venerdì 5 Dicembre 2025

Eccellenze scolastiche piemontesi: Torino e la forza delle province.

Torino riconferma la sua leadership nel panorama dei licei classici con il Cavour, mentre nel settore scientifico l’istituto paritario Edoardo Agnelli consolida la sua posizione di rilievo.

Tuttavia, il profilo della provincia piemontese emerge con forza, rivelando un’eccellenza distribuita in maniera sorprendente: il liceo classico Botta di Ivrea e il liceo scientifico Curie-Vittorini di Grugliasco si distinguono, superando le istituzioni cittadine e segnalando una vitalità educativa al di fuori del capoluogo.

Questa distribuzione geografica dell’eccellenza non è un mero dettaglio demografico, ma riflette una pluralità di approcci pedagogici e una forte tradizione umanistica e scientifica radicata in diverse comunità locali.

Ivrea, con il suo Botta, evoca un passato ricco di storia e impegno civile, mentre Grugliasco, con il Curie-Vittorini, testimonia un’attenzione all’innovazione e alla preparazione per le sfide del futuro.

Il quadro provinciale si arricchisce ulteriormente con la presenza di istituti di eccellenza a livello nazionale, situati nella provincia di Cuneo.

L’Ancina di Fossano, nel settore scientifico, e il Cocito di Alba, con la sua offerta liceale, rappresentano punte di riferimento per la regione e per il paese, attirando studenti e docenti di alto profilo.

Queste istituzioni incarnano un modello di scuola che guarda al futuro, promuovendo la ricerca, l’innovazione e l’internazionalizzazione.
Un ulteriore spaccato significativo si ha considerando gli istituti tecnici e tecnologici.
A Fossano, il Vallauri si distingue per un tasso di occupazione dei suoi diplomati particolarmente elevato, attestato all’86%.
Questo dato non è casuale, ma è il risultato di una stretta collaborazione con il mondo del lavoro, di un’offerta formativa mirata e di un forte orientamento alla professionalizzazione.
Il Vallauri, quindi, non si limita a formare studenti preparati, ma li accompagna nel percorso di transizione verso il mondo del lavoro, fornendo loro gli strumenti e le competenze necessarie per affrontare le sfide del mercato.
L’analisi complessiva di questo scenario educativo piemontese rivela un sistema complesso e variegato, in cui la tradizione e l’innovazione, la centralità e la periferia, si intrecciano e si arricchiscono reciprocamente.
La leadership di Torino non cancella la vitalità delle province, ma anzi ne costituisce un elemento di stimolo e di confronto.
La presenza di istituti di eccellenza distribuiti sul territorio sottolinea l’importanza di valorizzare le risorse locali e di promuovere una cultura della scuola aperta, inclusiva e proiettata verso il futuro.

La sfida, ora, è quella di capitalizzare queste eccellenze, creando sinergie e opportunità di scambio, per garantire a tutti gli studenti piemontesi un percorso di crescita formativa di alto livello.

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