Il sito archeologico della Torre di Satriano, a Tito (PZ), si apre al pubblico con un’edizione rinnovata di Festivalia, confermando il suo ruolo centrale nel panorama dell’archeologia pubblica lucana.
“L’Archeologia si racconta”, progetto di divulgazione scientifica giunto alla sesta edizione, si propone come ponte tra ricerca accademica, comunità locale e fruizione culturale, superando la mera esposizione dei reperti per abbracciare un’esperienza immersiva e partecipativa.
Il progetto non si limita alla mera trasmissione di informazioni, ma ambisce a tessere un legame emotivo e intellettuale tra i visitatori e il passato medievale della Basilicata.
Questo obiettivo si concretizza attraverso la collaborazione attiva di numerose associazioni locali, testimonianza di un impegno condiviso nella valorizzazione del patrimonio storico e culturale.
Come sottolinea Francesca Sogliani, direttrice della Scuola di Specializzazione in Beni Archeologici di Matera, l’iniziativa incarna una visione di archeologia partecipata, in cui la conoscenza si trasforma in identità condivisa.
I giorni 31 luglio e 1 agosto, il sito di Satrianum, antico insediamento abbandonato nel XV secolo, si trasforma in un palcoscenico a cielo aperto.
I visitatori saranno accompagnati in un percorso guidato alla scoperta delle più recenti scoperte emerse dalla campagna di scavo estiva, frutto della collaborazione tra gli archeologi dell’Université Rennes 2 e della comunità scientifica italiana.
Il programma prevede non solo la presentazione dei risultati della ricerca, ma anche rievocazioni storiche, performance teatrali e momenti di convivialità, elementi che contribuiscono a rendere l’esperienza più coinvolgente e accessibile a un pubblico ampio.
L’amministrazione comunale di Tito, rappresentata dal sindaco Fabio Laurino, evidenzia l’importanza del dialogo instauratosi tra l’équipe di scavo e la popolazione locale.
Questo confronto ha portato alla discussione di temi cruciali come il finanziamento attraverso l’Art Bonus e l’esplorazione di nuove modalità di fruizione del patrimonio culturale.
Il sindaco si impegna a proseguire il processo di valorizzazione anche al di là della stagione estiva, garantendo una continuità di attività che permetta a Satriano di mantenere viva la sua storia e la sua identità.
L’obiettivo è trasformare il sito non solo in un’attrazione turistica, ma anche in un punto di riferimento per la ricerca archeologica e la promozione della cultura lucana, offrendo opportunità di crescita economica e sociale per l’intera comunità.
La valorizzazione di Satriano rappresenta, quindi, un investimento nel futuro, un modo per recuperare e tramandare un’eredità preziosa per le generazioni a venire.