zando la z la zandozando le z lezando gli z ilz quella z l’azione.
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Una constatazione affermata dall’Assessore regionale alle Politiche Agricole, Carmine Cicala, in occasione del workshop dedicato all’innovazione agroindustriale, un evento che ha visto convergere competenze di livello nazionale e internazionale.
L’incontro, organizzato da Confindustria Basilicata presso l’Istituto Tecnico Tecnologico di Marsicovetere, ha rappresentato un’occasione per presentare un modello di sviluppo sostenibile e all’avanguardia, costruito attorno alla produzione di biocarburanti.
Il progetto Agri Hub Basilicata, frutto della collaborazione tra Regione, Eni e Alsia, si configura come un vero e proprio catalizzatore di crescita per il territorio.
I risultati ottenuti finora sono significativi: dodici aziende agricole coinvolte, cinquanta ettari dedicati alla sperimentazione, due ibridi di colza testati con successo e certificati secondo gli standard europei Red III.
Questo successo testimonia la capacità degli agricoltori lucani di diventare attori chiave nella transizione energetica, producendo materie prime rinnovabili destinate agli stabilimenti Eni.
La coltivazione della colza emerge come una risorsa strategica per le aziende cerealicole locali, offrendo vantaggi multipli.
Non solo non compete con le colture alimentari, ma contribuisce a migliorare la struttura del suolo, rompendo il ciclo delle malattie dei cereali e favorendo rese più elevate nelle successive coltivazioni.
I costi di coltivazione sono contenuti e beneficiando delle politiche agricole comunitarie, la colza si presenta come un’opportunità di crescita sostenibile per l’intera filiera.
L’Assessore Cicala ha sottolineato l’importanza di replicare questo modello di successo, valorizzando le peculiarità del territorio e sostenendo l’innovazione tecnologica.
L’agricoltura di precisione, l’utilizzo di droni per il monitoraggio delle colture e la gestione efficiente delle risorse sono elementi chiave di questo approccio innovativo.
Il futuro dell’agricoltura lucana si fonda sulla capacità di integrare le nuove tecnologie, preservando al contempo la tradizione e la sostenibilità ambientale.
Questo percorso, che coinvolge giovani talenti e valorizza le competenze locali, si prefigge di posizionare la Basilicata come un polo di eccellenza nel settore agroindustriale, un esempio di come la ricerca, l’innovazione e la collaborazione possano generare crescita economica e benessere sociale.
Il futuro non è un’attesa, ma un progetto da costruire attivamente.






