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lunedì, 12 Maggio 2025
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Domenica 9 febbraio 2020 Terzultima Domenica di Carnevale

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Calendario del 9 febbraio 2020

ore 09.15
Fagiolate. Distribuzione dei fagioli grassi presso le Fagiolate di Bellavista (viale Kennedy) e San Giovanni (piazza Boves).
Visita del Generale, dello Stato Maggiore e dei Pifferi e Tamburi alle Fagiolate.

ore 10.40
Presa in consegna del Libro dei Verbali in piazza Freguglia
Il Sostituto prende in consegna dal Gran Cancelliere il Libro dei Verbali sul quale dovranno essere annotati tutti gli accadimenti del Carnevale.

ore 11.00
L’Angolo dei cibi del Carnevale in piazza Ottinetti. A partire dalla tarda mattinata fino alle 17.30 distribuzione di polenta e merluzzo a cura del Comitato della Croazia e fagioli grassi con la Fagiolata Benefica del Castellazzo. Oltre ai piatti della tradizione nel pomeriggio verranno distribuiti dolci tipici.

ore 11.30
Prise du Drapeau in piazza di Città
Antica cerimonia militare della consegna della bandiera all’Alfiere dello Stato Maggiore all’inizio di ogni campagna, parata dello Stato Maggiore e dei Pifferi e Tamburi.

ore 14.30
Alzata degli Abbà
Il corteo preceduto dall’ufficiale addetto alle Bandiere, si reca presso l’abitazione dei piccoli Priori dei Rioni di San Grato, San Maurizio, Sant’Ulderico, San Lorenzo e San Salvatore. Gli Aiutanti di Campo alzano l’Abbà dal balcone mostrandolo alla folla al suono dei Pifferi e Tamburi mentre il Generale saluta militarmente. Il Sostituto legge il verbale e lo fa firmare all’Abbà, ai genitori, al Generale e ai testimoni.

“Up & Down” con Paolo Ruffini al Teatro Splendor di Aosta

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L’Assessorato regionale del Turismo, Sport, Commercio, Agricoltura e Beni culturali, nell’ambito della Saison Culturelle 2019/2020 presenta, sabato 11 gennaio 2020, alle ore 21, al Teatro Splendor di Aosta, lo spettacolo Up & Down. In aggiunta alla rappresentazione delle ore 21, è stata prevista una replica alle ore 17 per offrire la possibilità di assistere allo spettacolo a tutti coloro che ne hanno fatto richiesta.

Uno spettacolo comico e commovente che racconta delle relazioni umane. Un’indagine diretta e poetica sulla società: l’ironia e l’irriverenza accompagnano gli spettatori in un viaggio che racconta la bellezza che risiede nelle diversità. Lo spettacolo è costruito sull’intenzione di Paolo Ruffini di realizzare uno straordinario One Man Show, con imponenti scenografie ed effetti speciali. Parte però una sequela di boicottaggi e rocambolesche interruzioni in cui gli attori fanno irruzione dimostrando di essere molto più abili di lui. Il comico livornese porta in scena questo spettacolo leggero e commovente che vede la partecipazione di sei giovani attori, uno autistico e cinque con la sindrome di Down, della compagnia Mayor von Frinzius nata nel 1997, diretta dal regista Lamberto Giannini e in collaborazione con l’associazione “Haccompagnami”. Il filo rosso è il concetto di “abilità/disabilità”. Molte persone non sono abili alla felicità o all’ascolto, dice Ruffini. Siamo tutti diversamente normali e meravigliosamente diversi. Una vera e propria esperienza in cui le distanze tra palcoscenico e platea si annullano, e alla fine attori e spettatori si trovano per condividere un gesto rivoluzionario: un grande abbraccio.

Il prezzo del biglietto è per la Platea 20,00 € (intero) e 16,00 € (ridotto) e per la Galleria 15,00 € (intero) e 12,00 € (ridotto).

Lo spettacolo è incluso negli abbonamenti Pleine Saison e Tuttoteatro e Sipario.

Per ulteriori informazioni rivolgersi al punto vendita presso il Museo Archeologico Regionale, Piazza Roncas, 12 – Tel. 0165 32778.

