venerdì 5 Settembre 2025
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Norcia: Scuola senza smartphone, un modello per l’Italia

A Norcia, un esperimento pedagogico dirompente prende forma e si consolida: il deposito obbligatorio dei dispositivi mobili all’ingresso delle scuole superiori, una decisione che si estende ora a livello nazionale per effetto di un’iniziativa ministeriale promossa dal Ministro dell’Istruzione e del Merito, Giuseppe Valditara.

La Dirigente Scolastica dell’Istituto Omnicomprensivo De Gasperi-Battaglia, Rosella Tonti, che ha anticipato la misura con un anno di anticipo rispetto alla disposizione nazionale, ne illustra i principi ispiratori, escludendo ogni intento punitivo e sottolineando l’importanza di un approccio sociale e formativo.
L’organizzazione interna è attentamente studiata: per ogni classe è stato predisposto un armadietto munito di spazi individuali, numerati in corrispondenza degli studenti.

Il rituale mattutino prevede la consegna volontaria dei cellulari, sigillati e custoditi in una serratura affidata al personale scolastico, mentre la chiave viene gestita con rigore.
La restituzione dei dispositivi avviene durante la pausa centrale della mattinata, garantendo agli studenti la possibilità di richiederne l’uso in caso di necessità improrogabili, come una comunicazione urgente con il proprio nucleo familiare.

L’intervento non si limita a una semplice restrizione dell’utilizzo dei telefoni in classe, ma si propone di promuovere una riflessione critica e consapevole sul ruolo della tecnologia nella vita quotidiana e nell’apprendimento.
L’iperconnessione, divenuta una costante per le nuove generazioni, rischia di compromettere la capacità di concentrazione, la profondità del pensiero e la qualità delle relazioni interpersonali.
La scelta di Norcia si pone, pertanto, come un tentativo di generare momenti di “disintossicazione digitale”, spazi dedicati alla contemplazione, all’ascolto attivo e alla costruzione di legami autentici, al di là dello schermo.
La Dirigente Scolastica evidenzia come l’aula didattica sia già densa di strumenti tecnologici all’avanguardia – lavagne interattive, piattaforme multimediali, software didattici – che offrono ampie opportunità di apprendimento interattivo e personalizzato.

L’introduzione di dispositivi mobili personali, spesso fonte di distrazione e di potenziale rischio, appare quindi superflua e controproducente.

L’iniziativa mira a recuperare la centralità dell’interazione umana, del dialogo e della trasmissione diretta del sapere, valori imprescindibili per una formazione completa e armoniosa.
Si tratta, in definitiva, di un atto di coraggio pedagogico volto a riappropriarsi del tempo e dell’attenzione dei ragazzi, favorendo lo sviluppo di competenze fondamentali per il futuro, ben al di là dell’alfabetizzazione digitale.

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