Il Salone Nazionale del Tartufo Bianco Pregiato di Città di Castello, giunto alla sua 45ª edizione, si apre con un omaggio alla figura di Gianfranco Vissani, custode di sapori e ambasciatore dell’eccellenza agroalimentare umbra.
Un evento che va ben oltre la semplice celebrazione di un prodotto, la trifola, ma si configura come un vero e proprio crocevia di cultura, tradizione e innovazione culinaria.
La lectio magistralis tenuta da Vissani, rivolta agli studenti delle scuole alberghiere locali, ha rappresentato un momento di ispirazione e trasmissione di valori.
Il celebre chef non ha mancato di sottolineare l’importanza di un approccio al mestiere della cucina fondato sulla passione, la dedizione e il profondo rispetto per le radici culturali.
“Cucinare deve essere un atto d’amore, un piacere condiviso”, ha esortato, invitando i giovani a coltivare la memoria delle tradizioni, pilastri imprescindibili dell’identità gastronomica.
L’Umbria, con la sua straordinaria biodiversità, offre un patrimonio inestimabile, a partire dal tartufo, vero gioiello del territorio, e dall’olio extravergine d’oliva, espressione di un’agricoltura attenta e sostenibile.
L’innovazione, pur essendo auspicabile, non deve mai snaturare la ricchezza del passato, poiché le mode sono effimere, mentre la storia e la tradizione sono custodi di un’eredità preziosa.
Il riconoscimento tributato a Vissani, con la consegna di una targa e un vanghino d’autore realizzato artigianalmente, testimonia la profonda gratitudine della comunità locale per il suo contributo alla promozione della cultura gastronomica umbra nel mondo.
Il vanghino, frutto dell’abilità di Diego Volpi e Carlo Paolo Granci, incarna il legame indissolubile tra uomo e terra, tra tradizione e artigianato.
L’inaugurazione ufficiale del Salone, prevista per sabato 1° novembre, vedrà la partecipazione di autorità locali e regionali, a conferma dell’importanza dell’evento per l’economia e l’immagine del territorio.
Il Salone non è solo un’occasione per degustare e acquistare il tartufo, ma anche un momento di riflessione sull’importanza di preservare e valorizzare le eccellenze agroalimentari, promuovendo un turismo sostenibile e consapevole, capace di esaltare la bellezza e l’autenticità dell’Umbria.
Un evento che celebra non solo un prodotto, ma un intero ecosistema di saperi, tradizioni e passioni.







