Il Master Executive in Gestione degli Asset Industriali e della Manutenzione (MeGMI), giunto alla XXI edizione, si configura come un fulcro di eccellenza formativa nel panorama industriale italiano.
Nato dalla sinergia tra la Polimi Graduate School of Management e la Scuola di Alta Formazione dell’Università di Bergamo (SdM), il percorso si propone di plasmare figure professionali di alto livello, capaci di affrontare le sfide complesse legate alla gestione e all’ottimizzazione degli asset industriali e delle infrastrutture critiche.
L’edizione 2025 vede l’ingresso di 19 nuovi partecipanti, consolidando un solido bacino di oltre 300 alumni, un network di leader e decisori strategici – amministratori delegati, direttori di stabilimento, general manager della manutenzione – il cui impatto si riverbera a livello nazionale, testimoniando l’efficacia del programma nel promuovere una cultura di eccellenza e innovazione.
La cerimonia inaugurale ha offerto l’opportunità di un dibattito costruttivo, incentrato sul tema cruciale del “Ruolo Strategico della Manutenzione e dell’Asset Management nel Settore delle Utilities”.
Questo focus è particolarmente significativo, considerando la centralità delle utilities nel garantire servizi essenziali e la crescente pressione per operare in modo sostenibile ed efficiente.
La tavola rotonda, abilmente moderata da Irene Roda del Politecnico di Milano, ha visto la partecipazione di figure di spicco provenienti da realtà operative di primo piano: Marco Balzarotti (Rete Ferroviaria Italiana), Laura Caramellino (Montello), Mattia Facchinetti (Uniacque) e Andrea Pegoiani (Unareti).
Le loro esperienze e prospettive hanno delineato un quadro articolato, evidenziando le dinamiche in evoluzione che caratterizzano il settore.
Il confronto ha messo in luce la necessità di un approccio olistico all’asset management, che integri la manutenzione predittiva, l’analisi dei dati (Big Data Analytics), l’Internet of Things (IoT) e l’intelligenza artificiale (AI) per ottimizzare le performance degli impianti, ridurre i costi operativi e minimizzare i rischi di guasto.
È emersa chiaramente l’importanza di investire in competenze specialistiche, promuovendo una cultura della manutenzione proattiva e collaborativa, in cui la condivisione delle conoscenze e l’innovazione continua siano elementi imprescindibili.
Inoltre, l’attenzione alla sostenibilità è stata un filo conduttore costante.
Le utilities si trovano ad affrontare stringenti requisiti normativi e crescenti pressioni da parte di stakeholder, che richiedono un impegno concreto verso la riduzione dell’impatto ambientale e la transizione verso fonti di energia rinnovabile.
La gestione efficiente degli asset diventa quindi un fattore chiave per raggiungere obiettivi di decarbonizzazione e contribuire a un futuro più sostenibile.
Il Master MeGMI si propone di formare professionisti preparati ad affrontare queste sfide, fornendo gli strumenti e le conoscenze necessarie per guidare le aziende verso un modello di asset management intelligente, resiliente e responsabile.







