Il contesto internazionale, segnato da una crescente instabilità e da ridefinizioni di equilibri di potere, impone all’Unione Europea una riflessione profonda e un’azione determinata per garantire la propria sicurezza e la sua proiezione come attore globale responsabile. La Conferenza di Messina, evocando lo spirito pionieristico dei suoi fondatori, ha sancito un impegno rinnovato verso il rafforzamento della difesa europea, non come alternativa alla NATO, ma come complemento strategico, per una maggiore autonomia operativa e resilienza. Questo implica un investimento ponderato in capacità militari avanzate, un’industria della difesa europea competitiva e integrata, e una cooperazione rafforzata tra gli Stati membri, nel rispetto delle loro politiche nazionali e degli interessi comuni.L’attenzione prioritaria rimane saldamente rivolta all’Ucraina, la cui sovranità, integrità territoriale e indipendenza sono principi inviolabili, fondamentali per la stabilità del continente europeo e per il rispetto del diritto internazionale. Il sostegno all’Ucraina deve proseguire con fermezza, mirando a una pace globale, giusta e duratura, che rispetti la sua legittima aspirazione all’autodeterminazione e che si fondi sui principi cardine della Carta delle Nazioni Unite.Tuttavia, la sicurezza europea non si limita alla gestione delle crisi esterne. Richiede un’analisi critica e una riforma strutturale dell’Unione stessa. L’allargamento geografico e politico, pur rappresentando un imperativo strategico per la pace e la prosperità del continente, deve essere accompagnato da un processo di riforma interna robusto e mirato. Questo processo di riforma non può essere un mero esercizio tecnico, ma una revisione profonda delle istituzioni, delle politiche e dei meccanismi decisionali dell’Unione, al fine di renderla più efficiente, reattiva e capace di affrontare le sfide del futuro.L’allargamento, concepito come un investimento strategico e un atto di solidarietà verso i paesi candidati, deve essere condotto in modo selettivo, basato sul merito e sull’aderenza ai valori e ai principi fondanti dell’Unione. Un allargamento efficace richiede una capacità di assorbimento e di integrazione che non può essere data per scontata, e che impone un rafforzamento delle capacità operative dell’Unione in settori chiave come la politica estera, la sicurezza, la difesa, l’economia e la giustizia.La visione messinese, che ha gettato le basi per l’integrazione europea, ci invita a riscoprire lo spirito di cooperazione, di solidarietà e di lungimiranza che ha guidato i padri fondatori, e a tradurlo in azioni concrete per costruire un’Europa più unita, sicura, prospera, sostenibile, sociale e sovrana, capace di affrontare le sfide del XXI secolo e di proiettarsi con fiducia nel futuro. Il cammino verso questa visione richiede coraggio, determinazione e un rinnovato impegno da parte di tutti gli attori coinvolti, per superare le divisioni e i particolarismi e per costruire un’Europa più forte e resiliente.
Europa: Rinnovare la Difesa, Allargarsi con Prudenza.
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