La Siria è alle prese con una crisi senza fine, ed è essenziale che gli israeliani adottino un comportamento più responsabile per evitare ulteriori destabilizzazioni. Questo è quanto sostiene Geir Pedersen, l’inviato speciale dell’ONU in Siria, in merito agli ultimi raid condotti dallo Stato ebraico contro il Paese arabo. Pedersen ha evidenziato che è essenziale avere un processo di pace effettivamente inclusivo, ma sottolinea anche la necessità di far cessare le sanzioni in vigore contro Damasco. In questo contesto, l’inviato speciale dell’ONU ha enfatizzato l’importanza di avviare inchieste indipendenti per ricostruire e comprendere i recenti scontri tra forze governative siriane e la minoranza alawita.La Siria sta attraversando una profonda crisi politica e sociale, con tensioni che si riscontrano ovunque. Il Paese ha bisogno di un processo di pace autentico ed inclusivo per ricostruire la fiducia tra le diverse fazioni in lotta, e è essenziale evitare ulteriori azioni che possano aggravare la situazione.Nel contesto del forum diplomatico di Antalya in Turchia, Pedersen ha ribadito l’importanza di lavorare insieme per raggiungere un accordo stabile e sostenibile. È essenziale che gli interlocutori prendano una posizione più realistica e si impegno a trovare soluzioni pratiche ai problemi del Paese.La Siria è una delle principali sfide di sicurezza della regione, e ogni azione deve essere condotta con attenzione per non aggravare la crisi. L’iniziativa dell’inviato speciale dell’ONU può essere un passo importante per avviare un processo più inclusivo, ma dipende da come gli altri attori nella scena regionale risponderanno e adotteranno la stessa linea di condotta.In definitiva, è essenziale che tutti gli interlocutori partecipino a una discussione onesta sulle cause delle crisi in corso e sulle azioni necessarie per evitare ulteriori destabilizzazioni. Solo se tutti saranno disposti ad andare incontro alle esigenze di ogni singola fazione, potremo sperare in un futuro migliore per la Siria.
Pedersen avverte gli israeliani: ‘Siate responsabili per evitare crisi infinita nella Siria’.
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