Un nuovo accordo strategico tra Confindustria e Intesa Sanpaolo ha trovato applicazione in un’importante conferenza territoriale tenutasi a Matera, che ha visto la partecipazione di alcuni dei maggiori esponenti dell’economia italiana. L’accordo quadriennale tra le due istituzioni prevede l’erogazione di due miliardi di euro per sostegno alle imprese della Basilicata.La presentazione del piano nazionale congiunto è stata un’occasione propizia per il presidente di Confindustria, Emanuele Orsini, e Carlo Messina, consigliere delegato e amministratore delegato di Intesa Sanpaolo. Questo accordo quadriennale rappresenta una delle più significative misure intraprese dal governo italiano per stimolare l’innovazione e rilanciare lo sviluppo economico nel Mezzogiorno.Il piano mette a disposizione 200 miliardi di euro fino al 2028, di cui due miliardi sono destinati alle aziende lucane. Questa iniziativa ha lo scopo di integrare le risorse già allocate per la realizzazione degli obiettivi del Piano Nazionale Ripresa e Resilienza (PNRR) e sfruttare al meglio le opportunità legate alla Transizione 5.0 e all’Intelligenza Artificiale, favorendo in tal modo lo sviluppo economico del Meridione.Durante la conferenza presso la sede di Confindustria Matera, Francesco Somma ha evidenziato le peculiari caratteristiche delle nuove misure introdotte. Il presidente di Confindustria Basilicata e la direttrice regionale di Intesa Sanpaolo per la Basilicata hanno avuto modo di incontrarsi con gli imprenditori in un contesto che ha permesso loro di esaminare insieme le strategie più efficaci per lo sviluppo del territorio.In tale contesto, particolare rilievo è stato dato alle opportunità offerte dalla Zona Economica Speciale (ZES) Unica del Mezzogiorno. Tale zona rappresenta un fattore di stimolo per la crescita in termini di competitività e connettività del tessuto economico lucano.Intesa Sanpaolo conferma e rinnova il proprio sostegno al sistema economico regionale, favorendo nuovi investimenti sostenibili nella ZES. Le imprese locali hanno mostrato una straordinaria capacità di trasformare la propria strategia aziendale, in ottica di responsabilità sociale.Inoltre, Somma ha messo in evidenza come le imprese lucane stiano provando a reagire alle complessità di un contesto internazionale di forte instabilità e tensioni commerciali attraverso efficientamento dei processi, abbattimento dei costi energetici e sostenibilità.L’accordo con Intesa Sanpaolo è stato definito come un importante sostegno al rilancio degli investimenti in Basilicata. Però per valorizzare appieno le opportunità offerte dalla ZES Unica, sarebbe fondamentale dare fin da ora alle imprese una prospettiva temporale che vada oltre il 2026 e garantire una dotazione finanziaria adeguata.
Confindustria e Intesa Sanpaolo: un accordo per il Sud per non lasciar morire l’economia del Mezzogiorno
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