Tutti i corsi 2020 della Biblioteca di Donnas

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IMPROVVISAZIONE TEATRALE

Il 9 gennaio ore 21:00 prova aperta


CANTO D’INSIEME

dal 14 gennaio con A. Osada


STIMOLAZIONE COGNITIVA OVER 60

dal 16 gennaio con D. Conti


CANTO E MOVIMENTO

l’1-8-15 febbraio, con A.Osada e S. Conte


PC E SMARTPHONE

da martedì 3 marzo con A. Challancin


ACQUERELLO

da mercoledì 18 marzo con V. Sarteur


RIFLESSOLOGIA PLANTARE

dal 14 aprile 2020 con P.Yon


SCRAPBOOKING

ad aprile laboratorio con G. Cignetti


CUCITO

il lunedì ogni 15 giorni con A. Gontier


CHITARRA

orario da concordare con l’insegnante


Biblioteca Comprensoriale
Piazza XXV Aprile, 7 – Donnas (AO) – Tel. 0125.806508
– Email: bibliotecadonnas@gmail.com

Orario biblioteca:
lunedì, mercoledì 9:00-12:00 14:00-18:30
martedì 14:00-18:00
giovedì 9:00-12:00-14:00-18:00
venerdì 11:30-15:30

Atti vandalici alla stazione ferroviaria di Pont

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Chiusa la sala di attesa

I soliti cretini hanno danneggiato la porta e completamente distrutto gli interni della sala di attesa della stazione ferroviaria di Pont Saint Martin che a seguito di tali atti vandalici è stata chiusa al pubblico. I carabinieri di Donnas stanno indagando per risalire agli autori di questo increscioso episodio di danneggiamento alla struttura pubblica.

Donna e ambiente

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Il femminile e la sua importanza nella rivoluzione ecologica

Dopo l’incontro di novembre con Eva Cantarella sulle radici antiche della discriminazione di genere, il Forum apre l’anno nuovo ritornando sul tema del ruolo della donna nella società, con un intervento che ne estende il campo di riflessione. L’ospite della serata, Giuliana Mieli, psicoterapeuta con lunga esperienza in ambiente ospedaliero, si esprime in questi termini:

“Si potrebbe dire che…l’Occidente nel suo lento svolgersi filosofico abbia trascurato totalmente la comprensione e la valutazione del ruolo della donna. Spingendola ai margini e riservandole la cura della casa e della prole, non si è reso conto che escludeva dalla conoscenza e dalla scala dei valori una funzione cardine per la sopravvivenza di tutti. Lo sguardo femminile sul mondo è uno sguardo valoriale diverso, complementare: il femminile privilegia il sentire al pensare non per escluderlo ma per ispirarlo…”

“La fisiologia degli affetti è fondamentale per la sopravvivenza della specie ed è centrale per disvelare una sapienza e un godimento del vivere che può portare a un cambiamento della società nella direzione di una rivalutazione dell’affettività negata come valore da spendere per salvare e cambiare il mondo.”

Il Forum vi aspetta lunedì 13 gennaio, alle 21.00.

Donna e ambiente

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Il femminile e la sua importanza nella rivoluzione ecologica

Dopo l’incontro di novembre con Eva Cantarella sulle radici antiche della discriminazione di genere, il Forum apre l’anno nuovo ritornando sul tema del ruolo della donna nella società, con un intervento che ne estende il campo di riflessione. L’ospite della serata, Giuliana Mieli, psicoterapeuta con lunga esperienza in ambiente ospedaliero, si esprime in questi termini:

“Si potrebbe dire che…l’Occidente nel suo lento svolgersi filosofico abbia trascurato totalmente la comprensione e la valutazione del ruolo della donna. Spingendola ai margini e riservandole la cura della casa e della prole, non si è reso conto che escludeva dalla conoscenza e dalla scala dei valori una funzione cardine per la sopravvivenza di tutti. Lo sguardo femminile sul mondo è uno sguardo valoriale diverso, complementare: il femminile privilegia il sentire al pensare non per escluderlo ma per ispirarlo…”

“La fisiologia degli affetti è fondamentale per la sopravvivenza della specie ed è centrale per disvelare una sapienza e un godimento del vivere che può portare a un cambiamento della società nella direzione di una rivalutazione dell’affettività negata come valore da spendere per salvare e cambiare il mondo.”

