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domenica 2 Novembre 2025

Profanazione a Casale Monferrato: Sconcerto e Reazioni a Livello Locale

Un atto di profanazione ha scosso la comunità di Casale Monferrato, colpendo il cuore spirituale della parrocchia dell’Assunzione di Maria Vergine, situata nel quartiere di Oltreponte.

La scoperta, fatta ieri pomeriggio dal parroco, don Renato Dalla Costa, ha rivelato un sacrilego episodio: la combustione di un testo sacro, unitamente alla disseminazione di rifiuti all’interno della navata centrale.
L’azione, di inequivocabile gravità, ha immediatamente suscitato un’ondata di sconcerto e indignazione a livello locale e regionale.
La risposta non si è fatta attendere.

Il Centro Culturale Islamico di Casale Monferrato ha espresso ferma condanna e sentito supporto alla comunità cristiana, sottolineando l’inaccettabilità di un gesto che mira a fomentare divisioni e a ledere il patrimonio immateriale della città.
Questa reazione, proveniente da una comunità religiosa diversa, evidenzia l’universalità del rispetto dovuto ai luoghi di culto e alle fedi altrui.
Federico Riboldi, vicesegretario regionale di Fratelli d’Italia, ha stigmatizzato l’episodio, definendolo una ferita per l’intera collettività, trascendendo le confessionalità individuali.
Riboldi ha richiamato l’importanza della fede cristiana come elemento fondante dell’identità nazionale, un retaggio culturale e morale che permea la storia e i valori dell’Italia.
Pur auspicando che si tratti di un atto isolato, compiuto da individui privi di scrupoli, ha espresso la necessità di una risposta decisa e rigorosa da parte delle istituzioni, qualora l’azione fosse motivata da odio religioso o da intolleranza ideologica.
L’evento solleva interrogativi profondi sulla sicurezza dei luoghi di culto, sulla crescente polarizzazione sociale e sulla necessità di promuovere un dialogo interreligioso costruttivo.

Al di là delle indagini che verranno avviate per identificare i responsabili, l’episodio invita a una riflessione più ampia sui valori di rispetto, tolleranza e convivenza civile che devono animare una società pluralista come quella italiana.
La ricostruzione non riguarda solo la pulizia della navata profanata, ma anche la riparazione di un danno morale che incide sulla fiducia e sulla coesione sociale.

L’azione, oltretutto, rischia di alimentare tensioni già preesistenti e di contribuire a un clima di sospetto e paura che nega i principi fondamentali di una convivenza pacifica e armoniosa.

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