A Taranto, l’analisi preliminare dei risultati del consorzio Opinio Italia, basata sui dati degli exit poll, proietta una dinamica elettorale complessa e inedita, che apre la strada a un ballottaggio inaspettato. L’esito suggerisce una profonda frammentazione del voto e una ridefinizione delle tradizionali polarizzazioni politiche locali.Il candidato del centrosinistra, Pietro Bitetti, emerge come figura di riferimento, sebbene con un consenso non preponderante (attestato tra il 37,5% e il 41,5%). La sua performance riflette probabilmente una ricerca di ampiezza programmatica, tentando di intercettare un elettorato ampio e variegato, ma rischia di aver diluito il messaggio e di non aver consolidato una base di sostegno solida come un’affermazione più decisa avrebbe potuto fare.A contendersi l’accesso al secondo turno è Francesco Tacente, candidato civico che, pur non potendo contare sul supporto diretto del partito Lega, ha saputo catalizzare un voto di protesta e di cambiamento. Questo risultato sottolinea la capacità di candidati indipendenti di intercettare un sentimento di insoddisfazione diffusa nei confronti delle tradizionali forze politiche, offrendo un’alternativa percepita come più vicina alle esigenze concrete della cittadinanza. La sua vittoria, se confermata, segnerebbe un’inversione di tendenza significativa nel panorama politico locale.Luca Lazzaro, sostenuto da una coalizione di centrodestra priva del contributo elettorale della Lega, si posiziona al terzo posto, con percentuali che oscillano tra il 18,5% e il 22,5%. La sua performance indica una difficoltà nel contenere l’emorragia di voti verso le altre opzioni, forse legata alla percezione di una distanza tra le promesse elettorali e le reali aspettative degli elettori.Annagrazia Angolano, candidata del Movimento 5 Stelle, si colloca in coda, con un risultato considerato al di sotto delle aspettative (tra l’8,5% e il 12,5%). Questo dato riflette probabilmente una crisi di rappresentanza del movimento a livello locale, accentuata da un calo di fiducia da parte dell’elettorato che ne aveva sostenuto le precedenti iniziative politiche.L’esito preliminare evidenzia dunque una profonda incertezza nel futuro politico di Taranto. Il ballottaggio tra Bitetti e Tacente promette di essere cruciale, aprendo scenari inediti e mettendo in discussione l’equilibrio delle forze politiche locali. La capacità di entrambi i candidati di costruire ponti e di presentare proposte concrete per il rilancio della città diventerà determinante per conquistare il voto degli elettori indecisi e definire il futuro assetto politico di Taranto. L’astensionismo, presumibilmente elevato, potrebbe giocare un ruolo significativo nell’esito finale.