La Fondazione Ospedale Alba-Bra, in sinergia con l’Asl Cn2, ha offerto un palcoscenico significativo per il Consiglio di Amministrazione dell’Istituto Superiore di Sanità, ospitando la riunione presso l’ospedale Michele e Pietro Ferrero di Verduno.
La scelta di questo presidio sanitario piemontese non è stata casuale, bensì parte di un’iniziativa strategica volta a consolidare il legame tra l’ISS e il tessuto territoriale, una vera e propria “giornata di ascolto” sul campo per comprendere le esigenze e le peculiarità del sistema sanitario locale.
Il Professor Rocco Bellantone, Presidente dell’Istituto Superiore di Sanità, ha espresso un vivo apprezzamento per la struttura e, soprattutto, per l’atmosfera che lo ha accolto.
La sua osservazione – una realtà “incredibile, che ha pochi pari nel mondo” – testimonia un’esperienza particolarmente positiva, frutto di un’eccezionale combinazione di passione, dedizione e spirito collaborativo tra i professionisti sanitari.
L’efficienza organizzativa e l’integrazione tra le diverse figure professionali sono state percepite come elementi distintivi, capaci di generare un livello qualitativo elevatissimo nell’erogazione dei servizi.
La giornata ha incluso un tour guidato all’interno dell’ospedale, durante il quale sono stati inaugurati tre progetti esemplari di “umanizzazione dei percorsi di cura”, frutto dell’impegno costante della Fondazione Ospedale Alba-Bra a supporto del nosocomio.
L’iniziativa mira a trasformare l’esperienza ospedaliera, non solo in termini di trattamento medico, ma anche attraverso un approccio empatico e attento al benessere psicologico dei pazienti e dei loro familiari.
La mostra fotografica “Guardare”, esposta al quarto piano, rappresenta la visione poetica del fotografo e giornalista albese Beppe Malò, offrendo una riflessione intima e profonda sulla condizione umana.
Al terzo piano, il reparto di Neurologia ospita “I colori del mondo”, una raccolta di immagini evocative realizzate dai membri del Gruppo Fotografico Albese, un’ode alla bellezza del nostro pianeta e alla diversità culturale.
Infine, al nono piano, l’inaugurazione degli ambulatori di libera professione, resa possibile grazie al generoso contributo dei cittadini Daniela Borro e Mario Barbero, sottolinea l’importanza del coinvolgimento della comunità nel sostenere e migliorare i servizi sanitari locali, creando un ponte tra pubblico e privato per garantire una risposta più ampia e flessibile alle esigenze di salute della popolazione.
Questi progetti, ben più che semplici inaugurazioni, simboleggiano un impegno condiviso verso una sanità più accessibile, umana e orientata al paziente.







