Il vicepresidente e assessore alle Infrastrutture della Regione Basilicata, Pasquale Pepe, ha condotto un sopralluogo sui cantieri dell’adduttore lungo 14 chilometri che congiungerà gli invasi di Acerenza e Genzano di Lucania, in provincia di Potenza. L’intervento ha visto la partecipazione dei tecnici dell’Autorità di Bacino distrettuale dell’Appennino meridionale.La visita si è concentrata sul primo tratto dell’adduttore danneggiato da una frana, dove è in corso il ripristino della condotta pensile e la realizzazione di una deviazione della tubazione. L’assessore ha poi raggiunto il sito dove sono in corso i lavori per il ripristino della galleria interrata, che rappresenta l’ultima parte dell’adduttore partendo da Acerenza su un settore di due chilometri deteriorato nel tempo.I cantieri saranno completati entro la primavera del 2026. L’assessore ha spiegato che lo schema Basento-Bradano coinvolge anche l’esecuzione di trivellazioni per monitorare e potenzialmente realizzare nuove sorgenti idriche, al fine di soddisfare le esigenze degli agricoltori del Distretto G.Inoltre, in questa fase è previsto il ripristino della capacità invasoria delle dighe Acerenza e Genzano, con l’obiettivo di aumentare la disponibilità idrica per il fabbisogno irriguo e quello idropotabile. Contestualmente a questi interventi, si sta lavorando allo sblocco dei cantieri del Distretto G per soddisfare le esigenze degli agricoltori dell’Alto Bradano.Nell’ambito di un orizzonte più ampio, lo schema Basento-Bradano potrà servire sia il fabbisogno irriguo che quello idropotabile. Bisogna puntare a creare una connessione con il potabilizzatore di Masseria Romaniello – ha concluso Pepe.In questo modo si prevede la riduzione del deficit idrico patito lo scorso anno con la diga della Camastra, dove sono stati eseguiti interventi che hanno consentito di aumentare la capacità di invaso.
Pasquale Pepe visita i cantieri dell’adduttore Basento-Bradano: primavera 2026 entro il completamento dei lavori
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