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mercoledì 29 Ottobre 2025

Tragico epilogo in Valle Gesso: ritrovato il corpo di un escursionista

La comunità montana della Valle Gesso, nel Cuneese, è stata scossa da un tragico epilogo: il ritrovamento del corpo di Walter Bosio, escursionista di 39 anni, scomparso da ieri mattina.
La vicenda, che ha mobilitato ingenti risorse di soccorso, solleva interrogativi sulla complessità del rapporto tra uomo e montagna, e sulle sfide poste dagli ambienti alpini, anche per escursionisti esperti.

Bosio, residente a Villanova Mondovì, era partito per una escursione in solitaria sul versante orientale del Monte Matto, area di competenza del Comune di Valdieri, una zona caratterizzata da sentieri impervi, orografia complessa e una natura selvaggia.
La sua assenza al rientro in serata aveva destato subito preoccupazione tra i familiari, che avevano prontamente allertato le autorità.
L’operazione di ricerca, protrattasi per oltre ventiquattro ore, ha visto il coordinamento di diverse componenti operative del sistema di soccorso piemontese.

L’elicottero di Azienda Zero Piemonte, cruciale per raggiungere le zone impervie in tempi rapidi, ha supportato le squadre di ricerca a terra, composte da soccorritori alpini e speleologici, specializzati nella gestione di interventi in alta quota e in condizioni ambientali difficili, e dal soccorso alpino della Guardia di Finanza, con la sua consolidata esperienza nella ricerca e salvataggio in territorio montano.
I vigili del fuoco hanno contribuito con le loro competenze nella rimozione di ostacoli e nel supporto logistico.
Il ritrovamento del corpo, purtroppo, ha confermato il peggiore degli auspici.
L’esatta causa del decesso è ancora in fase di accertamento da parte delle autorità competenti, ma non si esclude che condizioni meteorologiche avverse, un improvviso malore, o una caduta accidentale possano aver giocato un ruolo determinante.
Questo tragico evento rappresenta un monito per tutti gli appassionati di montagna.

La Valle Gesso, come molte altre aree alpine, richiede preparazione fisica e tecnica adeguata, un’attenta pianificazione dell’itinerario, la verifica delle previsioni meteo, e l’utilizzo di attrezzature idonee.
L’escursione in solitaria, benché possa offrire un senso di libertà e connessione con la natura, amplifica i rischi e rende ancora più cruciale la prudenza e l’autonomia.
La montagna, con la sua bellezza e la sua maestosità, richiede rispetto e consapevolezza, ricordando che anche gli escursionisti più esperti possono trovarsi ad affrontare situazioni impreviste e pericolose.

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