Venticinque anni. Un quarto di secolo per un quotidiano che ha scelto di navigare controcorrente, sfidando le narrazioni dominanti e coltivando un approccio unico al racconto dell’attualità. *Libero*, nel suo percorso, si è configurato come un esperimento giornalistico audace, plasmato dalla visione di Vittorio Feltri e consacrato da una voce inconfondibile: quella dell’ironia graffiante, della dissacrazione e di un’originale libertà di opinione.La celebrazione, tenutasi al Teatro Lirico Giorgio Gaber di Milano, ha visto la partecipazione della Presidente del Consiglio, Giorgia Meloni, che ha espresso il proprio apprezzamento per l’importanza storica del giornale, sottolineandone la capacità di rappresentare un’Italia che non sempre trova spazio nei media tradizionali. Tuttavia, *Libero* è molto più di una semplice testata giornalistica. È un fenomeno culturale, un palcoscenico per voci dissonanti, un laboratorio di idee che ha contribuito a ridisegnare il panorama dell’informazione italiana.La sua fondazione, nel 1996, coincise con un momento di profonda trasformazione per il Paese, caratterizzato da un crescente bisogno di alternative rispetto a un sistema mediatico percepito come eccessivamente omologato e tendenzioso. *Libero* si è proposto come risposta a questa esigenza, offrendo una prospettiva diversa sulla politica, l’economia, la società e la cultura.Il suo approccio, spesso provocatorio e in grado di scardinare i luoghi comuni, ha generato polemiche e critiche, ma ha anche conquistato un pubblico affezionato, attratto dalla sua onestà intellettuale e dalla sua capacità di affrontare temi scomodi con coraggio e intelligenza. L’eredità di Vittorio Feltri risiede non solo nella sua capacità di creare un giornale con un’identità forte e riconoscibile, ma anche nella creazione di una cultura giornalistica basata sulla libertà di espressione e sulla ricerca della verità, anche quando questa si rivela scomoda. *Libero* ha offerto uno spazio a giornalisti, scrittori e intellettuali che, in altri contesti, avrebbero faticato a farsi sentire.Il quotidiano ha contribuito a stimolare il dibattito pubblico, a sollevare questioni cruciali e a promuovere una maggiore consapevolezza dei processi decisionali che influenzano la vita dei cittadini. La sua indipendenza, spesso messa alla prova, è rimasta un punto fermo, un baluardo contro ogni forma di pressione esterna.Oggi, in un’epoca segnata dalla polarizzazione e dalla disinformazione, l’importanza di un giornalismo libero e indipendente è più che mai evidente. *Libero*, con la sua storia e la sua identità unica, continua a rappresentare un esempio di coraggio e di integrità, un faro per chi non si accontenta delle facili narrazioni e cerca la verità, anche quando questa si nasconde dietro le apparenze. La celebrazione di questo venticinquennale non è solo un’occasione per ricordare il passato, ma anche un invito a guardare al futuro con fiducia e determinazione, continuando a difendere i valori che hanno sempre contraddistinto il quotidiano.