Il Forum vi aspetta lunedì 13 gennaio, alle 21.00.

Tre nuove bandiere storiche degli Alfieri saranno benedette all’Epifania

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Il giorno dell’Epifania, durante la Santa Messa in Duomo, debutteranno le nuove bandiere di Torre Balfredo, Sant’Ulderico e San Salvatore, attività promossa dall’Associazione Alfieri con il prezioso contributo della Fagiolata di Torre Balfredo, degli Aranceri del carro “I Paladini di Sant’Ulderico” e l’Ordine Goliardico Auc SASO e la Curia dell’AUC.

Gli Alfieri aprono la Marcia del Carnevale di Ivrea portando le bandiere storiche delle Parrocchie o rioni cittadini, compito che in passato veniva affidato a persone ingaggiate e raggruppate casualmente dal Comune.
Dal 1996, un gruppo di giovani amici (originato dal gruppo arbitrario degli Eporediae Paçdaran) su incarico dell’allora Generale Paolo Bravo, si è offerto di ricoprire questo ruolo, riorganizzando la gestione del servizio di portabandiera e rivalutandone l’immagine.

Nel 1998 il gruppo ha costituito l’Associazione Alfieri, confermando la disponibilità ad aprire il Corteo Storico rendendo onore agli antichi vessilli ed alle nove parrocchie cittadine che essi rappresentano e attivandosi attraverso nuove importanti azioni volte a riqualificare l’immagine degli Alfieri e a riaffermare l’importanza delle bandiere. Rientra in queste iniziative l’introduzione delle nuove divise che recano i colori della Città e il rifacimento dell’antica bandiera del rione di San Pietro e Donato, che era andata perduta e mancava da tempo nella Marcia. Nel 2006 hanno inoltre completato il lavoro di digitalizzazione delle bandiere allo scopo di garantire l’archiviazione e la conservazione perenne della loro configurazione originale.

Per l’edizione 2020 dello Storico Carnevale di Ivrea l’Associazione Alfieri si è fatta promotrice di un’altra importante iniziativa: il rifacimento delle bandiere di Torre Balfredo, Sant’Ulderico e San Salvatore ormai logore perché in uso da molti anni. Un lavoro di grande importanza affidato ad un abile sarto che ha impiegato mesi di minuzioso lavoro per ricercare materiali, stoffe e passamanerie esattamente identici a quelli originali per restituire un lavoro assolutamente fedele.

Questo importante lavoro non sarebbe stato possibile senza il generoso supporto di alcuni sostenitori: la Fagiolata di Torre Balfredo, gli aranceri del carro “I Paladini di Sant’Ulderico” e l’Ordine Goliardico Auc SASO e la Curia dell’AUC.

Le tre nuove bandiere lunedì 6 gennaio verranno benedette durante la Santa Messa in Duomo ed entreranno ufficialmente in servizio. Le vecchie bandiere verranno esposte in Credenza, sede della Fondazione dello Storico Carnevale di Ivrea.

