lunedì 8 Dicembre 2025

Piemonte, energia solare e agricoltura: sfida per il futuro

L’evoluzione del panorama energetico piemontese, con particolare riferimento all’integrazione di impianti fotovoltaici in contesti agricoli, ha dominato la recente seduta congiunta delle Commissioni Ambiente e Agricoltura del Consiglio Regionale.
L’assessore all’Ambiente, Matteo Marnati, ha offerto un quadro dettagliato della situazione, evidenziando una crescita esponenziale della potenza installata, passata da 2.566 MW nel 2023 a un totale di 3.433 MW attuali.
Questo incremento significativo riflette un’accelerazione nell’adozione di energie rinnovabili, fenomeno trainato dalle normative nazionali e dall’interesse crescente degli operatori del settore.
L’analisi geografica rivela una concentrazione preponderante degli impianti nelle province di pianura, con Torino e Cuneo che si distinguono per la densità di installazioni.
Questa distribuzione è legata alla morfologia del territorio, più favorevole all’irraggiamento solare, ma solleva anche interrogativi sulla gestione del territorio e sulla necessità di una pianificazione oculata per evitare impatti negativi sui paesaggi rurali.
L’attuale flusso di nuove richieste di connessione alla rete, sebbene positivo per la transizione energetica, accentua l’urgenza di definire criteri di idoneità del suolo, in attesa del decreto ministeriale che ne regolamenterà l’applicazione.
La Regione Piemonte, pur riconoscendo l’importanza cruciale delle fonti rinnovabili nel raggiungimento degli obiettivi di decarbonizzazione, si pone come garante della salvaguardia del patrimonio paesaggistico e delle aree agricole di pregio.
L’approccio delineato dall’amministrazione regionale privilegia l’utilizzo di superfici già antropizzate: edifici esistenti, coperture, parcheggi, canali irrigui, bacini artificiali, discariche da bonificare e aree degradate.

Questa strategia mira a minimizzare l’occupazione del suolo agricolo fertile, preservando la produttività agricola e la biodiversità, elementi fondamentali per la sicurezza alimentare e la sostenibilità ambientale.
La discussione parlamentare ha visto la partecipazione attiva di rappresentanti di tutte le forze politiche, che hanno espresso unanime consenso sulla necessità di bilanciare gli imperativi energetici con la tutela del territorio.

Consiglieri come Davide Zappalà, Silvia Raiteri, Daniela Cameroni, Carlo Riva Vercellotti (Fratelli d’Italia), Domenico Ravetti, Gianna Pentenero, Fabio Isnardi, Mauro Calderoni, Monica Canalis (Partito Democratico), e Davide Buzzi Langhi (Forza Italia) hanno sottolineato l’importanza di una valutazione rigorosa dell’impatto ambientale e paesaggistico di ogni nuovo progetto, promuovendo soluzioni innovative che coniughino produzione di energia pulita e valorizzazione del patrimonio rurale.

L’attenzione si concentra ora sull’interpretazione e l’applicazione del futuro decreto ministeriale, auspicando un quadro normativo chiaro e condiviso che permetta di realizzare una transizione energetica realmente sostenibile, in armonia con le specificità del territorio piemontese.

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