sabato 6 Dicembre 2025

Operazione Lindor: Smascherata Rete di Spaccio e Nuove Sostanze

L’operazione “Lindor”, orchestrata dalla Squadra Mobile di Cuneo, ha inferto un duro colpo a una rete di spaccio di stupefacenti operante a Bra, svelando dinamiche complesse e nuove tendenze nel mercato della droga giovanile.

L’attività, culminata in cinque arresti – soggetti di età compresa tra i 19 e i 33 anni – e due significativi sequestri di droga, ha portato alla luce un’organizzazione strutturata e adattabile, capace di importare e distribuire una vasta gamma di sostanze illecite.
Il sequestro ha interessato quantitativi ingenti di hashish e marijuana, per un peso complessivo di oltre otto chili, ma non solo.
L’attenzione degli investigatori è stata particolarmente focalizzata sulla presenza di “purple drank” o “lean”, una pericolosa miscela sintetica a base di codeina e prometazina, che sta guadagnando terreno tra le nuove generazioni, con conseguenze potenzialmente devastanti sulla salute.
Sono state inoltre rinvenute venti dosi di metanfetamina, tremila dosi di hashish e marijuana, e centinaia di dosi di cocaina, presentata in una forma particolarmente allarmante: la cocaina “rosa”.
Questo allucinante derivato, il cui colore è ottenuto attraverso l’aggiunta di ketamina e altre sostanze non dichiarate, non solo aumenta il costo del prodotto, ma ne esacerba anche i rischi per la salute degli assuntori, rendendone l’utilizzo un potenziale pericolo mortale.
Il valore stimato di questa merce di morte, pronta per essere immessa nelle piazze di spaccio, è stato quantificato in circa settantamila euro, un indicatore della notevole capacità di guadagno di questa attività criminale.
L’operazione ha messo in luce non solo l’ampiezza dell’offerta, ma anche le modalità operative utilizzate dall’organizzazione.
In particolare, gli agenti hanno intercettato un momento cruciale: la consegna di un carico consistente, che coinvolgeva uno scambio concordato tra un indagato e due corrieri provenienti da Torino.
Questo episodio, prontamente documentato dagli investigatori, ha permesso l’arresto in flagranza di tutti e tre i soggetti coinvolti.
Le successive perquisizioni, supportate dall’unità della polizia stradale, hanno portato all’arresto di altri due individui, entrambi con precedenti penali, accusati di traffico internazionale di stupefacenti.

Uno di questi era già agli arresti domiciliari, suggerendo un tentativo di eludere le indagini che è fallito grazie alla perseveranza e alla competenza degli agenti.
Il materiale sequestrato negli appartamenti degli arrestati rivela un’organizzazione ben oliata.
Oltre ai quantitativi ingenti di hashish, marijuana e metanfetamina, sono stati rinvenuti denaro contante presumibilmente proveniente dall’attività illecita e attrezzature specifiche per il confezionamento delle dosi, testimoniando un’attività professionale e continuativa.

Gli arrestati sono ora a disposizione dell’autorità giudiziaria presso il carcere di Asti, in attesa di processo.
L’operazione “Lindor” rappresenta un successo significativo nella lotta contro il traffico di droga, ma sottolinea anche l’urgenza di implementare strategie di prevenzione e sensibilizzazione rivolte alle giovani generazioni, al fine di contrastare l’influenza perniciosa di queste sostanze e le dinamiche criminali che le alimentano.

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