23 febbraio 2024 – 19:46
Nella notte tra il 25 e il 26 febbraio 2023, un tragico incidente coinvolse un caicco proveniente dalla Turchia, che trasportava circa 180 persone e si spezzò in due, finendo contro una secca vicino al litorale di Steccato di Cutro, in provincia di Crotone. Questo evento causò la perdita di 94 vite, tra cui 34 bambini, scatenando un’inchiesta giudiziaria ancora in corso riguardo all’omissione di soccorso e al disastro colposo. A narrare questa tragica vicenda dopo un anno è Marco Damilano, con uno speciale episodio de “Il cavallo e la torre”, realizzato direttamente sul luogo del naufragio e trasmesso il 23 febbraio alle 20.40 su Rai3.Questo evento segnò profondamente il Paese, portando dolore e indignazione. La trasmissione si svolse presso il PalaMilone di Crotone, lo stesso luogo dove un anno prima furono esposte le bare delle vittime e dove il presidente Mattarella si recò per condividere il cordoglio nazionale. L’iniziativa vide la partecipazione dei parenti delle vittime, dei sopravvissuti, delle associazioni locali, del sindaco di Crotone e di testimoni chiave della tragedia.Damilano sottolinea l’importanza che la Rai attribuisce a questo evento speciale come servizio pubblico qualificante. L’accaduto a Cutro viene definito non solo come naufragio ma come strage a causa del numero elevato di vittime e delle responsabilità ancora da chiarire. Si evidenzia la necessità di giustizia per le famiglie coinvolte e l’importanza di considerare questa tragedia come un problema nazionale che richiede risposte concrete.L’intervento del Ministro dell’Interno Matteo Piantedosi suscitò polemiche per le sue dichiarazioni controverse sulla questione migratoria (“non bisogna partire”). Tuttavia, nonostante le promesse fatte dal governo riguardanti i corridoi umanitari per i familiari dei sopravvissuti, molti ostacoli burocratici hanno impedito il ricongiungimento delle famiglie coinvolte nel dramma.La situazione emersa a Cutro ha mostrato una divisione netta tra istituzioni politiche e popolazione locale nel gestire l’emergenza migratoria. Damilano riflette sul fatto che non si tratta semplicemente di numeri o statistiche ma di individui in cerca di aiuto e protezione. Si sottolinea la necessità urgente di ripensare al sistema d’accoglienza diffusa che è stato indebolito negli ultimi anni anziché potenziato.In conclusione, l’obiettivo principale è quello di fare in modo che eventi come quello accaduto a Cutro non si ripetano mai più. È fondamentale impegnarsi affinché vi siano politiche efficaci ed umane per fronteggiare le emergenze legate alla migrazione e garantire dignità e diritti fondamentali a chiunque sia in cerca d’aiuto.
