Il mercato del rame ha raggiunto un punto di svolta significativo superando la soglia dei 10.000 dollari a tonnellata, in seguito alle tensioni commerciali globali scatenate dalle politiche tariffarie promosse dal presidente degli Stati Uniti, Donald Trump. Quest’ultimo ha recentemente incaricato il dipartimento del Commercio di monitorare da vicino le importazioni di rame nel paese, aprendo così la strada a possibili nuove tariffe anche sul metallo industriale. Questa mossa ha generato un aumento dei prezzi negli Stati Uniti, spingendo i produttori a accelerare le spedizioni verso l’America al fine di evitare potenziali dazi, con conseguente riduzione della disponibilità del metallo nel resto del mondo.Di conseguenza, il prezzo del rame sul London Metal Exchange è salito fino a raggiungere quota 10.046,50 dollari a tonnellata, toccando il livello più alto registrato dal mese di ottobre. Al contempo, i prezzi sul Comex di New York si sono avvicinati ad un massimo storico, evidenziando l’impatto delle politiche commerciali statunitensi sull’andamento del mercato globale del rame. Questo trend ascendente potrebbe avere ripercussioni significative sull’industria e sull’economia mondiale, con effetti che si faranno sentire a livello internazionale nei prossimi mesi.
“Rame: prezzi alle stelle per le tensioni commerciali globali”
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