Basilicata, un accordo innovativo per la resilienza idrica

Un’iniziativa strategica di portata significativa segna un punto di svolta nella gestione delle risorse idriche in Basilicata: l’Acquedotto Lucano, guidato dal Direttore Generale Luigi Cerciello Renna, e l’Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia (INGV), presieduto da Fabio Florindo, siglano un protocollo d’intesa volto a ridefinire l’approccio alla resilienza idrica regionale.

L’accordo non si configura semplicemente come una collaborazione, ma come un’integrazione di competenze scientifiche avanzate e di gestione operativa, mirata a superare le attuali criticità e a proiettare la regione verso un futuro idrico più sostenibile.
Il contesto globale, segnato da una crescente scarsità idrica e accentuato dagli impatti sempre più evidenti del cambiamento climatico, impone un ripensamento radicale delle politiche di approvvigionamento.

Il protocollo si inserisce a pieno titolo nell’ambito della European Water Resilience Strategy, un piano ambizioso promosso dalla Commissione Europea per garantire la resilienza idrica dell’Europa entro il 2030, stimolando investimenti pubblici e privati e promuovendo l’innovazione tecnologica.

Le attività congiunte previste dal protocollo vanno ben oltre la semplice ricerca di nuove fonti idriche.

Si tratta di un programma integrato di indagini sistematiche sulle acque sotterranee, che comprende l’utilizzo di tecniche geofisiche e geochimiche all’avanguardia per delineare con precisione la struttura degli acquiferi, comprenderne la dinamica di ricarica e scarico, e valutarne la vulnerabilità ai cambiamenti climatici.

Questo approccio multidisciplinare permetterà di creare modelli previsionali più accurati, fondamentali per una gestione proattiva delle risorse idriche.

L’iniziativa rappresenta per Acquedotto Lucano un profondo cambiamento di mentalità.
Il Direttore Generale Cerciello Renna ha sottolineato come l’ente intenda abbandonare un modello passivo, reattivo alle emergenze, per abbracciare un approccio proattivo, volto a anticipare e mitigare gli impatti dei “mega trend” naturali ed economici che caratterizzano l’epoca attuale.
Questo include non solo i cambiamenti climatici, ma anche l’aumento dei costi energetici e le nuove sfide poste dall’evoluzione tecnologica.

La partnership con l’INGV apre anche a nuove opportunità di finanziamento, in particolare attraverso la Banca Europea degli Investimenti, consentendo di realizzare progetti di rilevanza strategica per la regione.
La visione condivisa è quella di un approccio collaborativo, che vede le istituzioni pubbliche e il settore privato lavorare insieme per rafforzare la capacità di Acquedotto Lucano di operare efficacemente nel contesto nazionale, generando benefici tangibili per le comunità locali e per l’intera regione.
Si tratta di un investimento nel futuro, che mira a costruire un sistema idrico più resiliente, efficiente e sostenibile per le generazioni a venire.

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