citynotizie.it esprimono il loro profondo cordoglio per la scomparsa di Vilma e porgono le più sentite condoglianze al marito Enzo e ai figli Diana ed Umberto.

Le Ciucarole dla Pauta unite per ridere e fare del bene

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Non sono ormai una novità nel territorio eporediese, anzi, le Ciucarole dla Pauta si stanno contraddistiguendo dal lontano 2011 per la voglia di divertirsi e far divertire con i loro eventi benefici rivolti ai più bisognosi. Si tratta di un gruppo di ragazze, o meglio di amiche, accumunate dalla stessa passione per il Carnevale e i colori giallo e rosso che corrispondo all’associazione “Diavoli Aranceri”.

Video-intervista esclusiva per IVREA CITY NOTIZIE