La sfida infrastrutturale che affligge la strada statale 7, tratta Ferrandina-Matera, si configura come un nodo cruciale per il tessuto socio-economico della Basilicata. Lungi dall’essere una mera questione di viabilità, la problematica del manto stradale e della sua insufficiente larghezza incide direttamente sulla sicurezza dei cittadini, sulla competitività delle imprese locali e sull’immagine turistica di un territorio ricco di storia e cultura.Il presidente della provincia di Matera, Francesco Mancini, ha recentemente indirizzato un’istanza all’assessore regionale alle Infrastrutture, Pasquale Pepe, con l’urgenza di dare priorità all’esecuzione del progetto di ammodernamento a quattro corsie. Questa richiesta non nasce da un’esigenza contingente, ma dall’accumulo di anni di criticità esacerbate dall’aumento esponenziale dei flussi di traffico, fenomeno particolarmente evidente durante i periodi di punta come il Ponte del 2 giugno, quando la congestione ha causato disagi significativi e rischi potenziali.L’importanza della SS7 non si limita al suo ruolo di collegamento fisico tra due centri vitali per la regione. Essa rappresenta un’arteria strategica per la mobilità di persone e merci, facilitando l’accesso a servizi essenziali, stimolando lo sviluppo di attività produttive e favorendo l’interconnessione con altre aree del Sud Italia. Il numero di circa 13.000 veicoli che la percorrono quotidianamente è un dato eloquente della sua funzione primaria e della sua intrinseca vulnerabilità.L’attuale configurazione stradale, inadeguata al volume di traffico sostenuto, non solo compromette la sicurezza stradale, aumentando il rischio di incidenti – alcuni dei quali già tragici – ma ostacola anche la crescita economica del territorio. La congestione prolungata si traduce in perdite di tempo per gli operatori commerciali, in un aumento dei costi di trasporto e in una minore attrattività per gli investitori.L’ammodernamento a quattro corsie, pertanto, non deve essere percepito come un intervento puramente tecnico, ma come un investimento strategico per il futuro della Basilicata. Un intervento di tale portata richiederebbe non solo la realizzazione fisica della nuova infrastruttura, ma anche una pianificazione attenta e coordinata che tenga conto delle esigenze ambientali, paesaggistiche e sociali del territorio. Si dovrebbe valutare l’impatto sull’ambiente circostante, minimizzando la dispersione di suolo fertile e preservando la biodiversità locale, nonché prevedere interventi di mitigazione acustica e di riqualificazione paesaggistica.La richiesta di accelerazione del progetto rappresenta un appello a non attendere che una tragedia si verifichi per giustificare un intervento ormai imprescindibile. È un monito a porre la sicurezza dei cittadini e lo sviluppo economico del territorio al centro delle priorità regionali, agendo con tempestività e lungimiranza per garantire un futuro più sicuro e prospero per la Basilicata. Il progetto non è solo un investimento in infrastrutture, ma un investimento nel benessere e nella qualità della vita dei suoi abitanti.
SS7 Ferrandina-Matera: Urgente ammodernamento per la Basilicata
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