01 marzo 2025 – 07:45
Durante le indagini condotte dagli investigatori della Dda di Catanzaro sulla cosca Gallace, famiglia di spicco della ‘ndrangheta coinvolta in numerose inchieste e arresti, è emerso un intricato scenario legato a una serie di intercettazioni telefoniche. Queste conversazioni hanno svelato dettagli inquietanti riguardanti presunti piani per eliminare il noto avvocato Mauro Molinengo, storico difensore di Vincenzo Pasquino. Tutto ebbe inizio a seguito della pubblicazione di un articolo sulle vicende processuali dell’inchiesta Cerbero contro i clan calabresi a Torino da parte del Corriere della Calabria. Una lettera inviata al legale Molinengo, contenente riferimenti ambigui e minacce velate, ha scatenato un’indagine che ha portato alla luce la presenza di un familiare di Pasquino coinvolto nella vicenda.Le chat decriptate tra i membri della cosca Gallace hanno rivelato uno scambio denso di tensione e preoccupazione riguardo alla situazione delicata emersa dopo la diffusione delle intercettazioni. Il tono delle conversazioni lascia trasparire un clima carico di sospetto e timore per possibili ripercussioni legali sulle attività criminali del clan.La scoperta che la lettera minatoria non fosse stata redatta direttamente da Pasquino ma da un suo parente ha gettato nuova luce sull’intera vicenda, evidenziando quanto i malintesi e le percezioni distorte possano generare conseguenze gravi e impreviste. L’apparente pentimento espresso nella missiva, con riferimenti al traffico di droga e alle implicazioni giudiziarie, ha contribuito ad alimentare il clima di incertezza e instabilità all’interno dell’organizzazione criminale.L’enigma intorno alle reali intenzioni di Pasquino e ai motivi che hanno portato alla minaccia nei confronti del suo avvocato rimane avvolto nel mistero, mentre gli investigatori continuano a scandagliare le intricate dinamiche della ‘ndrangheta calabrese alla ricerca di risposte definitive su questo oscuro capitolo della criminalità organizzata.