La crescente emergenza idrica che affligge la Basilicata, e in particolare la provincia di Potenza, ha innescato una risposta coordinata tra Acquedotto Lucano e le forze dell’ordine locali. L’aumento inatteso dei prelievi idrici, recentemente documentato, ha generato disagi diffusi per la popolazione, manifestati attraverso una significativa riduzione della pressione e interruzioni temporanee nell’erogazione del servizio, soprattutto nelle aree rurali e periferiche. Questa situazione non è semplicemente un problema tecnico, ma un sintomo di una gestione inefficiente e di abusi che minano la sostenibilità della risorsa idrica e penalizzano l’accesso equo per tutti i cittadini.Di fronte a questo scenario, è stata attivata una task force congiunta, frutto di una collaborazione intensificata tra Acquedotto Lucano e la Polizia Locale di Potenza. L’iniziativa si articola su più livelli, a partire da una fase di analisi preliminare che ha visto l’impiego di sistemi di geolocalizzazione per identificare le aree più critiche e mappate come “sensibili”. Questo approccio permette di concentrare le risorse e le attività di controllo in modo più efficace.La task force non opera isolatamente: una rete di supporto coinvolge le Prefetture di Potenza e Matera, i sindaci dei comuni lucani e le comunità locali, creando un fronte comune nella difesa della risorsa idrica. Questo coinvolgimento capillare è essenziale per sensibilizzare la popolazione, raccogliere informazioni preziose e garantire una maggiore collaborazione nella segnalazione di abusi.Le attività di controllo sul territorio sono già in corso e si concentrano sulla verifica della regolarità degli allacci idrici, l’integrità dei contatori e la conformità degli utilizzi. L’obiettivo primario è l’identificazione e la sanzione immediata di chi agisce in violazione delle normative, con la disattivazione degli allacci irregolari fino alla completa regolarizzazione e al pagamento delle sanzioni.Tuttavia, la risposta non si limita alla repressione amministrativa. I casi più gravi, quelli che configurano un effettivo furto di acqua pubblica e che possono comportare ripercussioni ambientali e sociali significative, vengono segnalati alla magistratura per le opportune azioni legali. Questo approccio mira a perseguire i responsabili con la massima severità, inviando un messaggio chiaro di tolleranza zero verso chi danneggia la collettività.La creazione di questa task force rappresenta un primo passo verso una gestione più responsabile e sostenibile della risorsa idrica in Basilicata. Si tratta di un impegno a lungo termine che richiede una maggiore consapevolezza da parte di tutti gli attori coinvolti, dai cittadini agli enti pubblici, per garantire che l’acqua, bene prezioso e fondamentale per la vita, sia disponibile per le generazioni future. La sfida non è solo contrastare i furti, ma promuovere una cultura del risparmio idrico e della tutela ambientale.
Emergenza idrica in Basilicata: task force per contrastare i furti
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