La bandiera di San Salvatore
Misura 135 cm in altezza e 140 in larghezza e viene montata su un’asta rivestita in velluto di colore marrone. Presente nel Carnevale dal 1836, fu sostituita una prima volta nel 1899 con quella rifatta in occasione dell’Esposizione Generale Italiana di Torino del 1898 e rimpiazzata nel 1933. È adorna di un quadrato beige scuro in campo beige chiaro con sul fronte la scritta “Viva San Salvatore” e sul retro la scritta “Borgo di Bando”. I quattro cantoni del campo sono adorni di altrettante fronde stilizzate di colore beige scuro separate da foglie quadrilobate. La bandiera attuale fu donata nel 1986 dai Generali e Sostituti Gran Cancellieri appartenenti all’Ordine della Mugnaia in sostituzione di quella rifatta nel 1959.
La bandiera di Sant’Ulderico
Misura 120 cm in altezza e 125 in larghezza e viene montata su un’asta rivestita in velluto di colore verdone. Presente nel Carnevale dal 1842, fu sostituita una prima volta nel 1899 con quella rifatta in occasione dell’Esposizione Generale Italiana di Torino del 1898 e rimpiazzata nel 1933. È ornata in campo dorato bordato di beige da un riquadro verde contornato ai quattro cantoni da nastri beige. Al centro del riquadro, attorniato da quattro fiori marroni quadrilobati, compaiono in un rombo color avorio: sul fronte una mitra sovrapposta alla croce ed al pastorale, a richiamare la dignità vescovile rivestita dal patrono della Parrocchia, sul retro la scritta a ricamo: “Viva Sant’Ulderico 1984” anno in cui la nuova bandiera fu donata dai coniugi Guidetti.
La bandiera di Torre Balfredo
Misura 140 cm in altezza e 175 in larghezza e viene montata su un’asta rivestita in velluto di colore rosso granata. È una bandiera interzata, cioè divisa in tre fasce verticali di uguali dimensioni. Nel primo terzo compare: in alto, in campo azzurro orlato di rosso, un’aquila ad ali spiegate con sul petto lo stemma di Ivrea; nella parte inferiore un rettangolo a bande alternate oblique, rosse e bianche, orlato d’azzurro. Nel terzo centrale in capo bianco un grifo eretto, dipinto di rosso, regge con le zampe anteriori una torre merlata simbolo della frazione, mentre dall’alto e dal basso si irraggiano verso l’interno tre fiamme, azzurre, gialle e rosse. Nell’ultimo terzo compaiono: in alto un rettangolo a bande alternate oblique, rosse e bianche, orlato d’azzurro e in basso in campo azzurro orlato di rosso una chiave dorata, a significare la funzione di avamposto del territorio cittadino svolta dalla frazione. La bandiera attuale fu donata nel 1985 da Grazia Olivetti Galletti (Mugnaia1956), Mimma Galardi Lizier (Mugnaia 1961), Lalla de’ Liguori Olivetti (Mugnaia 1979) e Davide Olivetti (Generale 1981).

Tre nuove bandiere storiche degli Alfieri saranno benedette all’Epifania

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Il giorno dell’Epifania, durante la Santa Messa in Duomo, debutteranno le nuove bandiere di Torre Balfredo, Sant’Ulderico e San Salvatore, attività promossa dall’Associazione Alfieri con il prezioso contributo della Fagiolata di Torre Balfredo, degli Aranceri del carro “I Paladini di Sant’Ulderico” e l’Ordine Goliardico Auc SASO e la Curia dell’AUC.

Gli Alfieri aprono la Marcia del Carnevale di Ivrea portando le bandiere storiche delle Parrocchie o rioni cittadini, compito che in passato veniva affidato a persone ingaggiate e raggruppate casualmente dal Comune.
Dal 1996, un gruppo di giovani amici (originato dal gruppo arbitrario degli Eporediae Paçdaran) su incarico dell’allora Generale Paolo Bravo, si è offerto di ricoprire questo ruolo, riorganizzando la gestione del servizio di portabandiera e rivalutandone l’immagine.

Nel 1998 il gruppo ha costituito l’Associazione Alfieri, confermando la disponibilità ad aprire il Corteo Storico rendendo onore agli antichi vessilli ed alle nove parrocchie cittadine che essi rappresentano e attivandosi attraverso nuove importanti azioni volte a riqualificare l’immagine degli Alfieri e a riaffermare l’importanza delle bandiere. Rientra in queste iniziative l’introduzione delle nuove divise che recano i colori della Città e il rifacimento dell’antica bandiera del rione di San Pietro e Donato, che era andata perduta e mancava da tempo nella Marcia. Nel 2006 hanno inoltre completato il lavoro di digitalizzazione delle bandiere allo scopo di garantire l’archiviazione e la conservazione perenne della loro configurazione originale.

Per l’edizione 2020 dello Storico Carnevale di Ivrea l’Associazione Alfieri si è fatta promotrice di un’altra importante iniziativa: il rifacimento delle bandiere di Torre Balfredo, Sant’Ulderico e San Salvatore ormai logore perché in uso da molti anni. Un lavoro di grande importanza affidato ad un abile sarto che ha impiegato mesi di minuzioso lavoro per ricercare materiali, stoffe e passamanerie esattamente identici a quelli originali per restituire un lavoro assolutamente fedele.

