La città di Ravenna, famosa per le sue bellezze artistiche e storiche, è stata recentemente scossa da un episodio di violenza sessuale di gruppo che ha lasciato la comunità in stato di shock e preoccupazione. La vittima, una giovane diciassettenne di Forlì, si trovava sulla spiaggia di Lido di Classe, nel litorale ravennate, nella notte tra venerdì e sabato, quando è stata avvicinata da un gruppo di persone che l’hanno subito trascinata in una situazione di violenza sessuale. Gli inquirenti stanno lavorando a pieno ritmo per ricostruire gli eventi e identificare i responsabili di questo orribile reato, ma la mancanza di elementi concreti sta rendendo difficile il lavoro delle forze dell’ordine.Secondo quanto riportano le fonti, gli operatori dell’ospedale di Ravenna hanno notificato immediatamente i carabinieri dopo aver aperto il protocollo di emergenza per la violenza sessuale. La giovane vittima è stata sottoposta a visite mediche, che non hanno riscontrato lesioni fisiche esterne, ma l’accaduto ha lasciato evidenti segni psicologici.La polizia sta lavorando a stretto contatto con le forze di pubblica sicurezza per raccogliere testimonianze e ricostruire la sequenza degli eventi della notte in questione. La descrizione fornita dalla giovane vittima dei presunti autori fa supporre che siano persone appartenenti a un gruppo etnico diverso, ma quest’ultima è solo una supposizione, e gli investigatori stanno ancora cercando di confermarla con maggiore precisione.Il comune di Ravenna si è schierato al fianco della vittima e delle sue famiglie per offrire supporto e assistenza. La città ha deciso anche di organizzare una manifestazione contro la violenza di genere e a sostegno dei diritti delle donne, con l’intento di creare un clima di consapevolezza e solidarietà tra i cittadini.La società civile ravennate sta rispondendo all’evento con un senso di sorpresa e costernazione, chiedendosi come sia stato possibile che un episodio così grave possa accadere nella propria città. La domanda è ovvia: “Come mai questo può succedere a Ravenna? Che cosa non stiamo facendo per impedirlo?”