domenica 14 Dicembre 2025

Alba acquista un tesoro: la Madonna di Barnaba Agocchiari

L’acquisizione da parte del Comune di Alba di una preziosa *Madonna col Bambino* di Barnaba Agocchiari, figura di spicco del panorama artistico modenese del Trecento, rappresenta un evento di profonda importanza per il patrimonio culturale locale e nazionale.
L’opera, databile al 1380 circa, è giunta all’attenzione del pubblico grazie alla generosa donazione di Giovanna Carina Bergui, una scelta che sottolinea l’impegno civile di una famiglia legata profondamente al territorio.
La *Madonna col Bambino* di Agocchiari, realizzata su tavola a tempera e ornata da una cornice sfolgorante con fondo oro punzonato a motivi stellari, trascende la mera iconografia religiosa per divenire un documento cruciale per comprendere l’evoluzione della pittura emiliana nel tardo Medioevo.

Barnaba da Modena, spesso trascurato dalla storiografia, testimonia con quest’opera la transizione verso una maggiore naturalezza e umanizzazione delle figure sacre, abbandonando progressivamente le convenzioni stilistiche bizantine a favore di una resa più sensibile e coinvolgente dell’esperienza umana.

L’atto dell’allattamento, rappresentato con delicatezza e realismo, conferisce all’immagine un’intimità e una dolcezza inusuali per l’epoca, anticipando alcuni aspetti che saranno sviluppati nella pittura rinascimentale.

La cerimonia di accettazione dell’opera, formalizzata nell’ufficio del sindaco in presenza di funzionari della Soprintendenza Archeologia, Belle Arti e Paesaggio, ha sancito l’ingresso della *Madonna* a far parte del demanio artistico, garantendo la sua tutela e fruibilità per le future generazioni.

Il restauro, che precederà l’esposizione permanente nella sala del Consiglio del Palazzo comunale, si preannuncia come un intervento delicato, volto a preservare l’integrità materiale e cromatiche dell’opera, restituendola al suo antico splendore.

Il Sindaco Alberto Gatto, portavoce della dottoressa Bergui, ha sottolineato il valore simbolico di questa donazione, sottolineando come essa rappresenti un investimento nel futuro culturale di Alba.

La Soprintendente Lisa Accurti e il funzionario Massimiliano Caldera hanno, a loro volta, evidenziato l’eccezionale rarità dell’opera, una delle poche espressioni di arte nobile a essere riconosciute e tutelate fin dagli albori della legislazione italiana, nel 1906.

Questo riconoscimento, spiega Caldera, ne attesta un valore storico e artistico inestimabile, un patrimonio da salvaguardare e condividere con la comunità.

L’opera, infatti, costituisce una testimonianza tangibile del ricco patrimonio artistico albesi e della sua importanza nel contesto più ampio della storia dell’arte italiana.

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