Riforma della legge sulla cittadinanza: il Consiglio Valle vota a favore del principio dello ‘Ius Scholae’

Il Consiglio Valle ha votato a favore di una mozione presentata dal gruppo Progetto civico progressista, che è stata successivamente modificata in accordo con il Presidente della Regione. La mozione impegna l’Assemblea ad intervenire presso il Governo nazionale e il Parlamento per sostenere una riforma della legge sulla cittadinanza che includa il principio dello ‘Ius Scholae’, garantendo così il diritto alla cittadinanza ai minori stranieri nati o arrivati in Italia in giovane età e che abbiano completato un ciclo scolastico di cinque anni nel nostro Paese.Erika Guichardaz del Pcp ha sottolineato che attualmente in Italia prevale il principio dello ‘Ius Sanguinis’, che attribuisce la cittadinanza solo per discendenza diretta da genitori italiani. Questo significa che un bambino nato in Italia da genitori stranieri non ottiene automaticamente la cittadinanza, ma può richiederla solo al compimento del 18° anno di età e a determinate condizioni. La mancanza di cittadinanza può limitare le opportunità educative e lavorative dei giovani stranieri nonostante la loro integrazione nella società italiana.Paolo Cretier del fp-Pd ha aggiunto che si sta parlando di individui regolari, ben integrati nella società italiana e non di soggetti irregolari o violenti. L’introduzione dello ‘Ius Scholae’ consentirebbe ai regolari di accedere a una scelta più consapevole, garantendo loro diritti e doveri e favorendo l’integrazione attraverso un percorso educativo basato sulla conoscenza della cultura italiana. Offrire la possibilità di un percorso formativo rappresenta un atto di civiltà e potrebbe contribuire positivamente allo sviluppo della manodopera richiesta dalle imprese e dalle associazioni di categoria nel lungo termine.