Un’ondata di indignazione ha investito Cuneo, mobilitando circa duecento persone in una marcia di protesta in risposta al blocco della Flotilla per Gaza.
La colonna, originata dal presidio permanente per la causa palestinese allestito in piazza Europa, si è increspata in un corteo che ha temporaneamente interrotto la viabilità all’incrocio con corso Nizza, proseguendo verso la centrale piazza Galimberti.
L’evento, animato da un forte senso di frustrazione per le azioni che hanno ostacolato l’iniziativa umanitaria, ha visto la partecipazione di esponenti di diverse sigle sindacali, con bandiere della CGIL e dell’USB che si affiancano a quelle palestinesi, simboli tangibili di una solidarietà transnazionale.
Tra queste, una bandiera palestinese di grandi dimensioni ha guidato il corteo, incarnando l’aspirazione a un riconoscimento dei diritti e alla fine dell’occupazione.
La manifestazione, che si è svolta in un clima di tensione, rappresenta una risposta concreta all’ennesimo ostacolo frapposto agli sforzi di aiuto umanitario diretti alla popolazione palestinese.
Il blocco della Flotilla, un’azione che coinvolge attivisti e volontari di diverse nazionalità, viene percepito come un atto di repressione e un tentativo di soffocare le voci di coloro che denunciano la situazione di stallo nel conflitto israelo-palestinese.
La protesta non è solo un atto di solidarietà verso i palestinesi, ma anche una denuncia delle politiche internazionali che, a parere dei manifestanti, favoriscono una disparità di potere e contribuiscono all’aggravarsi della crisi umanitaria nella regione.
Il corteo di Cuneo, pur nella sua dimensione locale, si inserisce in un contesto globale di crescente consapevolezza e mobilitazione a sostegno dei diritti umani e all’autodeterminazione del popolo palestinese.
La scelta di marciare verso piazza Galimberti, cuore pulsante della vita cittadina, sottolinea l’intenzione di portare la questione palestinese al centro del dibattito pubblico e sollecitare un’azione politica più incisiva a livello nazionale e internazionale.
L’iniziativa è espressione di un impegno civico che mira a promuovere un futuro di pace e giustizia per tutti.
