Il futuro del Ponte sullo Stretto di Messina si concentra ora sull’analisi approfondita della Sezione centrale di controllo di legittimità della Corte dei Conti, un passaggio cruciale nel complesso iter burocratico-amministrativo che ne determina la realizzazione.
L’organo collegiale, investito di un controllo preventivo di stringente importanza, ha fissato per il 29 ottobre alle ore 10 un’adunanza dedicata alla delibera del Comitato Interministeriale per gli Investimenti nel Settore Infrastrutture (Cipess) che ha formalmente approvato il progetto definitivo dell’opera.
Questa convocazione rappresenta l’esito naturale di una serie di verifiche preliminari, condotte dall’Ufficio di Controllo della stessa Sezione della Corte dei Conti.
Quest’ultimo, dopo un’attenta valutazione dei documenti e delle procedure seguite, ha ritenuto necessario deferire la questione all’organo collegiale per una revisione più ampia e rigorosa.
La Corte dei Conti, in quanto organo di controllo contabile e di legalità, esercita un ruolo fondamentale nella tutela dell’interesse pubblico, garantendo la correttezza e la legittimità degli atti amministrativi, soprattutto in progetti di tale portata e complessità.
L’analisi della Corte dei Conti non si limita alla mera verifica formale della conformità alla legge, ma si estende alla valutazione della ragionevolezza dell’azione amministrativa, considerando aspetti come la sostenibilità finanziaria, la compatibilità ambientale, l’efficacia e l’efficienza nell’utilizzo delle risorse pubbliche e la conformità agli standard di sicurezza.
In questo contesto, il controllo della Corte dei Conti assume un significato particolarmente rilevante, considerando le numerose criticità e i dibattiti che hanno costantemente accompagnato il progetto del Ponte, toccando temi di interesse nazionale come la gestione dei fondi pubblici, la pianificazione territoriale e l’impatto socio-economico sull’area dello Stretto.
La decisione finale della Corte dei Conti influenzerà non solo l’avanzamento del progetto, ma anche la credibilità dell’azione amministrativa e la fiducia dei cittadini nella capacità dello Stato di realizzare opere pubbliche complesse in modo trasparente e responsabile.
Il scrutinio sarà, quindi, cruciale per determinare se il Ponte sullo Stretto di Messina possa effettivamente rappresentare un’infrastruttura strategica per il futuro del Paese, o se debba rimanere un simbolo di contenzioso e incertezza.







