Il dibattito sullo *ius soli* in Italia rappresenta una questione complessa, che trascende le immediate priorità politiche e tocca le fondamenta stesse della nostra identità nazionale e del futuro demografico. Affrontare la questione richiede un approccio maturo, liberato da pregiudizi ideologici e incentrato sulla ricerca di soluzioni pragmatiche e sostenibili. Affermare che lo *ius soli* non debba occupare la posizione apicale nell’agenda governativa non implica un arretramento rispetto alla necessità di affrontare il fenomeno dell’immigrazione e delle sue implicazioni. Al contrario, suggerisce la priorità di concentrarsi su misure più urgenti e strutturali, come la gestione dei flussi migratori, il rafforzamento delle frontiere e la promozione di politiche di integrazione effettive.L’integrazione, in particolare, costituisce un pilastro fondamentale di qualsiasi approccio razionale alla questione migratoria. Non si tratta di un optional o di una concessione, ma di un investimento strategico per il futuro del Paese. Un’integrazione autentica, tuttavia, presuppone un impegno reciproco: da un lato, la disponibilità da parte degli immigrati ad assimilare i valori e le tradizioni del Paese ospitante, dall’altro, la capacità da parte della società italiana di accogliere e valorizzare le diversità culturali, promuovendo l’inclusione sociale ed economica.È essenziale evitare che il dibattito sullo *ius soli* venga strumentalizzato a fini elettorali o ideologici. La questione merita una riflessione approfondita e multidisciplinare, che coinvolga esperti di diritto, sociologi, demografi e rappresentanti delle comunità immigrate. Un approccio ideologico semplicistico rischia di polarizzare ulteriormente il dibattito e di ostacolare la ricerca di soluzioni condivise.L’eredità di Silvio Berlusconi, improntata a un pragmatismo costruttivo e alla ricerca del consenso, rappresenta un punto di riferimento prezioso in questo momento di transizione. La volontà di trovare soluzioni condivise, anche attraverso il dialogo con le forze di opposizione, testimonia un approccio politico responsabile e orientato al bene comune. Il dialogo con gli alleati, l’analisi dettagliata delle proposte e la ricerca di aree di convergenza sono passi fondamentali per superare le divergenze e costruire un quadro normativo equo e sostenibile. La forza di un centrodestra moderno risiede nella sua capacità di affrontare le sfide del presente con coraggio, visione e apertura al confronto.