Questo importante lavoro non sarebbe stato possibile senza il generoso supporto di alcuni sostenitori: la Fagiolata di Torre Balfredo, gli aranceri del carro “I Paladini di Sant’Ulderico” e l’Ordine Goliardico Auc SASO e la Curia dell’AUC.

Le tre nuove bandiere lunedì 6 gennaio verranno benedette durante la Santa Messa in Duomo ed entreranno ufficialmente in servizio. Le vecchie bandiere verranno esposte in Credenza, sede della Fondazione dello Storico Carnevale di Ivrea.

La bandiera di San Salvatore
Misura 135 cm in altezza e 140 in larghezza e viene montata su un’asta rivestita in velluto di colore marrone. Presente nel Carnevale dal 1836, fu sostituita una prima volta nel 1899 con quella rifatta in occasione dell’Esposizione Generale Italiana di Torino del 1898 e rimpiazzata nel 1933. È adorna di un quadrato beige scuro in campo beige chiaro con sul fronte la scritta “Viva San Salvatore” e sul retro la scritta “Borgo di Bando”. I quattro cantoni del campo sono adorni di altrettante fronde stilizzate di colore beige scuro separate da foglie quadrilobate. La bandiera attuale fu donata nel 1986 dai Generali e Sostituti Gran Cancellieri appartenenti all’Ordine della Mugnaia in sostituzione di quella rifatta nel 1959.
La bandiera di Sant’Ulderico
Misura 120 cm in altezza e 125 in larghezza e viene montata su un’asta rivestita in velluto di colore verdone. Presente nel Carnevale dal 1842, fu sostituita una prima volta nel 1899 con quella rifatta in occasione dell’Esposizione Generale Italiana di Torino del 1898 e rimpiazzata nel 1933. È ornata in campo dorato bordato di beige da un riquadro verde contornato ai quattro cantoni da nastri beige. Al centro del riquadro, attorniato da quattro fiori marroni quadrilobati, compaiono in un rombo color avorio: sul fronte una mitra sovrapposta alla croce ed al pastorale, a richiamare la dignità vescovile rivestita dal patrono della Parrocchia, sul retro la scritta a ricamo: “Viva Sant’Ulderico 1984” anno in cui la nuova bandiera fu donata dai coniugi Guidetti.
La bandiera di Torre Balfredo
Misura 140 cm in altezza e 175 in larghezza e viene montata su un’asta rivestita in velluto di colore rosso granata. È una bandiera interzata, cioè divisa in tre fasce verticali di uguali dimensioni. Nel primo terzo compare: in alto, in campo azzurro orlato di rosso, un’aquila ad ali spiegate con sul petto lo stemma di Ivrea; nella parte inferiore un rettangolo a bande alternate oblique, rosse e bianche, orlato d’azzurro. Nel terzo centrale in capo bianco un grifo eretto, dipinto di rosso, regge con le zampe anteriori una torre merlata simbolo della frazione, mentre dall’alto e dal basso si irraggiano verso l’interno tre fiamme, azzurre, gialle e rosse. Nell’ultimo terzo compaiono: in alto un rettangolo a bande alternate oblique, rosse e bianche, orlato d’azzurro e in basso in campo azzurro orlato di rosso una chiave dorata, a significare la funzione di avamposto del territorio cittadino svolta dalla frazione. La bandiera attuale fu donata nel 1985 da Grazia Olivetti Galletti (Mugnaia1956), Mimma Galardi Lizier (Mugnaia 1961), Lalla de’ Liguori Olivetti (Mugnaia 1979) e Davide Olivetti (Generale 1981).

