L’avvio della Linea Blu della metropolitana di Milano, un’opera infrastrutturale di cruciale importanza per la città, ha rappresentato non solo una sfida ingegneristica complessa, ma anche un banco di prova significativo per l’efficacia del sistema di prevenzione e contrasto alla criminalità organizzata nei lavori pubblici.
Uno studio congiunto condotto dal centro di ricerca Transcrime, dal suo spin-off Crimeetech e da M4 S.
p.
A.
, ha analizzato in dettaglio l’attuazione delle verifiche antimafia necessarie per l’assegnazione e l’esecuzione dei lavori, offrendo dati preziosi per ottimizzare il processo e rafforzare la legalità.
L’indagine ha rilevato che, per l’affidamento dei lavori, sono state richieste oltre 5.400 verifiche antimafia.
Un primo filtro è stato costituito dall’iscrizione delle imprese in “white list” antimafia, che ha coperto circa il 40% dei casi.
Il restante 60% ha richiesto un’istanza di “informazione liberatoria” alla Prefettura, un percorso che ha portato a esiti positivi nel 99,9% dei casi, evidenziando un sistema di controllo generalmente efficiente ma con margini di miglioramento.
Si sono verificate sole 6 interdittive antimafia, lo 0,1%, un dato che, pur indicando un basso tasso di infiltrazione mafiosa, sottolinea l’importanza di mantenere alta l’attenzione e rafforzare le misure di prevenzione.
Un elemento critico emerso dallo studio riguarda i tempi di risposta delle Prefetture.
La durata media delle verifiche si è attestata a 117 giorni, corrispondenti a circa 4 mesi, con il 40% dei casi che hanno superato il limite normativo di 30 giorni.
Questo dato evidenzia una tensione intrinseca tra la necessità di garantire rigorosi controlli di legalità e l’imperativo di rispettare i tempi di avanzamento dei cantieri.
M4 S.
p.
A.
, nell’ambito di un approccio proattivo, ha segnalato all’ANAC 35 casi sospetti di false dichiarazioni relative ai requisiti previsti dal D.
lgs.
163/2006, con un conseguente intervento sanzionatorio nel 75% dei casi e l’inserimento delle imprese nel casellario informatico ANAC.
L’evoluzione nel tempo ha visto una diminuzione delle sanzioni, indice di una crescente consapevolezza e rispetto delle normative da parte delle imprese coinvolte.
Un ruolo cruciale in questo processo è stato svolto dall’introduzione di una piattaforma proprietaria di monitoraggio, denominata SILEG-M4, riconosciuta dalla Prefettura di Milano come misura incrementale di prevenzione antimafia.
La piattaforma, disponibile gratuitamente per opere di pubblica utilità tramite specifiche convenzioni, facilita i controlli antimafia a livello nazionale, ottimizzando i tempi e aumentando l’efficienza del sistema.
Come sottolinea il Prof.
Ernesto Ugo Savona, direttore di Transcrime, i risultati dello studio offrono spunti preziosi per migliorare la gestione dei controlli di legalità nelle grandi opere, suggerendo l’applicazione sperimentale di indicatori di rischio per definire le priorità delle verifiche antimafia e ridurre i tempi di risposta.
Alessandro Lamberti, Presidente di Metro 4 S.
p.
A.
, conferma che la Linea Metropolitana 4 ha rappresentato un impegno costante per elevare la legalità e la trasparenza a pilastri fondamentali della governance, riconoscendo la piattaforma SILEG-M4 come uno strumento essenziale per il rigoroso presidio dei cantieri e per la sostenibilità delle grandi opere pubbliche in Italia, dimostrando che investire in legalità è un presupposto imprescindibile per il successo di iniziative di tale portata.







