lunedì 8 Dicembre 2025

Piemonte, mobilità al punto di rottura: la protesta chiede un cambio radicale

Il Piemonte alza la voce per un ripensamento radicale del suo sistema di mobilità locale.

Una manifestazione di ben oltre mille persone, organizzata dalla CGIL e sostenuta da un ampio fronte di associazioni civiche, ambientaliste, studentesche e dei consumatori – Legambiente, Fridays For Future, Unione degli Universitari, Federconsumatori, Arci, Libera e Comis – ha visto una platea variegata riunirsi di fronte al Palazzo della Regione, esprimendo un bisogno urgente di cambiamento.

L’iniziativa culmina un percorso partecipativo, “Il trasporto che ci salva”, avviato a febbraio e proseguito con quattro assemblee territoriali che hanno coinvolto diverse aree del Piemonte, dalla Città Metropolitana di Torino alle province di Asti, Alessandria, Biella, Novara, Vercelli e Verbano-Cusio-Ossola, fino al Cuneese.
I dati emersi da un questionario distribuito durante la mobilitazione dipingono un quadro impietoso: solo una piccolissima percentuale (l’1,6%) definisce il servizio di trasporto pubblico “ottimo”, mentre oltre la metà degli intervistati (53%) lo giudica insufficiente o inadeguato.
Un dato che riflette non solo un malcontento diffuso, ma anche una crescente consapevolezza della necessità di un modello di mobilità più sostenibile, inclusivo ed efficiente.
Le richieste avanzate dalle associazioni promotrici, che spaziano dall’assunzione di nuovo personale alla modernizzazione del parco mezzi, dalla potenziamento della capillarità delle linee alla garanzia di accessibilità universale, si articolano attorno a un principio cardine: la centralità della persona.
Si tratta di un approccio che mira a superare la logica del mero spostamento di massa, per abbracciare una visione più ampia che tenga conto delle esigenze specifiche dei diversi territori e delle fasce più vulnerabili della popolazione.

“Questa manifestazione rappresenta la conclusione di un primo atto di attivazione, ma anche l’avvio di una ‘vertenza Piemonte’ che ci vede impegnati su più fronti,” ha dichiarato Stefania Pugliese, segretaria della CGIL Piemonte.

“È un impegno a lungo termine che mira a trasformare in modo significativo il sistema di trasporto pubblico locale, ponendo fine a una gestione spesso inefficiente e inadeguata.
”La richiesta di un “tavolo permanente” con le associazioni e la riattivazione del “tavolo regionale per la partecipazione e il confronto sulle politiche dei trasporti”, istituito nel 2022 ma finora sottoutilizzato, è volta a garantire un dialogo costante e trasparente tra istituzioni, operatori e cittadini.
L’incontro con la sottosegretaria Porchietto, durante il quale è stata ribadita l’urgenza di investimenti mirati, segna un primo passo in questa direzione, ma la strada da percorrere è ancora lunga e richiede un impegno concreto da parte di tutti gli attori coinvolti.
L’obiettivo finale è non solo migliorare l’offerta di trasporto pubblico, ma ridefinire il ruolo della mobilità come fattore di sviluppo sociale, economico e ambientale per l’intero territorio piemontese.

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