Le note dei Pifferi e Tamburi riaprono il Carnevale

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Sembra già quasi di sentirlo nell’aria il Rantantiro, la canzone con cui ogni anno il 6 gennaio si apre ufficialmente lo Storico Carnevale di Ivrea. Questa celebre pifferata è un vero e proprio emblema del Carnevale e viene abbinata al San Salvatore, la composizione che celebra l’omonimo rione della città. «Le due musiche vengono unite perché il Rantantiro non è lungo abbastanza» spiega Roberto Stevanella, 53 anni, entrato nel gruppo dei Pifferi e Tamburi a 14 anni sulle orme del padre e oggi presidente dello stesso. Se è vero che per tutti gli eporediesi e per gli amanti di questa antica manifestazione non c’è musica più gradita e simbolica di questa gioiosa marcia militaresca, forse però non tutti sanno che ogni anno la componente sceglie un altro brano per dare il via alla manifestazione. «Ogni 6 gennaio prima di partire ci mettiamo in cerchio in Piazza di Città ed eseguiamo un brano particolarmente legato a una figura del gruppo che ci ha lasciati nell’ultimo anno, ricordiamo così ciascuno attraverso una musica amata».

Protagonisti dell’apertura della manifestazione, Pifferi e Tamburi accompagnano lo svolgersi della festa e il Corteo Storico in ogni momento, suonando da mattina a sera per le vie della città. «Tendenzialmente chi suona lo fa per tutto il giorno, servono tante energie, ma il calore del pubblico ci sostiene sempre ed è un aiuto prezioso – spiega Roberto – ovviamente poi, in base alle esigenze delle persone, all’età e anche al desiderio di tirare di alcuni, possono essere organizzati dei turni». Tra le file di Pifferi e Tamburi si contano più di 40 elementi di ogni età, ma solitamente a sfilare insieme sono circa 25 persone. «Luca, il nostro elemento più giovane, ha 17 anni, mentre il più anziano è mio padre che con i suoi 82 anni alle volte ancora viene a suonare con noi».

Amatissimi e conosciuti per il loro ricco repertorio musicale che conta circa 40 pezzi con musiche della tradizione popolare o utilizzate nelle campagne napoleoniche e sabaude, i pifferi si caratterizzano anche per il loro particolare strumento: il piffero canavesano. Fino a metà degli anni Ottanta costruito direttamente da alcuni membri del gruppo, questo strumento viene oggi realizzato da un artigiano di fiducia, seguendo con attenzione le specifiche fornite dal gruppo. «I pifferi americani e inglesi sono più lunghi, hanno una tonalità in mi bemolle e un suono più basso, i nostri hanno una tonalità in sol e un suono più acuto, mentre quelli francesi in re e il loro suono è una via di mezzo» spiega Roberto.

Per continuare a fare crescere il gruppo, Pifferi e Tamburi organizzano nella loro sede corsi di formazione aperti a tutti e divisi in due livelli: un primo di avvicinamento allo strumento nel quale vengono insegnate le posizioni e circa 5 canzoni e un secondo, cui si accede dopo avere superato un esame, di perfezionamento. Quest’ultimo permette di sostenere l’esame finale che porta all’inserimento nel gruppo. «Dal 2020 daremo vita anche a un corso base di tamburo per bambini: in tanti hanno mostrato interesse e abbiamo quindi pensato di realizzare delle lezioni speciali più giocose, pensate proprio per i più piccoli». Pronti a iniziare?

Pifferi e Tamburi aspettano tutti il 6 gennaio, a partire dalle 22, presso La fenice per la loro festa.

La Banda il 6 gennaio riapre il Carnevale

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In programma anche la fagiolata dell’insula Leonis

Con l’Epifania torna il Carnevale Storico di Pont Saint Martin organizzato dalla Pro Loco guidata da Battista Enrietti. Il giorno dell’Epifania , all’alba, a partire dalle ore 6, con appunto l’ “ALBATA” , la Banda musicale del paese, con le note del tradizionale inno, aprirà ufficialmente il 110° Carnevale sfilando lungo le vie della cittadina. Fino alle ore 11,30 quando “AS PEND ‘L DIAO” , si appenderà il fantoccio del Diavolo sotto l’arco del millenario Ponte romano.
Primo appuntamento, il 6 gennaio, alle ore 10,30 anche con gli eventi organizzati dai Rioni: si parte con la XXVIª FAGIOLATA a cura dell’Insula Leonis presso la Piazza dei Leoni (piazzetta Centro Anziani).