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venerdì 14 Novembre 2025

Migrazioni: Echi dal Sud, Viaggio Fotografico tra Piemonte e Nord Europa

“Vite dure: Echi di Migrazioni, Tra Piemonte e Nord Europa” è un progetto fotografico che si materializza in una mostra inaugurata il 14 novembre a Cuneo, presso la Sala del Collegio dei Geometri e Geometri Laureati.
L’opera di Mauro Vallinotto, autore affermato nel reportage sociale, attraverso cento immagini potenti e evocative, ripercorre un capitolo cruciale e spesso dimenticato della storia italiana: l’intenso flusso migratorio degli anni Settanta.

Queste fotografie, acquisite grazie al bando “Strategia Fotografia 2022” del Ministero della Cultura e curate dall’Istituto Storico della Resistenza e della Società Contemporanea “Dante Livio Bianco” in Provincia di Cuneo, non offrono una mera documentazione, bensì una profonda immersione in un’esperienza collettiva che ha plasmato il tessuto sociale del nostro Paese.
Il percorso espositivo, realizzato con la collaborazione di Mela Editing e Imprimere, Stampa Fine Art, trascende la semplice narrazione cronologica.

Vallinotto, con uno sguardo attento e scevro da retorica, ci conduce in un viaggio emotivo tra volti segnati dalla fatica, gesti che parlano di speranza e luoghi che fungono da testimoni silenziosi di un’epoca di profonde trasformazioni.

L’artista non si limita a catturare l’immagine del lavoratore migrante, ma ne indaga la resilienza, la capacità di adattamento e la ricerca di una nuova identità in contesti spesso ostili e privi di familiarità.

L’esodo dal Sud verso il Nord Italia e l’Europa, in quegli anni, fu un fenomeno complesso, alimentato da disoccupazione, precarietà e dalla promessa di un futuro economicamente più stabile.

Le fotografie di Vallinotto ci offrono uno sguardo intimo sulle condizioni di lavoro spesso degradanti, le difficoltà di integrazione, la profonda nostalgia per le radici e le famiglie lasciate alle spalle.

Ma emergono anche storie di solidarietà, di comunità che si creano in esilio, di legami che si stringono per affrontare le sfide.

La mostra invita a una riflessione più ampia sulla mobilità umana, sulle cause profonde delle migrazioni e sulle conseguenze sociali ed economiche che ne derivano.
Rappresenta un’occasione per riscoprire una parte fondamentale della nostra storia, per comprendere meglio le dinamiche che ancora oggi caratterizzano il fenomeno migratorio e per interrogarsi sul significato di “casa” e “identità” in un mondo sempre più globalizzato.

La presenza di Massimo L.
Salvadori, professore emerito dell’Università di Torino, arricchisce ulteriormente l’evento, offrendo una prospettiva accademica e critica sull’importanza storica e sociale di questo periodo.

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