Un’onda di voci e cartelli ha attraversato il centro di Cuneo questa mattina, un corteo stimato in circa duemila persone che ha espresso un chiaro messaggio di urgenza e preoccupazione per la situazione umanitaria nella Striscia di Gaza.
L’adesione allo sciopero generale indetto dall’Unione Sindacale di Base ha fornito un contesto significativo alla manifestazione, che si è configurata come una denuncia esplicita contro la prosecuzione del conflitto e un appello al disinvestimento delle relazioni di cooperazione con il governo israeliano.
L’evento, nato spontaneamente in piazza Europa, ha visto la convergenza di un’ampia coalizione di partecipanti, animata principalmente da educatori, docenti e studenti, figure chiave nel promuovere una cultura della pace e della giustizia sociale.
L’iniziativa “Assemblea Autoconvocata per la Palestina”, più che una semplice mobilitazione, rappresenta un atto di impegno civile e di responsabilità pedagogica, volto a sensibilizzare l’opinione pubblica e a stimolare un dibattito critico sulle cause e le conseguenze del conflitto israelo-palestinese.
Il percorso del corteo, che ha poi raggiunto piazza Galimberti, ha attraversato il cuore della città, rendendo tangibile il sentimento di profonda angoscia e di sollecitudine per le vittime della guerra.
Al di là della richiesta immediata di un cessate il fuoco, la manifestazione si pone come un monito contro le politiche di sostegno militare ed economico che alimentano un circolo di violenza e disperazione.
La mobilitazione a Cuneo si inserisce in un più ampio contesto di proteste che si stanno verificando in diverse città italiane ed europee, testimoniando una crescente inquietudine per la crisi umanitaria e la mancanza di prospettive di una soluzione pacifica.
La presenza di figure pedagogiche e studentesche sottolinea l’importanza di un approccio educativo e di una riflessione critica per costruire un futuro di pace e di rispetto dei diritti umani, in cui la diplomazia e il dialogo prevalgano sulla forza e la repressione.
La manifestazione non è quindi solo un evento isolato, ma un segnale di speranza e di impegno civile, un invito alla responsabilità collettiva per un mondo più giusto e solidale.







