01 aprile 2025 – 08:06
Il mercato energetico sta mostrando segnali inequivocabili di ripresa, grazie alla notizia di un forte calo delle riserve strategiche di petrolio negli Stati Uniti. Ciò ha spinto i trader a riacquistare quote del greggio, innescando un robusto aumento delle quotazioni. Il WTI è ora scambiato a 71,67 dollari al barile, con una variazione positiva del 0,27% rispetto alla chiusura precedente.Il Brent non si lascia indietro il suo omologo statunitense e registra un incremento del 0,28%, passando a 74,98 dollari al barile. La domanda di greggio sembra infatti essere aumentata, grazie alla ripresa della crescita economica globale e all’aumento delle esportazioni energetiche.L’analisi dei dati statistici suggerisce che la riduzione delle riserve strategiche statunitensi abbia innescato un effetto domino, spingendo i produttori di petrolio a rialzare le loro quotazioni. Ciò è particolarmente evidente nel caso del WTI, il cui prezzo è aumentato del 0,27%.Tuttavia, non tutti gli esperti concordano sull’analisi dei dati e alcuni sono già intervenuti per precisare che il mercato energetico è altamente dinamico ed è facile che le quotazioni subiscano variazioni significative a causa di cambiamenti repentini nella domanda o nell’offerta.In questo contesto, l’analista finanziario Marko Kolanovic ha espresso la sua opinione sul mercato energetico, evidenziando come il prezzo del petrolio sia ancora molto basso e potrebbe aumentare ulteriormente nel prossimo futuro. “Il prezzo attuale è ancora al di sotto della media storica”, spiega Kolanovic, “e ciò significa che c’è ancora molto spazio per la crescita”.