giovedì 4 Settembre 2025
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Spoleto: Cipriani, un ritorno alle radici per il Festival dei Due Mondi

Il Festival dei Due Mondi di Spoleto inaugura un nuovo capitolo con l’insediamento di Daniele Cipriani come direttore artistico, a partire dal 1° settembre.
La sua nomina, sancita dal Ministro della Cultura Alessandro Giuli e ratificata dal Consiglio di Amministrazione della Fondazione, segna il passaggio di testimone da Monique Veaute, che ha guidato il Festival fino all’edizione 2025, lasciando un’eredità di crescita in termini di pubblico e ricavi.

L’eco dell’annuncio risuona con un profondo senso di ritorno per Cipriani, che esprime un legame emotivo palpabile con Spoleto, descritta come “casa dell’anima”.
Questo sentimento non è solo un’affermazione personale, ma un richiamo alla storia del Festival, intessuta di figure significative e di esperienze creative che hanno plasmato il suo percorso professionale.
Il ricordo di collaborazioni passate, in particolare quelle condotte sotto l’abile guida di Giorgio Ferrara, emerge come una fonte di ispirazione e un punto di riferimento per il futuro.

La prima esperienza al Festival, risalente al 2001, e il ricordo della generosità della Fondazione Carla Fendi, testimoniando un costante impegno culturale, rafforzano ulteriormente questa connessione.

L’assunzione della direzione artistica da parte di Cipriani si configura non come una semplice sostituzione, ma come un’evoluzione, un’opportunità per capitalizzare i successi del passato e aprire nuovi orizzonti per il Festival e per la città di Spoleto.

Questo approccio proiettato verso il futuro si riflette nella scelta strategica di due consulenti di spicco: la pianista Beatrice Rana, interprete di assoluta fama internazionale, e il regista e drammaturgo Leo Muscato, figura di riferimento nel panorama artistico contemporaneo.
La loro presenza nella squadra di Cipriani è un segnale di ambizione e di volontà di elevare il Festival a un livello ancora più alto, introducendo nuove prospettive e contaminazioni artistiche.
L’obiettivo è quello di consolidare il ruolo del Festival come piattaforma culturale di primaria importanza, capace di dialogare con il presente e di proiettarsi verso il futuro, mantenendo al contempo la sua identità unica e il suo legame profondo con la città di Spoleto.

La sfida è quella di interpretare un’eredità prestigiosa, proiettandola verso nuove direzioni creative e ampliando il suo impatto culturale.

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