Un’operazione di portata significativa, condotta dalla Guardia di Finanza di Alessandria, ha portato alla luce una vasta rete di commercializzazione illegale di prodotti contraffatti e potenzialmente dannosi, con un impatto diretto sulla sicurezza dei consumatori, in particolare dei bambini.
Il sequestro di beni, stimato in oltre 7 milioni di articoli per un valore complessivo di circa 10 milioni di euro, rappresenta un duro colpo a questa filiera illecita che sfruttava le piattaforme di e-commerce per raggiungere un mercato europeo.
L’indagine, evoluzione dell’operazione “Double” che aveva già interrotto una precedente attività di contraffazione, ha permesso di identificare una pluralità di soggetti coinvolti nella distribuzione di giocattoli, gadget e accessori per l’infanzia, spesso privi delle certificazioni di sicurezza essenziali e realizzati in violazione dei diritti di proprietà intellettuale.
L’utilizzo improprio delle piattaforme online, in particolare Amazon, ha permesso ai venditori di operare in maniera subdola, eludendo controlli e raggiungendo un vasto pubblico senza poter rendere conto della qualità e della conformità dei prodotti offerti.
Le ricerche, iniziate a settembre e tuttora attive, hanno visto la collaborazione sinergica tra diverse istituzioni: i funzionari delle Dogane di Rivalta Scrivia, la Camera di Commercio, e gli uffici competenti di Amazon. Questa cooperazione inter-istituzionale si è dimostrata cruciale per tracciare i flussi commerciali, identificare i responsabili e raccogliere prove concrete delle attività illecite.
L’indagine ha rivelato un quadro allarmante: prodotti che, oltre a violare la normativa sulla proprietà industriale, rappresentavano un rischio concreto per la salute e la sicurezza dei bambini.
Un aspetto particolarmente rilevante è stato l’invio di segnalazioni all’Istituto Superiore della Sanità riguardanti cosmetici contenenti sostanze chimiche in concentrazioni superiori ai limiti consentiti.
Questo sottolinea l’ampiezza dell’indagine, che non si è limitata alla contraffazione di giocattoli, ma ha esteso la sua attenzione a prodotti destinati alla cura personale dei più piccoli, evidenziando una potenziale vulnerabilità del mercato dell’e-commerce in termini di controllo sanitario.
L’attività ha portato alla segnalazione di diciannove società alla Camera di Commercio e all’irrogazione di sanzioni amministrative per un importo totale di 760.000 euro.
Le accuse penali, rivolte a trentasette individui, testimoniano la complessità dell’organizzazione criminale e l’importanza di proseguire le indagini per accertare tutti i livelli di coinvolgimento e perseguire con la massima severità i responsabili.
L’operazione mette in luce la necessità di un rafforzamento continuo dei controlli e della vigilanza nel commercio online, nonché di una maggiore consapevolezza da parte dei consumatori sull’importanza di verificare l’autenticità e la sicurezza dei prodotti acquistati.







