Zes Umbria: Semplificazione e Crescita, una Sfida Complessa

La Zona Economica Speciale (Zes) in Umbria rappresenta una trasformazione strutturale, un motore di crescita potenziale ancora in fase di ottimizzazione.

L’auspicata semplificazione burocratica, più che una mera misura amministrativa, si configura come una condizione imprescindibile per innescare un ciclo virtuoso di sviluppo territoriale, stimolando l’attrattività per investimenti e la creazione di occupazione.
Affermarlo è Emanuele Prisco, Sottosegretario all’Interno, intervenuto a Terni durante un convegno dedicato all’evoluzione della Zes unica e al suo impatto sulla competitività regionale.
L’integrazione di tutti i comuni umbri all’interno della Zes, nonostante le complesse dinamiche che hanno temporaneamente escluso una parte del territorio dai benefici fiscali, sottolinea la volontà di un approccio inclusivo.
Le difficoltà incontrate, riconducibili alle normative europee del 2021, evidenziano come la gestione di queste aree speciali richieda una costante negoziazione e un adattamento alle evoluzioni del quadro normativo comunitario.

La Regione Umbria, pur operando in linea con i criteri europei, aveva ampliato la “carta aiuti” con un’azione proattiva, dimostrando una visione lungimirante.
L’intervento governativo del 2025, con l’inclusione di Umbria e Marche nella Zes unica, simboleggia un passo avanti verso la risoluzione di una disparità che aveva frenato il potenziale di crescita della regione.
Un elemento cruciale per la prosperità economica non è solo l’accesso a incentivi fiscali, sebbene questi rappresentino un fattore di supporto importante.
La competitività territoriale, infatti, dipende da una pluralità di elementi interconnessi: infrastrutture adeguate e efficienti, processi decisionali rapidi e prevedibili, un contesto normativo stabile e trasparente, un’amministrazione pubblica di alta qualità e un ambiente sicuro che favorisca gli investimenti e l’innovazione.
Il recente miglioramento del rating creditizio italiano, dopo oltre due decenni, testimonia il riconoscimento, da parte del mercato internazionale, della crescente credibilità e stabilità del Paese, premiando una visione strategica condivisa.
La Zes, in questo contesto, deve essere concepita come un ecosistema favorevole all’innovazione e alla creazione di valore, un laboratorio per sperimentare nuove forme di collaborazione tra pubblico e privato.
La Regione Umbria è chiamata ad avviare un dialogo costruttivo con le istituzioni europee per rivedere i criteri di accesso agli incentivi fiscali, puntando a una maggiore flessibilità e a una migliore risposta alle esigenze specifiche del territorio.

Il successo di questa iniziativa dipenderà dalla capacità di tutti gli attori coinvolti – Stato, categorie economiche, imprese e lavoratori – a lavorare insieme per costruire un futuro più prospero e sostenibile per l’Umbria.

La sfida è ambiziosa, ma le potenzialità sono immense.

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