Matera, città scolpita nella pietra e custode di un’identità millenaria, si prepara a vivere un’esperienza religiosa e culturale di profonda intensità. L’estate si apre con la celebrazione della Festa della Bruna, un rito che permea l’intera comunità e attira visitatori da ogni angolo del mondo, elevando a livelli significativi l’afflusso turistico nei suggestivi Sassi e nel cuore storico.La 636ª edizione, inaugurata ufficialmente con una cerimonia di rilievo presso l’Auditorium Raffaele Gervasio dopo la presentazione a Roma presso la Camera dei Deputati, non rappresenta una mera riproposizione di consuetudini, bensì un’evoluzione ponderata, un dialogo tra passato e presente. L’evento si configura come una piattaforma per l’innovazione, una fucina di contaminazioni artistiche e interpretazioni rinnovate, tutte profondamente radicate nella tradizione lucana.Al centro di questa edizione, un ponte verso il futuro: la presentazione del programma del 2025, dedicato al tema biblico “Mio Signore e mio Dio, Tu mia speranza”. Questo tema, evocativo e universale, guida la riflessione e l’organizzazione degli eventi, delineando un percorso liturgico, culturale e aggregativo. La Festa della Bruna non è solamente un evento, ma un ecosistema complesso di anime diverse – fedeli, artisti, volontari, istituzioni – che collaborano per creare un’esperienza collettiva, corale e profondamente identificante per la città. Il mese di celebrazioni culminerà con lo ‘strazzo’ del Carro Trionfale, un momento di straordinaria potenza simbolica, espressione tangibile della fede, della speranza e del rinnovamento spirituale che permea l’intera comunità materana e che si irradia ben oltre i confini regionali. Lo ‘strazzo’, con la sua carica emotiva e il suo impatto visivo, rappresenta la chiusura di un cerchio e l’apertura a nuove prospettive, perpetuando un’eredità culturale e religiosa di inestimabile valore.
Festa della Bruna: Matera tra Tradizione, Innovazione e Futuro
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