mercoledì 10 Dicembre 2025

Novi Ligure: Muliere al Senato per salvare l’ex Ilva

L’audizione del sindaco di Novi Ligure, Rocchino Muliere, dinanzi alla 9ª Commissione del Senato, ha rappresentato un appello urgente e appassionato per la salvaguardia del sito produttivo ex Ilva di strada Bosco Marengo, un nodo cruciale per l’economia e l’identità sociale del territorio alessandrino.

Il suo intervento non si è limitato alla mera esposizione di dati, ma ha voluto incarnare la voce di una comunità profondamente radicata in una storia industriale secolare, oggi minacciata da una crisi potenzialmente devastante.
Il legame tra Novi Ligure e il sito ex Ilva è profondo e inscindibile.
Non si tratta semplicemente di un impianto produttivo, ma di un ecosistema economico e sociale che ha plasmato l’identità della città e del suo hinterland.

Il sito, che impiega direttamente 554 persone, di cui 170 in cassa integrazione, è anche il cuore pulsante di un indotto che rischia di perdere altri 200 posti di lavoro.

L’abbandono del sito, come sottolineato dal sindaco, non sarebbe solo una perdita di occupazione, ma la frattura di un patrimonio di competenze specialistiche e di un know-how unico, frutto di decenni di esperienza.

Muliere ha esplicitamente contestato l’idea di un disimpegno totale da parte dell’ex Ilva, evidenziando che l’impianto non incide negativamente sull’ambiente, vanta professionalità di alto livello e rappresenta un bene industriale strategico che merita di essere difeso con ogni mezzo.
In questo contesto, il sindaco ha proposto una soluzione pragmatica e temporanea, un intervento straordinario finalizzato a garantire la continuità operativa: l’acquisto diretto di coils e bramme da fornitori esterni.

Questa misura, a suo avviso, non solo permetterebbe di superare l’immediata impasse finanziaria, ma aprirebbe anche la strada a una significativa espansione della produzione, potenzialmente raddoppiandola, passando da 300.000 a 600.000 tonnellate annuali.

Questa prospettiva sottolinea il potenziale ancora inespresso del sito e la sua capacità di generare crescita economica e occupazione, qualora adeguatamente supportato.
Il sindaco ha inoltre sollecitato un intervento diretto dello Stato, invocando un ruolo attivo nella tutela dei lavoratori e dell’industria, soprattutto in assenza di un soggetto privato pronto a rilevare l’impianto.

Questa richiesta riflette una consapevolezza diffusa della necessità di un intervento pubblico per preservare un tessuto industriale fragile, ma potenzialmente resiliente.
L’impegno personale del sindaco di Novi Ligure, Rocchino Muliere, a rimanere al fianco delle maestranze e della comunità, testimonia una profonda responsabilità civica e la volontà di affrontare questa crisi con dignità e determinazione, guardando al futuro con la speranza di un riscatto possibile per tutti.
La sua audizione al Senato è stata quindi un atto di coraggio e di speranza, un invito all’azione per salvaguardare un pezzo importante del patrimonio industriale italiano.

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