Un’ondata di proteste ha investito le strade di Tbilisi, la vivace capitale della Georgia, mentre migliaia di cittadini indignati si sono radunati davanti al Parlamento per esprimere il loro dissenso riguardo all’insediamento del nuovo presidente Mikheil Kavelashvili, esponente del partito Sogno Georgiano. L’agitazione è stata riportata dai corrispondenti dell’Afp che hanno documentato l’atmosfera carica di tensione e contestazione. La folla dei manifestanti si è mossa compatta verso l’edificio parlamentare nel momento in cui Kavelashvili ha giurato solennemente come capo di Stato, un gesto che ha scatenato ulteriori critiche da parte dell’opposizione che lo definisce “illegittimo”. Nell’aria si respirava un mix di indignazione e determinazione, con diversi dimostranti che agitavano cartellini rossi come simbolo di protesta, una chiara allusione al passato calcistico del controverso neopresidente. Le strade risuonavano di voci discordanti ma unite nell’intento di difendere i valori democratici e respingere ciò che veniva considerato un abuso di potere politico. La scena era dominata da un clima incandescente e dalla volontà popolare di far sentire la propria voce contro decisioni percepite come ingiuste e lesive della democrazia.
Proteste a Tbilisi contro il nuovo presidente: tensione e contestazione crescono
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