La sesta edizione di “Fabbriche Aperte Piemonte” ha inaugurato i battenti con una visita guidata all’innovativo Heat Garden di Iren, un sistema di accumulo termico cruciale per l’efficienza della rete di teleriscaldamento nel dinamico quartiere San Salvario di Torino.
Quest’anno l’evento si distingue per un incremento esponenziale di partecipazione, superando le 10.300 prenotazioni, un netto balzo rispetto alle quasi 10.000 dell’edizione precedente.
Questa crescita, come sottolineato dal Presidente della Regione Piemonte Alberto Cirio e dagli assessori Andrea Tronzano (Attività Produttive) e Matteo Marnati (Innovazione), testimonia l’interesse crescente verso il tessuto industriale regionale e consolida un primato significativo: un numero record di aziende coinvolte, un pubblico più ampio e un’intensificazione della presenza scolastica.
L’apertura delle porte delle imprese non è semplicemente un gesto di trasparenza, ma un atto strategico per rendere palpabile la connessione vitale tra la comunità, la ricerca di soluzioni innovative e la produzione industriale, elementi imprescindibili per lo sviluppo socio-economico del Piemonte.
Il dato più significativo, a significare un percorso compiuto con successo, è l’adesione di oltre il 40% delle aziende partecipanti a progetti finanziati dal Fondo Europeo di Sviluppo Regionale (FESR).
Questo dimostra una capacità intrinseca del Piemonte di intercettare le opportunità offerte dall’Unione Europea e di tradurle in valore aggiunto per le imprese e, conseguentemente, per i cittadini.
L’investimento complessivo stimolato da questi fondi supera i 73 milioni di euro, a riprova dell’impatto concreto del FESR.
L’edizione 2024 vede un’espansione del numero di aziende aderenti, salito a 150 rispetto alle 130 dell’anno precedente, distribuite in un ampio territorio regionale.
La geografia industriale del Piemonte si riflette nella distribuzione delle aziende: 78 a Torino, epicentro dell’innovazione, 20 a Cuneo, polo agroalimentare di eccellenza, 14 a Biella, tradizione tessile rinata, e rappresentanze significative ad Alessandria, Novara, Asti, Vercelli e Verbano-Cusio-Ossola.
La varietà delle filiere coinvolte offre uno spaccato completo dell’economia piemontese: la metalmeccanica, la meccatronica e l’automazione industriale, motori di progresso tecnologico, rappresentano il 28% delle aziende partecipanti; il settore agroalimentare, vanto regionale, con il 17%; l’automotive, un settore in continua evoluzione, con il 14%; il tessile, testimone di una rinascita attraverso l’innovazione; la chimica, la farmaceutica e la biomedicina, settori all’avanguardia; e infine un gruppo eterogeneo di altre tipologie di imprese che completano il panorama industriale.
Il successo dell’evento è evidenziato dalla forte domanda di partecipazione, con prenotazioni esaurite in molte fasce orarie e 35 aziende che hanno raggiunto il limite massimo di visitatori.
Questo dimostra non solo l’interesse del pubblico, ma anche la capacità delle aziende di comunicare in modo efficace il valore del proprio lavoro e l’importanza dell’innovazione.
L’utilizzo del FESR ha permesso alle aziende di investire in progetti mirati, coprendo un ampio spettro di interventi: dall’efficientamento energetico alla riqualificazione degli edifici e dei macchinari, dall’accesso al credito alla ricerca e sviluppo, consolidando il ruolo del Piemonte come regione all’avanguardia nell’innovazione industriale e sostenibile.







